Un classico modernizzato, che non perde il suo appeal
Come previsto, sono stati accolti da un bagno di folla fuori dal Palais i protagonisti di Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo. Tra spintoni e lanci di cappelli, la presentazione del film è stata coronata però come previsto da un party esclusivo e blindatissimo al Carlton Pier.
Il quarto episodio della saga dedicata a uno dei personaggi più celebri creati da Spielberg non delude gli spettatori della Croisette perché non perde quello spirito da "divertissement" e l'umorismo che da sempre caratterizza le avventure dell'archeologo Indy: "Abbiamo creato Indiana Jones ma appartiene al mondo intero e ora ne siamo solo i custodi", ha dichiarato il regista Steven Spielberg. "Il nostro compito era di dare seguito a ciò che il personaggio significa per tutti coloro che sono cresciuti con lui, ma anche di presentarlo a chi non aveva avuto modo di conoscerlo".
Interpretato ancora una volta da Harrison Ford (stavolta con qualche ruga in più), il personaggio funziona ancora alla perfezione, dalle scene d'azione più esplosive, a quelle ironiche e divertenti.
"Il messaggio del film è un messaggio di speranza" continua il regista. "La vicenda è ambientata nel 1957, ai tempi della guerra fredda, dell'odio per i comunisti, della paura dell'atomica che io ho vissuto da bambino quando le esplosioni nucleari erano il mio incubo. Ho avuto anch'io aspri conflitti con mio padre e ci sono voluti anni per ricostruire un dialogo con lui".

Allen bagnato, Allen fortunato
Se Indiana Jones è un film in parte anche autobiografico dunque, il menage a trois di Vicky Cristina Barcelona, accolto in maniera eterogenea dalla stampa internazionale, è invece il nuovo fantasioso e colorato progetto spagnolo di Woody Allen. Il film vede dunque il ritorno del regista newyorkese (dopo il drammatico Sogni e delitti) alla commedia giocata sugli incontri/scontri sentimentali, coronato dalla voce off di Allen stesso, tornato ai toni leggeri sotto il sole catalano, ma accolto a Cannes da una pioggia insistente insieme alla sua nuova musa, Penelope Cruz.
Infine il nostro Gomorra, uscito venerdì nei cinema italiani, è stato accolto positivamente dal pubblico della Croisette. Il film che ha fatto aprire gli occhi al pubblico internazionale riguardo problematiche tutte nostrane, è stato presentato dal regista Matteo Garrone, dall'attore Toni Servillo e dal produttore Domenico Procacci, mentre – come prevedibile – l'autore del libro Roberto Saviano ha rinunciato al red carpet, ma in conferenza stampa non ha esitato a dire la sua: "In Italia, e non credo solo in Italia, c'è voglia di queste storie. Siamo tutti stanchi dell'immagine folcloristica o romanzata del crimine. Credo che il silenzio, l'omertà, che fa parte della tradizione italiana, sia un modo per svilire il nostro paese, ed ecco perché è necessario raccontare questa storia".