King Arthur

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Un film di Antoine Fuqua. Con Clive Owen, Ioan Gruffudd, Joel Edgerton, Keira Knightley, Ray Winstone.
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Avventura, Ratings: Kids+13, durata 130 min. - USA, Irlanda 2004. uscita venerdì 1 ottobre 2004. MYMONETRO King Arthur * * 1/2 - - valutazione media: 2,71 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
dragonia mercoledì 19 ottobre 2011
king artorius Valutazione 5 stelle su cinque
74%
No
26%

Nonostante le loro recensioni qualche volta mi trovino d'accordo, ho imparato che spesso non è saggio fidarsi dei critici, specie se bocciano in modo così insensato una rarità come King Arthur solo perché non è come il pomposo film di Boorman. In realtà, ci troviamo di fronte a un'opera la cui ricostruzione storica è maniacale (è storicamente sicuro che questo Artorius di cui parla il film avesse le origini mostrate nello stesso e che nella stessa epoca ci fossero cavalieri sarmati) e il cui punto forte è non tanto una storia alquanto pretestuosa (ma che ci fa il pupillo del papa oltre il Vallo???) quanto le atmosfere epiche e l'azione incalzante e spettacolare, accompagnate da una musica davvero suggestiva. [+]

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rage against the maschine giovedì 10 agosto 2006
il mito dei cavallieri modificato Valutazione 4 stelle su cinque
64%
No
36%

Artu',Lancillotto,Ginevra gli ingredienti basilari ci sono tutti ma dopo il mito viene messo adirittura alla fine del impero romano. Per quanto non sono un esperta e tanto meno una storica posso solo dire che questa nuova versione e' molto originale anche se non so fin quanto attendibile. Il film per me e' fatto molto bene, gli attori sono tutti bravi nelle interpretazioni e le scene di battaglia sono fatte con molta precisione e attenzione da risulatare realistiche. Anche la scelta della colonna sonora e molto adatta. Secondo me, Antoine Foqua ha fatto un buon lavoro anche se non ottimale. Tutto sommato non direi che il film ha delle note negative perche racconta tutta la leggenda di re Artu anche se in modo differente da quello tradizionale e da come veniva tramandato. [+]

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andyflash77 domenica 29 luglio 2012
una nuova rilettura della leggenda di re artù Valutazione 4 stelle su cinque
78%
No
22%

Nel 460 d.C. Roma decide di abbandonare la Britannia e rafforzare il controllo sui suoi territori. L'isola viene invasa dai Sassoni e solo il condottiero Artù e i suoi cavalieri sarmati rimangono a difenderla.
A loro si unisce un popolo indigeno guidato da Merlino e dalla figlia Ginevra.
Il  film è stato fortemente criticato su tutti i fronti: la scelta di collocare la vicenda nel 460 d.C. e descrivere Artù come un bretone divenuto legionario romano non è piaciuta.
Tuttavia questa versione della leggenda matura da nuovi studi storici incentrati sulla figura di re Artù e Antoine Fuqua l'ha resa pubblica con uno spettacolo cinematografico sì discutibile ma comunque di un certo valore scenico. [+]

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alessandro domenica 17 gennaio 2021
artù ed i cavalieri del grande muro Valutazione 5 stelle su cinque
100%
No
0%

L'Impero Romano d'Occidente è ormai giunto al tramonto. Le popolazioni indigene della selvaggia Britannia additano come nuovo nemico incombente i Sassoni e individuano nel Generale romano Artù, per metà britanno e metà  romano, la giusta e carismatica guida che può sconfiggere i nuovi invasori ormai sbarcati in territorio britannico. Film di azione e avventura ben fatto, avvincente e non banale in cui prendono vita alcuni personaggi del ciclo arturiano tra cui Artù ,Lancillotto, Ginevra , Merlino e gli altri Cavalieri della Tavola Rotonda. Il tema immanente e ricorrente nel film è rappresentato dalla libertà. I Cavalieri di Artù lottano per ottenere la libertà ( un lasciapassare valido per tutto l'Impero romano), i celti lottano per la libertà della loro Terra prima contro romani poi contro i Sassoni, Artù combatte  per la libertà dei suoi Cavalieri e infine anche per la Britannia che è sempre stata, almeno per metà, la sua Terra. [+]

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natoacittè domenica 13 marzo 2016
che dire non il meglio, però. Valutazione 5 stelle su cinque
0%
No
0%

se ne è parlato in differenti occasioni di tale narativa, un
luogo tenente, alfiere, col braccio in gloria, purtroppo non
senza perplessità da parte di qualche soldato di lusso, anche
se non possiamo anche per le posizioni scelte di rito
saperne di più di altre persone od valutarle, ovvio; e di un
drappello che poi avrebbe virato a destra non bene
evidenziando le appartenenze; cmq, il nesso del film sono
i ruoli osservabili sin dai 18 minuti di principio,
si deve comprendere quali siano le differenze et scelte,
senza dunque pubblicità rituale direi per la battaglia,
premettendo che, un 'cavallino' d'armi quando
sembra essere oltrepassato dagli e dalle
giumente/i. [+]

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elgatoloco lunedì 30 dicembre 2019
sul piano storico un po'"opinabile", altrimenti .. Valutazione 0 stelle su cinque
0%
No
0%

"King Arthur"(2004, Antoine Fuqua)storicamente abbastanza"peregino"( la quaestio britannica anche per l'Impero romano, oramai cristianizzato, è tuttora aperta, quanto alle date, visto che i documenti stroico-archeologici disponibili non sono così probanti)non è invece trippo carente sul piano spettacolare(abbastanza anticonvenzionali le lunghe scene di battaglia)e la figura di King Arthur emerge nella sua regalità non decaduta, in quanto egli appare, rispetto agli altri cavalieri della "Tavola Rotonda"un primus inter pares non il "capo"intronizzato da Dio(con Dio parla, ma in modo non retorico e non bigotto, nel film). Insomma, ben altra cosa rispetto alla retorica da scioccchi settiminali"popolari"sulla retorica per le famiglie reali attuali , pe rnon dire della casa Savoia in Italia, vettore determinante nell'ascesa del fascismo, sempre impermeabile al clericalismo come all'anticlericalismo a seconda delle opportunità politiche. [+]

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major-minus sabato 19 maggio 2007
tradita la storia, tradita la leggenda Valutazione 2 stelle su cinque
47%
No
53%

Non so quanto Fuqua conosca la storia e quanto gli interessi una delle leggende più radicate dell'Europa. E, francamente, non so neppure perché invece di chiamare il suo film "King Arthur" non l'abbia chiamato "King Peppino". Insomma, da un punto di vista storico, mitico e logico non funziona niente. Sono belle soltanto alcune scene di movimento (anche se la battaglia finale a un certo punto è soltanto un gran casino e non si capisce chi stia vincendo e chi stia perdendo e dunque non c'è alcuna suspense). La storia non funziona: i romani si ritirarono dalla Britannia intorno al 410 mentre la battaglia di Badon Hill avvenne intorno al 500. Si parla di un esercito "papale" quando allora il papa non ne aveva affatto e viveva o nell'impero di Onorio (se nel 410) o nel regno dell'ostrogoto Teodorico (se nel 500). [+]

[+] giusto (di fidanzata di lancallotto)
[+] sono in parte d'accordo (di rpp)
[+] sono d'accordo (di gaia berlutti)
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