great steven
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venerdì 24 maggio 2019
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dozzinale, malgrado la buona materia di base.
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GENITORI & FIGLI AGITARE BENE PRIMA DELL'USO (IT, 2010) diretto da GIOVANNI VERONESI. Interpretato da SILVIO ORLANDO, LUCIANA LITTIZZETTO, CHIARA PASSARELLI, MICHELE PLACIDO, MARGHERITA BUY, ANDREA FACCHINETTI, ELENA SOFIA RICCI, PIERA DEGLI ESPOSTI, MAX TORTORA, VITTORIO EMANUELE PROPIZIO
Professore d’italiano arrabbiato col figlio diciottenne in quanto questi vuole iscriversi al Grande Fratello, Alberto assegna una mattina alla sua classe un tema dal titolo Genitori e figli: istruzioni per l’uso. La sua allieva Nina coglie al volo l’occasione per parlare della prima volta dei suoi famigliari, da cui è rimasta sempre puntualmente delusa: l’imbranato padre Gianni, pescatore, che è stato cacciato di casa dalla madre di Nina, la caposala Luisa, perennemente con un diavolo per capello, per poi ripiegare con una vita a bordo di una barca; il fratellino razzista convinto; la nonna Lea, accanita bevitrice di whisky e pokerista indiscriminata, che ricompare d’improvviso dopo quindici anni di assenza perché ha bisogno di urgenti cure mediche.
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GENITORI & FIGLI AGITARE BENE PRIMA DELL'USO (IT, 2010) diretto da GIOVANNI VERONESI. Interpretato da SILVIO ORLANDO, LUCIANA LITTIZZETTO, CHIARA PASSARELLI, MICHELE PLACIDO, MARGHERITA BUY, ANDREA FACCHINETTI, ELENA SOFIA RICCI, PIERA DEGLI ESPOSTI, MAX TORTORA, VITTORIO EMANUELE PROPIZIO
Professore d’italiano arrabbiato col figlio diciottenne in quanto questi vuole iscriversi al Grande Fratello, Alberto assegna una mattina alla sua classe un tema dal titolo Genitori e figli: istruzioni per l’uso. La sua allieva Nina coglie al volo l’occasione per parlare della prima volta dei suoi famigliari, da cui è rimasta sempre puntualmente delusa: l’imbranato padre Gianni, pescatore, che è stato cacciato di casa dalla madre di Nina, la caposala Luisa, perennemente con un diavolo per capello, per poi ripiegare con una vita a bordo di una barca; il fratellino razzista convinto; la nonna Lea, accanita bevitrice di whisky e pokerista indiscriminata, che ricompare d’improvviso dopo quindici anni di assenza perché ha bisogno di urgenti cure mediche. In più, Nina parla del fatto che si sente indietro rispetto alle amiche perché è ancora vergine e desidererebbe una prima volta e di un certo ragazzo poco più grande di lei col quale nasce un rapporto d’amicizia che poi si trasforma in un autentico fidanzamento. Corretto il tema e lettolo, Alberto ha l’occasione di riflettere assieme alla moglie su come trattare col loro figlio per comprenderne le aspettative e i bisogni. Il tema è senza dubbio molto attuale, e rispecchia una realtà nostrana con cui adulti e adolescenti devono fare i conti ogni giorno, quindi la scelta di quest’ultimo va apprezzata. Peccato che gli sceneggiatori banalizzino il tutto costruendo una storiella blanda, inconsistente e acquosa, per altro densa di sottotrame che non vedono quasi mai la loro piena realizzazione, che rovina la materia di partenza. Lo sguardo sull’incontro/scontro fra i genitori e i loro figli scapestrati (chi più, chi meno) pecca di un’enormità lancinante di luoghi comuni e non centra il bersaglio, in quanto troppo indaffarato a strappare a tutti i costi una risata che ambisce ad essere agrodolce, ma finisce per assumere, nel complesso, i toni della voce di un coro stonato e molto povero. I primi dieci minuti ci stanno, ma poi ogni storia prende il largo e va avanti per conto suo, dunque l’unità narrativa viene spezzata prima ancora di consolidarsi. Ma il torto più grave da rimproverargli è il pessimo utilizzo del cast: una marea di attori eccellenti (fra cui brillano una Littizzetto che meriterebbe di più, un Orlando abbastanza in forma nel ruolo che più gli si addice – l’uomo oppresso dalle proprie insicurezze –, un Placido sopra le righe alquanto efficace e una Buy che gli tiene testa con notevole autonomia) che più sprecati non si potrebbe, terribilmente sacrificati per far spazio a un gruppetto di giovani bellocci e senza scorza. Dimostrano di recitare con interesse, nonostante l’esiguità delle loro scene, anche Tortora e Degli Esposti, strepitosa nelle vesti della nonna spregiudicata ma pur sempre con uno sprazzo di saggezza pronto ad essere condiviso. Ultima nota: è un ulteriore guaio che la famiglia Orlando-Littizzetto-Passarelli sopraffaccia quella Placido-Buy-Facchinetti, oltremodo interessante per le dinamiche di intervento nei discorsi e la rabbia facile che sconvolge presto i suoi membri, guaio che sfortunatamente va a ricadere sulla credibilità di un intreccio debole. Prodotto da Filmauro. Veronesi promette molto e mantiene poco giacché gli difetta il coraggio di osare. Anche questa volta la sua vocazione di sceneggiatore supera alla grande le sue velleità registiche.
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tatiana micaela truffa
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martedì 6 novembre 2012
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equilibrato
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L'"urlato" botta e risposta fra figlio e genitori che risuona nel trailer - "pellicolino", come si chiamava una volta in Italia - da solo parrebbe valere il prezzo del biglietto.
Poi si giunge in sala, si osservano le persone che via via entrano, e si fa strada un'impressione, che si infittisce quando le luci si abbassano e cominciano i primi titoli del film, con gli interpreti: si tratterà del classico film da salotto culturale di sinistra.
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L'"urlato" botta e risposta fra figlio e genitori che risuona nel trailer - "pellicolino", come si chiamava una volta in Italia - da solo parrebbe valere il prezzo del biglietto.
Poi si giunge in sala, si osservano le persone che via via entrano, e si fa strada un'impressione, che si infittisce quando le luci si abbassano e cominciano i primi titoli del film, con gli interpreti: si tratterà del classico film da salotto culturale di sinistra...
In realtà "Genitori&Figli" è molto di più: un accorato ritratto di genitori, di figli, e di genitori che ovviamente non hanno mai smesso di essere figli.
Un film che ha il pregio di riuscire ad essere equilibrato in tutto: prende in giro la forzata voglia di apparire della nuova generazione, ma fa riflettere sul fatto che forse non è tutto sbagliato, e persino partecipare al Grande Fratello può avere i suoi buoni motivi!
Un colpo al cerchio e uno alla botte sempre: quando tuona fortissima la condanna al razzismo, ma al campo ROM si scopre che al padre non importa niente che il figlio sia stato ferito per un atto di razzismo, tutto ciò che vuole sono i soldi.
Risate e qualche repressa lacrimuccia in questa bella commedia, che è la dimostrazione che in Italia siamo capaci di far ridere senza scadere nel volgare.
Complimenti al regista, Giovanni Veronesi, e agli attori, tutti bravissimi.
Insomma: se non l'avete visto al cinema, cercatelo in dvd: ne vale assolutamente la pena!
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tiamaster
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martedì 20 settembre 2011
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banalissimo
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fil visto e rivisto,grande trailer per un classico film italiano che fa schifo,prevedibile veramente "da manuale" credo che in questo film non ci sia altro che luoghi comuni e tutta la banalità del cinema.si salva che è un pochino divertente.
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lorenzo1287
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sabato 9 luglio 2011
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classica commedia contemporanea all'italiana.
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Classica commedia contemporanea all’italiana. Personaggi e ambientazione topici, da manuale. Da segnalare una marea di four-letter words, distribuite a profusione lungo i 110 minuti di durata del film. Tutto si svolge attraverso la lettura di un tema di una dei protagonisti, la figlia della Littizzetto. Ci sono i genitori separati e i figli di genitori separati, le scuole e gli alunni che hanno il sesso per chiodo fisso, come anche i loro genitori d’altra parte, seppur in modalità molto diverse. Genitori frustrati da situazioni familiari frustranti e da lavori super frustranti (la capo-sala Littizzetto, il professore di liceo classico Michele Placido). Contrapposizione netta tra giovani figli che ambiscono al Grande Fratello o al sesso a 15 anni, e genitori che vi si oppongono più o meno fermamente, interpretati dalla Littizzetto, Silvio Orlando, Michele Placido e Margherita Buy.
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Classica commedia contemporanea all’italiana. Personaggi e ambientazione topici, da manuale. Da segnalare una marea di four-letter words, distribuite a profusione lungo i 110 minuti di durata del film. Tutto si svolge attraverso la lettura di un tema di una dei protagonisti, la figlia della Littizzetto. Ci sono i genitori separati e i figli di genitori separati, le scuole e gli alunni che hanno il sesso per chiodo fisso, come anche i loro genitori d’altra parte, seppur in modalità molto diverse. Genitori frustrati da situazioni familiari frustranti e da lavori super frustranti (la capo-sala Littizzetto, il professore di liceo classico Michele Placido). Contrapposizione netta tra giovani figli che ambiscono al Grande Fratello o al sesso a 15 anni, e genitori che vi si oppongono più o meno fermamente, interpretati dalla Littizzetto, Silvio Orlando, Michele Placido e Margherita Buy. Ma la ragione non sta, come potrebbe sembrare, tutta da una parte (quella degli adulti); infatti i figli dimostreranno alla resa dei conti di avere in una certa misura molta più maturità dei loro genitori, andando oltre lo stereotipo che li vuole tutti internet, sesso e grande fratello.
Merita infine una menzione speciale la grande Piera Degli Esposti, che con il suo personaggio, il meglio interpretato di tutto il film, portato avanti con una maestria di recitazione come solo una grande attrice sa fare, porta una ventata di freschezza “cinematografica” a questo film altrimenti alquanto fermo e a tratti stagnante. 2,5 stelle al film nel suo complesso sono più che sufficienti.
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darkenry
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domenica 22 maggio 2011
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un bellissimo film italiano
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Questo film per me è una commedia che dietro però parla di tematiche importanti e che non bisogna sottovalutare. Per esempio il razzismo, che, come è stato detto sul film, è nell'aria, il sesso ad un'età giovane che ormai molte ragazze e ragazzi stanno facendo solo per sembrare più fichi e non lo fanno con un'altra persona perchè la amo e, come dice il titolo del film, il rapporto tra i genitori e i figli. Secondo me questo è uno di quei film italiani che bisognerebbe fare più spesso e non fare film come quelli per Natale.
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andre89lost
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martedì 5 aprile 2011
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discreto film che trasmette un messaggio negativo
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Due stelle per una commedia allegra che tenta di fare riflettere sui rapporti genitori figli.
Simpatico, con molte, troppe parolacce.
L'unica cosa che però proprio non accetto in questo film è la scena in cui due 15enni spiegano alla loro amica (quasi)15enne come mettere un profilattico al partner (sconosciuto tral l'altro) per la sua prima volta. Non è un bel messaggio. So già che c'è che mi dirà: "E' un film che rappresenta la realtà e le 14enni nella realtà lo fanno già''. Ma è proprio un messaggio negativo, c'era bisogno di metterlo in una commedia rivolta anche a quel target?
Voto: 6.
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Due stelle per una commedia allegra che tenta di fare riflettere sui rapporti genitori figli.
Simpatico, con molte, troppe parolacce.
L'unica cosa che però proprio non accetto in questo film è la scena in cui due 15enni spiegano alla loro amica (quasi)15enne come mettere un profilattico al partner (sconosciuto tral l'altro) per la sua prima volta. Non è un bel messaggio. So già che c'è che mi dirà: "E' un film che rappresenta la realtà e le 14enni nella realtà lo fanno già''. Ma è proprio un messaggio negativo, c'era bisogno di metterlo in una commedia rivolta anche a quel target?
Voto: 6.5
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bard92
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giovedì 24 marzo 2011
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bel trailer, pessimo film
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bisogna dirlo, dal trailer questo film sembrava divertentissimo, acuto e piacevole! ma in effetti possiamo dire che è solo un accozzaglia di luoghi comuni, triti e ritriti, senza alcuno spessore pur avendo molte pretese. Mi ha sorpreso la scritta all'inizio del film, che sia stato riconosciuto bene nazionale o giù di lì. Ma realmente abbiamo bisogno di questo presunto genere, come scritto nella recensione principale?
basta! gli episodi hanno stufato!
in conlusione, pessimo film, banale e addirittura fastidioso a tratti
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matylde
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giovedì 20 gennaio 2011
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il conflitto generazionale!
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Da che è mondo e mondo, sempre genitori e figli hanno avuto non pochi contrasti. Forse trenta anni fa vigeva un po’ più di rispetto che portava il figlio a non mandare a quel paese il proprio genitore, a differenza di oggi, ma in ogni caso le idee “innovative” della prole appaiono sempre come minacce e stupidaggini per chi ci educa e ci vorrebbe a sua somiglianza! E’ questo il caso di Gigio che è fermamente convinto di voler entrare nel Grande Fratello a dispetto del padre che la ritiene una cosa da idioti! Non sempre però sono i figli ad essere gli “idioti” della situazione: infatti nel caso di Nina, ad esempio, i suoi genitori riescono a dare il meglio di loro stessi con liti, incomprensioni, tradimenti e insicurezze, che finiscono per ricadere, inevitabilmente, nel neo-razzismo del pic
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Da che è mondo e mondo, sempre genitori e figli hanno avuto non pochi contrasti. Forse trenta anni fa vigeva un po’ più di rispetto che portava il figlio a non mandare a quel paese il proprio genitore, a differenza di oggi, ma in ogni caso le idee “innovative” della prole appaiono sempre come minacce e stupidaggini per chi ci educa e ci vorrebbe a sua somiglianza! E’ questo il caso di Gigio che è fermamente convinto di voler entrare nel Grande Fratello a dispetto del padre che la ritiene una cosa da idioti! Non sempre però sono i figli ad essere gli “idioti” della situazione: infatti nel caso di Nina, ad esempio, i suoi genitori riescono a dare il meglio di loro stessi con liti, incomprensioni, tradimenti e insicurezze, che finiscono per ricadere, inevitabilmente, nel neo-razzismo del piccolo Ettore! Essere genitori ,si sa, non è semplice, ma nemmeno essere figli!!!
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matylde
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lunedì 10 gennaio 2011
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il conflitto generazionale
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Da che è mondo e mondo, sempre genitori e figli hanno avuto non pochi contrasti. Forse trenta anni fa vigeva un po’ più di rispetto che portava il figlio a non mandare a quel paese il proprio genitore, a differenza di oggi, ma in ogni caso le idee “innovative” della prole appaiono sempre come minacce e stupidaggini per chi ci educa e ci vorrebbe a sua somiglianza! E’ questo il caso di Gigio che è fermamente convinto di voler entrare nel Grande Fratello a dispetto del padre che la ritiene una cosa da idioti! Non sempre però sono i figli ad essere gli “idioti” della situazione: infatti nel caso di Nina, ad esempio, i suoi genitori riescono a dare il meglio di loro stessi con liti, incomprensioni, tradimenti e insicurezze, che finiscono per ricadere, inevitabilmente, nel neo-razzismo del pic
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Da che è mondo e mondo, sempre genitori e figli hanno avuto non pochi contrasti. Forse trenta anni fa vigeva un po’ più di rispetto che portava il figlio a non mandare a quel paese il proprio genitore, a differenza di oggi, ma in ogni caso le idee “innovative” della prole appaiono sempre come minacce e stupidaggini per chi ci educa e ci vorrebbe a sua somiglianza! E’ questo il caso di Gigio che è fermamente convinto di voler entrare nel Grande Fratello a dispetto del padre che la ritiene una cosa da idioti! Non sempre però sono i figli ad essere gli “idioti” della situazione: infatti nel caso di Nina, ad esempio, i suoi genitori riescono a dare il meglio di loro stessi con liti, incomprensioni, tradimenti e insicurezze, che finiscono per ricadere, inevitabilmente, nel neo-razzismo del piccolo Ettore! Essere genitori ,si sa, non è semplice, ma nemmeno essere figli!!!
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francescol82
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mercoledì 22 settembre 2010
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molto molto carino
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Assolutamente in disaccordo con le 2 stelle attribuite dai critici.. per il suo genere questo film è splendido, era da tanto che non vedevo un film italiano divertente ma non demenziale/trash stile cinepanettone. Silvio Orlando, Luciana Littizzetto, Michele Placido, Elena Sofia Ricci e Margherita Buy non deludono affatto. Il messaggio che secondo me vuole trasmettere la storia (e che ho recepito) è che spesso gli estranei conoscono meglio i figlio di come li conoscano i genitori.
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