felicity
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lunedì 30 marzo 2020
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meglio del precedente episodio, non delude
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Il modello di riferimento qui è L’Impero Colpisce Ancora, ma se The Force Awakens copiava A New Hope con la carta carbone, qui si procede in maniera differente.
Ci sono certamente aspettative frustrate o negate, colpi di scena, svolte inattese, ma siamo in territori conosciuti, navighiamo a vista in acque pericolose.
Ci sono almeno due set straordinari – la stanza di Snoke e il deserto di sale – e la voglia di creare delle sequenze che risultino nuove, mai viste.
Il nuovo Luke Skywalker è una delle cose migliori del film, capace di gesti imprevedibili come di momenti in cui ci prende per mano e ci riporta a casa con estrema tenerezza. Il Luke del 2017, dopo essere stato messo in ombra per una vita intera da Han Solo, si riprende una piccola rivincita dando molto spessore a un personaggio che fino ad oggi sembrava condannato a rimanere stritolato o inespresso.
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Il modello di riferimento qui è L’Impero Colpisce Ancora, ma se The Force Awakens copiava A New Hope con la carta carbone, qui si procede in maniera differente.
Ci sono certamente aspettative frustrate o negate, colpi di scena, svolte inattese, ma siamo in territori conosciuti, navighiamo a vista in acque pericolose.
Ci sono almeno due set straordinari – la stanza di Snoke e il deserto di sale – e la voglia di creare delle sequenze che risultino nuove, mai viste.
Il nuovo Luke Skywalker è una delle cose migliori del film, capace di gesti imprevedibili come di momenti in cui ci prende per mano e ci riporta a casa con estrema tenerezza. Il Luke del 2017, dopo essere stato messo in ombra per una vita intera da Han Solo, si riprende una piccola rivincita dando molto spessore a un personaggio che fino ad oggi sembrava condannato a rimanere stritolato o inespresso.
Nessuna linea narrativa sembra fuori posto in questo film, in due ore e mezza non ci si annoia mai e anche le scene meno interessanti sono compensate da una colonna sonora sopra la media o dalla fotografia, o dalla scenografia, e da tutta una serie di cose tecniche che funzionano eccome.
Va considerato che ogni film è un prodotto del suo tempo, e va accettato che un film di due ore e mezza possa contenere delle scene che funzionano meno di altre, anche se le battute, come nei film dei supereroi, sono un pugno in faccia: parliamo di gag che sgonfiano repentinamente il tono del film, sospendendo la finzione narrativa tipica della fantascienza.
In sintesi per accontentare tutti pare che la saga abbia perso alcuni elementi che la rendevano in un certo senso unica, come la gravitas dei primi film e l’alchimia fra i protagonisti originali.
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kobe78
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domenica 15 dicembre 2019
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gli ultimi jedi, un capolavoro!
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Sono appassionato di Star Wars praticamente da sempre, ho 41 anni e ho visto e rivisto tutti gli eisodi allo sfinimento. Quando è stata annunciata la nuova trilogia non sapevo cosa aspettarmi ma, dopo il Risveglio della forza, l'entusiasmo è salito e il secondo film, gli ultimi Jedi ha toccato vette di eccellenza assolute. Non mi interessa minimamente delle sciocche critiche mosse per non si sa bene cosa da pseudo appassionati che avrebbero voluto scrivere la sceneggiatura. Oltre a contenere la più bella scena dell'intera saga (quella di Luke contro tutti) Gli ultimi Jedi da l'idea di essere esaytamente ciò che Lucas avrebbe voluto fare 40 anni fa ma che la tecnologia di allora non gli ha permesso di fare.
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Sono appassionato di Star Wars praticamente da sempre, ho 41 anni e ho visto e rivisto tutti gli eisodi allo sfinimento. Quando è stata annunciata la nuova trilogia non sapevo cosa aspettarmi ma, dopo il Risveglio della forza, l'entusiasmo è salito e il secondo film, gli ultimi Jedi ha toccato vette di eccellenza assolute. Non mi interessa minimamente delle sciocche critiche mosse per non si sa bene cosa da pseudo appassionati che avrebbero voluto scrivere la sceneggiatura. Oltre a contenere la più bella scena dell'intera saga (quella di Luke contro tutti) Gli ultimi Jedi da l'idea di essere esaytamente ciò che Lucas avrebbe voluto fare 40 anni fa ma che la tecnologia di allora non gli ha permesso di fare. UN CAPOLAVORO ASSOLUTO, il moglio film della saga...fino ad ora.
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xiaoma
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domenica 11 agosto 2019
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come distruggere un franchise
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Sono appassionato di Star Wars da quando avevo più o meno 5 anni ed ora ne ho quasi 30 quindi questo film l'ho visto con piena cognizione di causa e non come uno che guarda un film qualunque potendo recitare a memoria tutti i capitoli precedenti, conoscendo la serie nel profondo sia a livello Canon sia a livello Universo Espanso, ora Legends. Io fui uno di quelli che salutarono positivamente, all'epoca, il passaggio alla Disney del franchise: era ora di qualcosa di nuovo che andasse ad arricchire l'universo SW, ma con Il Risveglio della Forza ( già brutta copia di Una Nuova Speranza) ogni mia aspettativa si trasformò in delusione con gran riserve per quello che sarebbe stato il titolo successivo.
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Sono appassionato di Star Wars da quando avevo più o meno 5 anni ed ora ne ho quasi 30 quindi questo film l'ho visto con piena cognizione di causa e non come uno che guarda un film qualunque potendo recitare a memoria tutti i capitoli precedenti, conoscendo la serie nel profondo sia a livello Canon sia a livello Universo Espanso, ora Legends. Io fui uno di quelli che salutarono positivamente, all'epoca, il passaggio alla Disney del franchise: era ora di qualcosa di nuovo che andasse ad arricchire l'universo SW, ma con Il Risveglio della Forza ( già brutta copia di Una Nuova Speranza) ogni mia aspettativa si trasformò in delusione con gran riserve per quello che sarebbe stato il titolo successivo. Gli Ultimi Jedi non è stato come me l'aspettavo, è stato peggiore. Con un background come quello di Star Wars, è difficile fare un brutto film, ebbene Johnson è riuscito magistralmente nell'impresa. Sceneggiatura pietosa e nonsense, scene scollegate, dinamiche concettuali assenti (la Forza, l'addestramento, spade laser, le battaglie, le navi), parti e personaggi a dir poco inutili e patetici (Rose), puns e dad jokes marveliani che in Pirati dei Caraibi magari fanno sorridere ma che stonano da morire nel mondo SW, antagonisti bambineschi, morti assurde, Luke e Leia relegati a personaggi meno che secondari, scenette fanservice e il tutto mescolato a penoso politically correct: quote rosa (come se Star Wars non avesse personaggi femminili), almeno un asiatico ed un nero a scena e altre forzature davvero pagliaccesche già note nei più recenti live action. Pathos a zero, prevedibilità in azioni e battute, colonna sonora - uno degli elementi portanti di SW - anonima. Star Wars non è High School Musical e con questo titolo Disney ha completamente ed in maniera forse irrimediabile distrutto il franchise della galassia lontana lontana.
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winchester_94
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venerdì 25 gennaio 2019
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errori e sacrifici in una galassia lontana
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E’ caos nella galassia, il leader supremo Snoke diventa sempre più forte ed è determinato a conquistare il controllo su tutti i sistemi. Kylo Ren, insieme al generale Hux concentrano le proprie navi con lo scopo di distruggere quello che rimane della resistenza, unico baluardo che ostacola il raggiungimento del potere. Mentre la fazione della principessa Leia tenta di sfuggire dal primo ordine, Rey si reca nel pianeta Ahch-To da Luke Skywalker con lo scopo di essere addestrata alle arti jedi e convincerlo a fare ritorno per combattere il lato oscuro, aiutando così l’ultima scintilla in grado di sconfiggere le forze nemiche.
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E’ caos nella galassia, il leader supremo Snoke diventa sempre più forte ed è determinato a conquistare il controllo su tutti i sistemi. Kylo Ren, insieme al generale Hux concentrano le proprie navi con lo scopo di distruggere quello che rimane della resistenza, unico baluardo che ostacola il raggiungimento del potere. Mentre la fazione della principessa Leia tenta di sfuggire dal primo ordine, Rey si reca nel pianeta Ahch-To da Luke Skywalker con lo scopo di essere addestrata alle arti jedi e convincerlo a fare ritorno per combattere il lato oscuro, aiutando così l’ultima scintilla in grado di sconfiggere le forze nemiche.
Dopo il rilancio dell’epopea di Star Wars con Il Risveglio della forza diretto da J.J Abrams, il testimone passa a Rian Johnson famoso per Brick- dose mortale e il thriller fantascientifico Looper. In questo ottavo episodio, il regista disarticola la caratterizzazione dei personaggi presentati nel capitolo precedente, per donare freschezza all’opera, eliminando la ripetitività nel quale la saga era ormai rilegata e attuando un’operazione simile a quella compiuta da Gareth Edwards in Rogue One, ovvero puntando sulle caratterizzazioni dei personaggi inserendoli in un contesto drammatico, dando rilevanza ai temi principali su cui poggia la trama.
Lo script infatti pone al centro le figure di Kylo e Rey due facce di una stessa medaglia, in cui abbiamo da una parte, una ragazza con un background ignoto e nebuloso, dall’altra un jedi dalle nobili origini che incarnano rispettivamente la purezza e la corruzione. Il coraggio di Rey (Daisy Ridley) è spinto dalla sua consapevolezza di non conoscere se stessa mentre Ben Solo (Adam Driver) brama il potere e le sue azioni sono legittime poiché giustificate dalla sua discendenza. Ancorando i personaggi attraverso stereotipi classici, il film si ricollega a temi importanti quali il sacrificio e il fallimento.
Il primo di questi è spinto dal conflitto interiore dei personaggi, indecisi sulle loro intenzioni portandoli molto spesso a mettere in discussione le loro posizioni, sacrificando in qualche occasione i loro principi o i loro sentimenti. Infine abbiamo il fallimento, incarnato da tutti i personaggi in particolar modo da Luke che mette in evidenza l’importanza dell’errore nella vita e quanto questo possa essere rilevante per la maturazione interiore dell’individuo. Oltre a questi temi cardine, ritroviamo anche una leggera critica politica che mette a fuoco una realtà sempre più attuale in cui le guerre non guardano in faccia ne vincitori ne vinti ma solo il tornaconto personale di chi finanzia tali conflitti. Gli ultimi jedi, dimostra di essere uno dei film di intrattenimento più interessanti degli ultimi anni, distaccandosi dai canoni della saga e meditando sulle complessità dell’essere umano sottolineandone i difetti ma anche i cambiamenti e i sacrifici.
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bitsy
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domenica 6 gennaio 2019
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ma perché?
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Il vuoto riempito del nulla....
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neldot
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venerdì 11 maggio 2018
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la forza se n'è andata...
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...e sembra fosse anch'ella inorridita dalla piega che ha preso questa storica saga nell'attuale gestione Disney. L'episodio precedente non aveva entusiasmato, ma aveva almeno lasciato intravedere sviluppi interessanti. Purtroppo l'ingiustificato cambio del regista per questo 8° capitolo, scelta purtroppo già spesso abusata in passato dalla Disney/Lucasfilms, ha prodotto danni ancora maggiori. Tutti i possibili sviluppi lasciati aperti dal regista del precedente episodio, hanno trovato una brusca ed ingiustificata interruzione in questo pasticciato film. Le origini di Rey, la jedi più potente di tutti i tempi, la prima jedi nella storia che non ha bisogno di alcun addestramento per usare i suoi sovrumani poteri, diventano improvvisamente secondarie e non importanti.
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...e sembra fosse anch'ella inorridita dalla piega che ha preso questa storica saga nell'attuale gestione Disney. L'episodio precedente non aveva entusiasmato, ma aveva almeno lasciato intravedere sviluppi interessanti. Purtroppo l'ingiustificato cambio del regista per questo 8° capitolo, scelta purtroppo già spesso abusata in passato dalla Disney/Lucasfilms, ha prodotto danni ancora maggiori. Tutti i possibili sviluppi lasciati aperti dal regista del precedente episodio, hanno trovato una brusca ed ingiustificata interruzione in questo pasticciato film. Le origini di Rey, la jedi più potente di tutti i tempi, la prima jedi nella storia che non ha bisogno di alcun addestramento per usare i suoi sovrumani poteri, diventano improvvisamente secondarie e non importanti. Scelta poco logica, perchè svilisce ancor di più un personaggio già carente di un adeguato background e di un profilo psicologico convincente. Tutti gli altri nuovi personaggi agiscono come macchiette pasticcione, sia dal lato dell'Impero, ehm voglio dire del Primo Ordine, ma chi si accorge della differenza, che da quello dei ribelli. Pasticci a non finire sia sul piano logico e narrativo che su quello della credibilità delle scene e dei personaggi, una trama farcita di riempitivi inutili, ed una carneficina dei personaggi storici della saga, spesso uccisi in modo inglorioso, come l'ammiraglio Akbar e lo stesso Luke Skywalker. Se si legge la posizione politica chiaramente espressa tanto dal regista che dall'attuale direttrice della Lucas, non si fatica a capire che purtroppo questo è peggio di un film sbagliato, è la totale distruzione di ciò che c'era di buono nella Saga, per sostituirlo non si sa bene con cosa, ma l'importante è che sia "politically correct". Si salvano gli effetti speciali, spesso sprecati nella confusa trama, ma non è certo solo per vedere quelli che un appassionato di Star Wars, o di fantascienza in generale, dovrebbe sorbirsi questo pasticciato film.
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neldot
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mercoledì 9 maggio 2018
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un punto di non ritorno per la saga...
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Ho trovato il film pessimo, e da vecchio appassionato di fantascienza, e di questa saga, sin dagli anni dell'uscita del primo episodio, ho trovato incredibile che il film fosse così malamente confezionato e sceneggiato da riuscire a rovinare persino la mia sospensione dell'incredulità, che è naturalmente requisito essenziale per assistere ad un buon film di fantascienza. Ho compassione per chi giustifica il regista parlando di innovazione e taglio con il passato. Questo film non innova in nulla, non crea nessuna nuova storia interessante, nemmeno uno spunto originale, anzi ripresenta esattamente la stessa idea, ormai sorpassata, di trent'anni prima, la battaglia risolutiva o quasi tra una sparuta flotta ribelle e le potenti armate imperiali, come se la storia fosse rimasta congelata, senza un apparente motivo logico, e come se non fosse possibile costruire nuovi interessanti sviluppi.
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Ho trovato il film pessimo, e da vecchio appassionato di fantascienza, e di questa saga, sin dagli anni dell'uscita del primo episodio, ho trovato incredibile che il film fosse così malamente confezionato e sceneggiato da riuscire a rovinare persino la mia sospensione dell'incredulità, che è naturalmente requisito essenziale per assistere ad un buon film di fantascienza. Ho compassione per chi giustifica il regista parlando di innovazione e taglio con il passato. Questo film non innova in nulla, non crea nessuna nuova storia interessante, nemmeno uno spunto originale, anzi ripresenta esattamente la stessa idea, ormai sorpassata, di trent'anni prima, la battaglia risolutiva o quasi tra una sparuta flotta ribelle e le potenti armate imperiali, come se la storia fosse rimasta congelata, senza un apparente motivo logico, e come se non fosse possibile costruire nuovi interessanti sviluppi. Una rottura con il passato? Si, ma al prezzo di buttare nel cestino ciò che funzionava bene, compresi personaggi consolidati ed amati, e sostituirli con nuovi protagonisti insipidi, poco credibili, e vergognosamente bidimensionali. In poche parole, si distrugge una seria saga fantascientifica e la si traforma in un cartone animato DIsney, indirizzato ad un pubblico di bambini, e di bambini neanche troppo svegli per non accorgersi delle incongruenze. E ce ne sarebbero tante altre da dire, ma è inutile ripeterle qui, basta leggersi una (o più) delle tante approfondite disamine dei fan della saga, complete di interminabili elenchi delle incongruenze logiche e narrative, dei buchi nel plot e delle troppe situazioni risolte solo con il classico "Deus ex machina", per mancanza di una seria pianificazione della sceneggiatura. Sinceramente, tutto questo è davvero troppo per non decretare che, a meno di rivoluzioni davvero sorprendenti, questo film ha toccato il punto più basso della serie, e probabilmente il futuro di questa storica saga è ormai negativamente segnato.
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fuzz77
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lunedì 9 aprile 2018
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chi ama la saga e l'eu non può che apprezzare.
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Non so cosa abbia fatto questo film a molte persone, perchè a mio avviso parliamo di un episodio chiave della saga, molto ben realizzato e pensato, forse uno dei migliori dei 9 film finora usciti, con idee mai banali che ovviamente fanno storcere il naso a coloro che avrebbero voluto idealmente rivedere un redivivo Darth Vader.
E' bello come questo film sancisca un punto di svolta nel rapporto che lega la forza ai personaggi.
C'è, infatti, una sorta di ritorno all'antico, all'alba degli Jedi, quando ancora si chiamavano Je'daii e praticavano l'equilibrio tra Ashla (lato chiaro) e Bogan (Lato oscuro).
Ed è qui che Luke calamita l'attenzione di Rey, facendo si che la stessa percepisca il necessario equilibrio tra i due aspetti della forza, evidenziando come gli stessi siano simbionti e inscindibili.
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Non so cosa abbia fatto questo film a molte persone, perchè a mio avviso parliamo di un episodio chiave della saga, molto ben realizzato e pensato, forse uno dei migliori dei 9 film finora usciti, con idee mai banali che ovviamente fanno storcere il naso a coloro che avrebbero voluto idealmente rivedere un redivivo Darth Vader.
E' bello come questo film sancisca un punto di svolta nel rapporto che lega la forza ai personaggi.
C'è, infatti, una sorta di ritorno all'antico, all'alba degli Jedi, quando ancora si chiamavano Je'daii e praticavano l'equilibrio tra Ashla (lato chiaro) e Bogan (Lato oscuro).
Ed è qui che Luke calamita l'attenzione di Rey, facendo si che la stessa percepisca il necessario equilibrio tra i due aspetti della forza, evidenziando come gli stessi siano simbionti e inscindibili. Alla luce di ciò, aspre sono le parole di Luke nei confronti dei Jedi, il quale critica questi ultimi per essersi arroccati nella loro superbia, nella loro arroganza di sentirsi depositari della verità, cadendo di fatto in una spirale involutiva che aveva causato la loro rovina. E dire che prima Qui Gon e poi Yoda durante le guerre dei cloni (nella serie animata The Clone Wars) avevano lanciato il campanello d'allarme.
L'equilibrio nella forza che si manifesta in Kylo e Rey, così uguali e così diversi allo stesso tempo, in un dualismo mai percorso dai film della saga (e per questo forse indigesto a qualche bacchettone). Superba la loro collaborazione nel difendersi dai pretoriani di Snoke, l'Ashla e il Bogan perfettamente bilanciati, la luce e l'oscurita quali elementi necessari coesistenti dovunque e in chiunque.
Grandioso Luke, la sua comprensione degli aspetti più intimi della forza lo porta a raggiungere una potenza inaspettata, impressionante la tecnica della trasmigrazione attraverso la forza stessa, un'abilità degna di Palpatine, di Darth Bane o di Yoda.
.......Yoda, la sua comparsa, oltre a farci venire un tuffo al cuore, lascia però intuire che il giovane skywalker abbia ancora qualcosa da imparare, e che forse lo ritroveremo nel prossimo capitolo quale spirito di forza.
Il dualismo lato chiaro/lato oscuro viene superato dal concetto di speranza e di ribellione, che poi è il nerbo dell'idea di base di Lucas, il cuore pulsante di Star Wars.
Le scene finali poi.......
La resistenza è distrutta, sono a pezzi e si apprestano a fondare una nuova ribellione. Il sorriso di Leia quando Rey le chiede "come faremo" ha una potenza devastante.
Il quadro che si allarga a di tutti loro distrutti ed avviliti all'interno del falcon fa da contraltare agli istanti successivi.
Il bambino sensibile alla forza tiene con orgoglio l'anello della ribellione e sogna di essere Luke, il maestro Jedi si è sacrificato e il suo mito aleggerà in eterno nella galassia dando una nuova speranza alle generazioni future.
Il gesto della scopa sta a significare che la forza c'è e ci sarà sempre, come ha detto Luke! Improvisamente in mezzo a tanta desolazione ecco la fenice che inizia a rinascere dalle proprie ceneri.
Se il film fosse un'iconografia della nostra arte classica simboleggerebbe la personificazione della speranza.
Battaglie spaziali semplicemente sontuose, bellissime le volpi di cristallo.
Film maestoso, potente ed epico, voto 9.
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mirial
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domenica 4 febbraio 2018
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quando fisica e coerenza narrativa diventano opinabili
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Il vuoto questo sconosciuto. Se per motivi visivi possiamo passare sopra al fatto che ci siano esplosioni nello spazio, non dovremmo farlo (o almeno no dovrebbero gli sceneggiatori) sulla gravità. Fin dall'inizio vediamo bombe sganciate su astronavi, bombe. Ovviamente dopo di ciò si rende possibile anche un inseguimento che, in barba al fatto che siamo nel vuoto, navi più leggere (???) e con poco carburante (???) cerchino di sfuggire a navi più pesanti (???) con più carburante (???) in barba al fatto che la spinta sia data dai motori e forse ci si dovrebbe chiedere solo chi li ha più potenti. Per lo stesso motivo Leia non muore di embolia esplodendo nel vuoto ma è solo un po' infreddolita quando si trascina all'interno con la Forza.
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Il vuoto questo sconosciuto. Se per motivi visivi possiamo passare sopra al fatto che ci siano esplosioni nello spazio, non dovremmo farlo (o almeno no dovrebbero gli sceneggiatori) sulla gravità. Fin dall'inizio vediamo bombe sganciate su astronavi, bombe. Ovviamente dopo di ciò si rende possibile anche un inseguimento che, in barba al fatto che siamo nel vuoto, navi più leggere (???) e con poco carburante (???) cerchino di sfuggire a navi più pesanti (???) con più carburante (???) in barba al fatto che la spinta sia data dai motori e forse ci si dovrebbe chiedere solo chi li ha più potenti. Per lo stesso motivo Leia non muore di embolia esplodendo nel vuoto ma è solo un po' infreddolita quando si trascina all'interno con la Forza. Consiglio una breve visione di cosa realmente accade nel vuoto e un ripasso di fisica.
Il pianeta impossibile. Forse in pochi lo avranno notato ma il pianeta sconosciuto (non si sa neanche il nome) nei cui pressi avviene l'inseguimento stellare è un pianeta verde ... sconfinatamente verde. Vorrei far fare un giro nella nostra ben più piccola Pangea, chissà che non ci si renda conto di quanto deserto possa esserci così lontani dal mare.
Neanche le fiabe. Tralascio diverse cose ma alcune rendono la visione veramente noiosa e mettono alla prova la resistenza dello spettatore a continuare la visione. Tempistica puntualmente in ritardo per il Primo Ordine che se fa dei "cattivi" degli inetti, di certo rende i Ribelli dei mentecatti a non riuscire ad avere la meglio su di loro, continuamente. Ci si muove con disinvoltura da e per le navi Imperiali che non riescono a controllare né le proprie capsule né tanto meno quelle degli altri ...a portata di vista, figurarsi con una strumentazione che già portavano le navi negli anni '80. Lo spirito di Yoda riesce a scagliare fulmini? Il training di Rey non è necessario, lei sa (e può) già tutto? Ma poi chi è Snoke? Infine, se fosse bastato un salto nell'iperspazio per tagliare a metà un incrociatore, perché avete sacrificato decine di navi quando bastava farne fuori 1 sola? Ok, mi fermo qui. Davvero, se si pensava che il precedente capitolo fosse brutto, questo è osceno.
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