Michael Bay ha reso più difficile il lavoro della troupe.
di Marlen Vazzoler
Dopo l'uscita di Transformers, il regista Michael Bay ha rivelato di essere una persona esigente, se qualcuno pensava che stesse scherzando dovrà ricredersi. Sono stati recentemente intervistati i responsabili degli effetti speciali della Digital Domain e della Industrial Light & Magic, che hanno parlato del loro lavoro in Transformers: la vendetta del caduto.
Il supervisore degli effetti speciali della DD, Matthew Butler ha detto che Bay è un regista esigente "È un uomo brillante, ma è una sfida. Ha un passo davvero veloce, è come cercare di tener testa ad un uragano, sia sul set che in post-produzione". Anche il supervisore degli effetti speciali della Industrial Light & Magic, Scott Farrar, sembra d'accordo con il collega: "Michael ha alzato il valore della produzione di molte tacche. Solo gli sfondi sono immensi, se dovessimo fare un confronto con altri incredibili set, a cui abbiamo lavorato nel mondo, direi che sono una combinazione di Apocalypse Now e Ben Hur". Farrar rivela che ci saranno una sessantina di robot e il set questa volta sarà il mondo intero. I Transformers interagiranno di più con il mondo attorno a loro: si scheggeranno e romperanno, sputeranno, saranno a secco, suderanno, sbufferanno.
La ILM è lo studio principale che cura gli effetti speciali di questo film, visto che si è occupata di quelli di Transformers, ma ha avuto delle sfide inusuali poste da Butler e dal team della DD di cui Bay è co-proprietario. Sui diversi ruoli di Bay nel film, Butler ha detto: "Michael è responsabile fiscalmente, un regista ma anche un produttore. Così, ogni volta che parliamo di una sequenza o di una ripresa, pensa a quanto costa e a come contenere il budget".
Un'altra sfida è stata la presenza di diverse sequenze girate nel formato IMAX, 16 volte circa più larghe del 35mm, che richiedono una risoluzione per gli elementi in CG molto più alta, e diversi giorni per fare il rendering del fotogramma finale.