marcocremona
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sabato 17 novembre 2012
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x-men... dei poveri
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I paesaggi autunnali uggiosi e pieni di pioggia lasciano il posto alla candida neve. Alcuni fra i più interessanti personaggi dei primi episodi spariscono completamente (come gli amici umani di Bella tra cui spiccava la talentuosa Anna Kendrick) o finiscono ai margini (come il padre spedito a pescare trote). In compenso abbiamo una vera carrellata di personaggi che sembrano usciti da un album della marvel: c'è chi controlla gli eventi atmosferici (non è Halle Berry), chi manda scariche elettriche, chi vede nel futuro e chi nel passato; c'è chi fa vedere quello che non esiste (LSD?) e chi fa vedere solo fumo. Abbandonato lo splatter e il sangue (quasi assente), la vena horror è alimentata da numerose (e inutili) decapitazioni: scene di teste rotolanti così gratuite e inaspettate da apparire quasi disturbanti (e dicevano che le belve era violento).
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I paesaggi autunnali uggiosi e pieni di pioggia lasciano il posto alla candida neve. Alcuni fra i più interessanti personaggi dei primi episodi spariscono completamente (come gli amici umani di Bella tra cui spiccava la talentuosa Anna Kendrick) o finiscono ai margini (come il padre spedito a pescare trote). In compenso abbiamo una vera carrellata di personaggi che sembrano usciti da un album della marvel: c'è chi controlla gli eventi atmosferici (non è Halle Berry), chi manda scariche elettriche, chi vede nel futuro e chi nel passato; c'è chi fa vedere quello che non esiste (LSD?) e chi fa vedere solo fumo. Abbandonato lo splatter e il sangue (quasi assente), la vena horror è alimentata da numerose (e inutili) decapitazioni: scene di teste rotolanti così gratuite e inaspettate da apparire quasi disturbanti (e dicevano che le belve era violento). La grane battaglia finale mi ha deluso un po' oltre che angosciato. Dimenticatevi scene apocalittiche alla "Herry Potter" o alla "Signore degli anelli". Trovai molto più interessante la partita a baseball dei primi episodi. Robert Pattinson, emaciato più che mai, se ne sta spesso ai margini della scena a guardare inerme e un po' inebetito l'evolversi degli eventi come rimbambito (che si stia preparanto psicologicamente a farsi tastare la prostata in quel "capolavoro" di Cosmopolis...?); Lauthner ha deciso di coprire la parte più espressiva di se, gli addominali, di cui faceva ampio sfoggio negli episodi precedenti e a cui deve il suo successo, e dimostrare di essere un vero attore. Decisione quanto mai sbagliata: nessuno sembra accorgersi di lui neppure dentro il film e non gli resta che sonnecchiare sul divano dei Cullen. Poi, lui che per trasformarsi in lupo fa una piroetta (che si stia preparando per il ruolo di Wonder Woman) proprio non si può vedere. La stewart è padrona della scena dall'inizio alla fine (e non era neppure tanto difficile): cattiva, bellicosa e assetata di sangue: ci mancherai. Due cose mi sono piaciute molto: i titoli di testa e quelli di coda. Un merito a twilight va comunque dato: ha ridato vita ha un genere che, soprattutto in TV, sta sfornando serie davvero interessanti. Come si dice: l'allievo supera il maestro. Non è tanto difficile quano il maestro resta fermo ai blocchi di partenza.
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(di stako)
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demlong
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giovedì 15 novembre 2012
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un'opera asciutta, ma un dignitoso grand final
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La saga vampirica giunge al termine. L'immaginario di Stephenie Meyer assume tutto un altro sapore e pesca a piene mani topoi hollywoodiani. Talvolta nel bene, talvolta nel male. La realizzazione è davvero da premiere class, non si risparmia su niente, dagli effetti visivi alle musiche. L'unico problema è la sensazione di sospensione tra la ricezione passiva degli impulsi filmici del regista e l'attiva creazione formale della scrittrice. C'è un contrasto di fondo fra le due visioni, e seppur molti aspetti contenutistici siano validi, sembra un prodotto confezionato in un packshot canonico e piuttosto simile ai suoi predecessori. Squadra che vince non si cambia, ma questo asciuga la pellicola immensamente, in un momento in cui ci si aspettava un volo pindarico, uno slancio in più.
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La saga vampirica giunge al termine. L'immaginario di Stephenie Meyer assume tutto un altro sapore e pesca a piene mani topoi hollywoodiani. Talvolta nel bene, talvolta nel male. La realizzazione è davvero da premiere class, non si risparmia su niente, dagli effetti visivi alle musiche. L'unico problema è la sensazione di sospensione tra la ricezione passiva degli impulsi filmici del regista e l'attiva creazione formale della scrittrice. C'è un contrasto di fondo fra le due visioni, e seppur molti aspetti contenutistici siano validi, sembra un prodotto confezionato in un packshot canonico e piuttosto simile ai suoi predecessori. Squadra che vince non si cambia, ma questo asciuga la pellicola immensamente, in un momento in cui ci si aspettava un volo pindarico, uno slancio in più. È pur sempre un grand final no?
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cenox
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domenica 18 novembre 2012
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bel finale in una saga romantica
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L'inizio del film comincia con Bella che appena divenuta un vampiro, piano piano si abitua a non essere più un'umana, e a coesistere con la sua nuova anima immortale. Superate le prime incertezze, anche grazie all'aiuto di Edward, la sua vita sembra avere un nuovo e lieto inizio, e la crescita sdi sua figlia sembra non avere problemi, tranne la sua smisurata velocità (difficile spiegarlo a suo padre, forse questo rimane uno dei punti più oscuri del film!). Ai Volturi però arriverà la notizia che la figlia (Renesme, metà umana e metà vampira) della nuova componente della famiglia Cullen, Bella, non è nata naturalmente come in realtà è accaduto, ma che ella è una pericolosa bambina immortale, che non sazierà mai la sua fame e risulterà incontrollabile.
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L'inizio del film comincia con Bella che appena divenuta un vampiro, piano piano si abitua a non essere più un'umana, e a coesistere con la sua nuova anima immortale. Superate le prime incertezze, anche grazie all'aiuto di Edward, la sua vita sembra avere un nuovo e lieto inizio, e la crescita sdi sua figlia sembra non avere problemi, tranne la sua smisurata velocità (difficile spiegarlo a suo padre, forse questo rimane uno dei punti più oscuri del film!). Ai Volturi però arriverà la notizia che la figlia (Renesme, metà umana e metà vampira) della nuova componente della famiglia Cullen, Bella, non è nata naturalmente come in realtà è accaduto, ma che ella è una pericolosa bambina immortale, che non sazierà mai la sua fame e risulterà incontrollabile. Alice, col suo speciale dono della preveggenza sarà fondamentale per avvertire la sua famiglia in tempo, perchè prepari una contr'offensiva, anche sfruttando le numerose amicizie dei Cullen stessi, sparse per mezzo mondo. Un buon finale, soprattutto la battaglia che si profila piuttosto cruenta e imprevedibile, e qualche colpo di scena che non lasciano indifferenti. Si conclude una saga, con un taglio decisamente marcato verso il romanticismo (forse a volte un po' troppo, ma l'autrice dei libri si rivolgeva soprattutto ad pubblico femminile!), ma che non ha comunque deluso le aspettative.
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vales.
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martedì 27 novembre 2012
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non perfetto, ma buono
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Parto subito con due premesse: il voto complessivo e la mancanza di spoiler.
Voto complessivo: 7.
Do una sufficienza piena per la regia, la colonna sonora ( sempre ottima, Burwell, poi, è il mio preferito tra tutti i compositori della saga ), la prova di alcuni attori ( Lautner, Sheen e Burke su tutti ) e il rispetto quasi totale della fonte letteraria. Non ci sono grosse differenze col libro, tranne - per fortuna - sul finale, e questa è una cosa che apprezzo.
Sorvolo sulla natura ormai da tempo mutata dei protagonisti, di Edward in particolare ...
Pattinson mi sembra a volte spento e stanco, ma quando sorride illumina la scena: la primissima in cui è appare è stupendo.
La Stewart sempre la solita, solo forse un pooooco diversa nella scena della caccia, ma non è assolutamente la vampira che mi ero immaginata leggendo il libro Poi non vedo più tutta la grande passione tra Edward e Bella: lui ormai è poco più che un accessorio, trascurato e posto in secondo piano; lei tutta devota unicamente alla figlia e fredda.
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Parto subito con due premesse: il voto complessivo e la mancanza di spoiler.
Voto complessivo: 7.
Do una sufficienza piena per la regia, la colonna sonora ( sempre ottima, Burwell, poi, è il mio preferito tra tutti i compositori della saga ), la prova di alcuni attori ( Lautner, Sheen e Burke su tutti ) e il rispetto quasi totale della fonte letteraria. Non ci sono grosse differenze col libro, tranne - per fortuna - sul finale, e questa è una cosa che apprezzo.
Sorvolo sulla natura ormai da tempo mutata dei protagonisti, di Edward in particolare ...
Pattinson mi sembra a volte spento e stanco, ma quando sorride illumina la scena: la primissima in cui è appare è stupendo.
La Stewart sempre la solita, solo forse un pooooco diversa nella scena della caccia, ma non è assolutamente la vampira che mi ero immaginata leggendo il libro Poi non vedo più tutta la grande passione tra Edward e Bella: lui ormai è poco più che un accessorio, trascurato e posto in secondo piano; lei tutta devota unicamente alla figlia e fredda.
Brividi zero pure nella fulminea e praticamente inesistente seconda "luna di miele": dello sfrenato ed eccezionale sesso vampirico non c'è proprio nulla.
Ancora più casta di quella descritta da Stephenie Meyer.
Gli aspetti positivi, oltre quelli che ho già elencato prima, sono anche alcune scelte visive ( belli i titoli, sia d'apertura che di chiusura ) , quel poco ma gradevole umorismo e l'inserimento dei nuovi personaggi
In generale quindi, per me, un film ben fatto sul piano emotivo ma che avrebbe potuto essere molto meglio, per esempio dando maggiore spazio a quella che avrebbe dovuto essere la seconda per importanza, ovvero Renesmee/Mackenzie Foy ( resa in modo inquietante dall'inutile CGI ) e investendo un pò di più su una migliore resa degli effetti speciali.
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lety kant
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giovedì 15 novembre 2012
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insieme ai maya si chiude il ciclo dei vampiri!
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E' nell'anno della fine del calendario Maya, tra profezie e superstizioni, che si chiude il ciclo della saga vampiresca più redditizia della storia del cinema hollywoodiano (e non).
Tra strategie di marketing mediatico, triangoli, corna e tradimenti vari, si arriva al finale epico, come cita il poster, che vivrà per sempre.
Dopo la sua trasformazione in vampira, Bella non è più la timida ragazza imbranata, che si è innamorata del fighissimo vampiro: qui Bella è una donna, con tanto di prole a seguito, sicura di sè, con i sensi amplificati all'infinito, che se la tira anche un pò, diciamocelo.
Sembrava che tutto stesse andando per il meglio, la neo famiglia Cullen si avviava all'eternità, il licantropo dagli addominali d'acciaio Jacob si era rasserenato e viveva in tranquillità con i vampiri, dopo l'imprinting con la figlia di Edward e Bella, Reneesme, vampiri e lupi passavano le serate a giocare a carte, tra un ululato e una bevanda al sangue di puma, fin quando Irina, vampira tanto bionda quanto svampita, vede la piccola/grande Reneesme, e, pensando che i Cullen avessero infranto un principio del Codice Vampiresco, corre in Italia e riferisce il misfatto ai Volturi.
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E' nell'anno della fine del calendario Maya, tra profezie e superstizioni, che si chiude il ciclo della saga vampiresca più redditizia della storia del cinema hollywoodiano (e non).
Tra strategie di marketing mediatico, triangoli, corna e tradimenti vari, si arriva al finale epico, come cita il poster, che vivrà per sempre.
Dopo la sua trasformazione in vampira, Bella non è più la timida ragazza imbranata, che si è innamorata del fighissimo vampiro: qui Bella è una donna, con tanto di prole a seguito, sicura di sè, con i sensi amplificati all'infinito, che se la tira anche un pò, diciamocelo.
Sembrava che tutto stesse andando per il meglio, la neo famiglia Cullen si avviava all'eternità, il licantropo dagli addominali d'acciaio Jacob si era rasserenato e viveva in tranquillità con i vampiri, dopo l'imprinting con la figlia di Edward e Bella, Reneesme, vampiri e lupi passavano le serate a giocare a carte, tra un ululato e una bevanda al sangue di puma, fin quando Irina, vampira tanto bionda quanto svampita, vede la piccola/grande Reneesme, e, pensando che i Cullen avessero infranto un principio del Codice Vampiresco, corre in Italia e riferisce il misfatto ai Volturi.
Tra preparazioni, testimonianze raccolte in ogni tempo ed in ogni dove, si giunge all'epica battaglia finale tra vampiri buoni e vampiri cattivi.
Chi vincerà? Un finale non perfettamente aderente al libro, ma con sostanziali colpi di scena, contraddistingue la fine della saga vampiresca più idolatrata al mondo.
Effetti speciali da urlo, ottime inquadrature e una concreta buona sceneggiatura, scritta dalla veterana Melissa Rosenberg, animano lo spirito di Breaking Dawn - parte 2.
Il cast è ormai una garanzia di successo, uno sguardo di Robert Pattinson equivale a milioni di dollari incassati al botteghino. E tra tensione e sospiri, ci si avvia davvero alla fine, con delle immagini ad impatto emotivo che racchiudono il percorso di cinque film, nati come semi, cresciuti come alberi. Il successo della saga Twilight è ormai un marchio indelebile, al quale ogni altra produzione può solo avvicinarsi traendo ispirazione e, perchè no, magari continuarla. La scrittrice Stephenie Meyer ha fatto dei suoi prodotti un successo planetario, portati al climax emotivo, decretando la fine di un'era, con la differenza che l'alba per i vampiri sorgerà per sempre.
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l''uomodellasala
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venerdì 16 giugno 2017
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come distruggere il buon cinema con una pellicola.
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quando avevo visto il primo Breaking Down ero sicuro che nulla sarebbe stato peggio. mi sbagliavo. innanzitutto, viene naturale una domanda: perchè dividere in due una storia noiosa con pocchissimi sviluppi? la risposta ufficiale è che il libro era troppo lungo per una sola pellicola. ceeeerto. in realtà è palese che si vuole battere il ferro finchè è caldo. passiamo al film: la trama è banale ma soprattutto lenta: la prima parte ci mostra l'ideale famiglia americana, con passeggiatine e scopate, mentre la seconda non fà altro che essere il preludio a questa fantomatica battaglia. battaglia che poi viene cancellato con uno stronzo ma (lo ammetto) comunque geniale artificio narrativo.
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quando avevo visto il primo Breaking Down ero sicuro che nulla sarebbe stato peggio. mi sbagliavo. innanzitutto, viene naturale una domanda: perchè dividere in due una storia noiosa con pocchissimi sviluppi? la risposta ufficiale è che il libro era troppo lungo per una sola pellicola. ceeeerto. in realtà è palese che si vuole battere il ferro finchè è caldo. passiamo al film: la trama è banale ma soprattutto lenta: la prima parte ci mostra l'ideale famiglia americana, con passeggiatine e scopate, mentre la seconda non fà altro che essere il preludio a questa fantomatica battaglia. battaglia che poi viene cancellato con uno stronzo ma (lo ammetto) comunque geniale artificio narrativo. Bill Condon distrugge la sua corta ma prestigevole carriera con una regia orripilante: basta guardare la scena d'amore fra Bella e Edward (degna del miglior porno softcore), la scena della caccia e la battaglia finale. la sceneggiatura l'ha chiaramente scritta una bambina di dodici anni tanto i dialoghi sono sdolcinati e patetici. gli effetti speciali sono orridi: dagli arti che cadono come quelli delle bambole a lupi che fanno invidiare quelli di Teen Wolf, fino ad arrivare alla diabolica bambina 3D. passiamo al cast, anche se non c'è molto da dire: della Stewart recita meglio un ferro da stiro, Pattinson e Lautner sono i soliti bambolotti messi lì per le bambine, mentre il resto del cast è piatto come una sogliola. persino Charlie, il personaggio più simpatico della saga, è ridotto a macchietta, anche se merita un'applauso nella scena in cui dice a Jacob di rimettersi la maglietta (cosa che serve solo ad attirare il pubblico di ragazzine che vogliono così il ragazzo perfetto).
insomma, se i primi film erano almeno dei Teen Drama con scene d'azione ben realizzate, qua il pregio è solamente uno: quello di essere l'ultimo film della saga.
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renato volpone
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domenica 18 novembre 2012
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e non finisce qui
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Una storia convincente, anche se lascia libero spazio a puntate successive. A parte le prime immagini dove gli effetti speciali impongono una certa perplessità allo spettato. Poi il film prende il volo e riesce a catturare l'attenzione del pubblico calibrando romanticismo e azione. La battaglia lascia un poco a desiderare soprattutto per il massacro dei vari soggetti, che se non hai visto i film precedenti hai qualche difficoltà a riconoscere, soprattutto i lupi. Comunque il finale sorprende e in sala scrosci di applausi. Tra gli attori il più applaudito e osannato dalle ragazze è Taylor Lautner che batte nettamente Pattinson, ormai proiettato verso un cinema più impegnato ed uscito dall'immaginario dei giovanissimi.
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Una storia convincente, anche se lascia libero spazio a puntate successive. A parte le prime immagini dove gli effetti speciali impongono una certa perplessità allo spettato. Poi il film prende il volo e riesce a catturare l'attenzione del pubblico calibrando romanticismo e azione. La battaglia lascia un poco a desiderare soprattutto per il massacro dei vari soggetti, che se non hai visto i film precedenti hai qualche difficoltà a riconoscere, soprattutto i lupi. Comunque il finale sorprende e in sala scrosci di applausi. Tra gli attori il più applaudito e osannato dalle ragazze è Taylor Lautner che batte nettamente Pattinson, ormai proiettato verso un cinema più impegnato ed uscito dall'immaginario dei giovanissimi. Ottima la musica e la fotografia, e una citazione particolare la meritano i costumi, sia per i volturi che in genere come abbigliamento. Nel complesso un film gradevolissimo: la scena più osannata quella dello spogliarello di Jacob davanti al padre di Bella.
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buchermann
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mercoledì 14 novembre 2012
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leggete il libro
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film ben confezionato, certamente l'emozione che ti trasmette il libro è un' altra cosa.Non c'è tempo per approfondire sentimenti, sensazioni e pensieri.unica perplessità la realizzazione della bambina al computer, decisamente artefatta.Un poco forzata la visione di un ipotetica battaglia futura per accontentare gli amanti dell'azione, mentre la spiegazione finale del mezzo vampiro carente.
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tiffany85
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lunedì 19 novembre 2012
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finale epico e romantico della saga vampiresca
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Ultimo film della saga tratta dai libri di Stephanie Mayer e forse il migliore. Finalmente Bella lascia l'immagine di ragazzina infelice, fragile e tormentata per vestire i panni di una moglie vampira forte e sicura di se' e addirittura spiritosa! Non è più lei a dover essere difesa da Edward ma la loro figlioletta Renesmee metà umana e metà vampiro: Lupi, vampiri da tutto il mondo e la famiglia Cullen al completo cercheranno di proteggerla.
Colpi di scena, flashback inaspettati e avvincenti scene di battaglia e qualche "vampiresca" battuta qua e là rendono questo film meno dark e più leggero dei precedenti.
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Ultimo film della saga tratta dai libri di Stephanie Mayer e forse il migliore. Finalmente Bella lascia l'immagine di ragazzina infelice, fragile e tormentata per vestire i panni di una moglie vampira forte e sicura di se' e addirittura spiritosa! Non è più lei a dover essere difesa da Edward ma la loro figlioletta Renesmee metà umana e metà vampiro: Lupi, vampiri da tutto il mondo e la famiglia Cullen al completo cercheranno di proteggerla.
Colpi di scena, flashback inaspettati e avvincenti scene di battaglia e qualche "vampiresca" battuta qua e là rendono questo film meno dark e più leggero dei precedenti.
L'amore e l'unità della famiglia è al centro della scena, Edward e Bella sono innamorati e vivranno veramente PER SEMPRE e chissà .. magari anche felici e contenti.
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conrad landt
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venerdì 16 novembre 2012
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coerenza
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Il capitolo finale della saga di Twilight è coerente con i quattro che l'hanno preceduto (nonché con la saga letteraria che l'ha ispirato).
I primi 20 minuti riprendono il melenso e poco credibile andazzo del primo e secondo episodio, con una serie infinita di quadretti che vorrebbero esser edificanti ma che risultano involontariamente comici(il pasto di Bella con lo sfortunato puma fa cadere le braccia; per non parlare della casetta in mezzo al bosco...Pollicino docet?). Fortunatamente, a partire dalla seconda metà del primo tempo e sino alla fine, il film si riprende e ci sono i dieci minuti finali "extra narrazione originale" che da soli valgono il prezzo del biglietto.
Tre grosse lacune:
1) alcuni effetti speciali sono veramente pacchiani e pocoi riusciti (il morphing relativo a Renesme è antiquato ed irrealistico);
2) l'eccessiva seriosità con cui il film si prende (non c'è un momento in cui si sorride);
3) la caratterizzazione dei due re millenari che si accodano ai Cullen è quanto di più distante dall'idea che la Meyer aveva trasmesso con il proprio scritto (da vecchi e lucidi come pietre del romanzo a una sorta di Dolce - platinato - & Gabbana - obeso - ).
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Il capitolo finale della saga di Twilight è coerente con i quattro che l'hanno preceduto (nonché con la saga letteraria che l'ha ispirato).
I primi 20 minuti riprendono il melenso e poco credibile andazzo del primo e secondo episodio, con una serie infinita di quadretti che vorrebbero esser edificanti ma che risultano involontariamente comici(il pasto di Bella con lo sfortunato puma fa cadere le braccia; per non parlare della casetta in mezzo al bosco...Pollicino docet?). Fortunatamente, a partire dalla seconda metà del primo tempo e sino alla fine, il film si riprende e ci sono i dieci minuti finali "extra narrazione originale" che da soli valgono il prezzo del biglietto.
Tre grosse lacune:
1) alcuni effetti speciali sono veramente pacchiani e pocoi riusciti (il morphing relativo a Renesme è antiquato ed irrealistico);
2) l'eccessiva seriosità con cui il film si prende (non c'è un momento in cui si sorride);
3) la caratterizzazione dei due re millenari che si accodano ai Cullen è quanto di più distante dall'idea che la Meyer aveva trasmesso con il proprio scritto (da vecchi e lucidi come pietre del romanzo a una sorta di Dolce - platinato - & Gabbana - obeso - ).
Rimane la parte finale, in cui emerge una cattiveria (umana e non vampiresca) che il buonismo diffuso del romanzo omette totalmente di prendere in considerazione.
Grazie a questa tutti i partecipanti perdono la loro natura simil-celestiale ed emergono una passione ed un sentimento mai neppure adombrati negli altri capitoli.
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