Un film che riesce a combinare perfettamente sangue, violenza ed etica in cui lo spettatore si ferma al livello che vuole.
Se ci si vuol vedere Tarantino, lo si può fare, ma se ci si vogliono vedere i fratelli Coen allora c'è da ragionarci molto di più.
Il grande capolavoro in regia è innanzitutto per la costruzione del protagonista: chi è il vero protagonista?
Ognuno si sceglie la parte che vuole e se avevate all'inizio del film puntato tutto su Josh Brolin, non vi siete di certo emozionati quando è morto, perchè in fondo non era lui il vero protagonista e c'era dentro di voi qualcosa che ve lo diceva.
La fine è quindi tragica: senza un protagonista in un mondo senza regole in cui il pazzo psicopatico Javier Bardem (Bravissimo...) riesce perfino a pagare una camicia che un bambino gli avrebbe volentieri regalato vedendo che sanguinava.
E la conclusione è degna e svela tutto questo sottile gioco dietro al film: non è un paese per vecchi, ovvero non bisogna farsi illusioni, è finito il tempo degli happy endings inizia il tempo vero, quello del mondo e del sangue.
[+] lascia un commento a maxgat88 »
[ - ] lascia un commento a maxgat88 »
|