Divenuta famosa per il ruolo di Nikita nel film omonimo di Luc Besson, Anne Parillaud è un'attrice a tutto tondo che ha saputo discostarsi da quel personaggio e intraprendere strade diverse. Dalla commedia al dramma, la sua eleganza e gli occhi dolci che nascondono una personalità forte e determinata hanno incantato il pubblico di tutto il mondo.
Gli esordi, da ballerina ad attrice
Da giovane studia danza ma intraprende presto la strada della recitazione. Nel 1977 esordisce al cinema con il film Un Amour de Sable, seguito dal ruolo, più importante, di Estelle nella commedia Slip (1978) di Michel Lang. Prende parte al giallo Persuasione occulta (1978), dopodiché comincia a lavorare con Alain Delon che la dirige in due film, oltre che in veste d'interprete, all'inizio degli anni Ottanta, Per la pelle di un poliziotto (1981) e Braccato (1982).
Tv e cinema italiano
La grinta e la spontaneità della sua recitazione si fa notare anche all'estero. Supera i confini francesi e approda al cinema italiano grazie a Franco Giraldi che la vuole nella mini-serie drammatica Nessuno torna indietro (1987). Lavora anche per la televisione francese (L'intoxe e À nous les beaux dimanches) ma ritorna presto in Italia a girare la commedia Che ora è (1989) di Ettore Scola, dove recita a fianco di Marcello Mastroianni e Massimo Troisi.
Il ruolo di Nikita
La consacrazione arriva con il film Nikita (1990) di Luc Besson (che diverrà suo marito), successo di livello internazionale, dove interpreta un sicario agli ordini dei servizi segreti francesi (ruolo per il quale vince il David di Donatello come miglior attrice straniera). Le scene d'azione sono memorabili (tra tutte la sparatoria al ristorante dove Anne uccide indossando un delizioso vestito nero) e l'attrice deve fare i conti con una popolarità inaspettata. Ottiene ruoli sempre più interessanti e comincia a viaggiare in tutta Europa e poi in America: prima si sposta in Gran Bretagna, dove recita in Avik e Albertine (1992), poi incontra John Landis che la vuole in Amore all'ultimo morso (1992). La fortuna non è dalla sua parte e malgrado il successo di Nikita continui a trovare riscontro sia al cinema negli Usa (dove viene realizzato il remake Point of No Return con Bridget Fonda) che in televisione (con la serie La Femme Nikita), per Anne comincia un periodo di piccoli fallimenti. Recita nel mediocre Fino alla follia (1994), seguito dallo stucchevole Frankie delle stelle (1995) per poi tornare in patria per un ruolo in Transfert Pericoloso (1996) di Francis Girod.
Successi internazionali
Veste i panni della regina Anna ne La maschera di ferro (1998) con Leonardo Di Caprio, poi riprende le redini della fama ottenendo un ruolo nell'elegante commedia Una per tutte (2001) di Claude Lelouch, seguito dal poliziesco Gangsters (2002) di Olivier Marchal, dove recupera il taglio e la recitazione nervosa del personaggio di Nikita. Due anni dopo lavora con Amos Gitai in Terra promessa, poi si lascia sedurre dal melodramma di Alfonso Arau e viene ingaggiata ne L'imbroglio nel lenzuolo (2010).
