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Due scene potrebbero dare un senso a questo film.Bellissima la prima, in cui la francese Laurent sbarazza il suo cinema dall'insegna in Tedesco.Magistrale come il regista scelga il primo piano per l'insegna che riproduce la Germania(grande ed OCCUPANTE)rispetto alla Francia(OCCUPATA;grande cinema che ricorda "Tutto su mia madre" ed "Un tram che si chiama desiderio").Un altro grande momento è quello dell'aiutante nero che guarda un film prima che la sala venga bruciata.La piccolezza dell'UOMO davanti alla GRANDEZZA del mezzo cinematografico, oppure l'IMPOTENZA di fronte all'atrocità della guerra, perché è di guerra il film che si sta proiettando?Ma il film è grande anche perché nonostante Tarantino citi se stesso("Kill Bill") e Jeunet"Amélie", "Una lunga domenica di passioni")riesce al contempo ad essere drammatico(Il travaglio della giovane, ma anche quello del soldato che alla fine rifiuta di assistere alla proiezione che lo riguarda), a generare suspense(Si veda tuta la scena in cui il finto tedesco viene smascherato, ma anche parzialmente il colloquio iniziale) ed addrittura tragico(I due mancati amanti che si uccidono a vicenda).
Ai suoi abituali detrattori(coloro he criticano il cinema postmoderno ed accusano il regista di di essere nulla più che un inteligente(?) citazionista)potrebbero aggiungersi quanti considerano questo un film "Di genere".In realtà, opinione di chi scrive è che i primi ricordino quanti, tanti e tanti anni fa, valutavano "La finestra sul cortile" la storiella di un uomo che guardava davanti csa sua). Certo,qualche occasione mancata c'è:la-Grande-scena in cui le figlie del "Salvatore di ebrei" restano imbambolate come spettr(al)i di fronte alla realtà che vedono, avrebbe potuto essere sfruttata meglio.Ma nulla è perfetto, tantomeno un film così lungo.I secondi mi pare pecchino di aristocraticismo, non colgono "L'autore"nei dialoghi taglienti come il primo(magari troppo dilatato) o la già citata scena di tedeschi.La conversazione tra il magisrale Roth e Pitt e il suo aiutante ricalca i difetti del primo, e rischia di "Richiamare" il genere, come anche la scena finale.
Che però da un senso a tutto il film, per chi accusasse Tarantino di essere un postmoderno privo di contenuti:il tempo a volte ci consegna eroi "Finti", come il personaggio interpretato da Roth,(anche) perché la storia viene scritta sempre dai vincitori. Proprio per questo il gesto da film western di Pitt(incidere la stella nazista) viene ad assumere un significato particolare:anche se l'uomo delle SS affermava che a volte la Storia è governata dal caso, lui non ha voluto che questa consegnasse alla memoria il ricordo
fals(at)o di un uomo delle SS.
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