Titolo originale | Land |
Anno | 2018 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia, Messico, Francia, Paesi Bassi |
Durata | 111 minuti |
Regia di | Babak Jalali |
Attori | Rod Rondeaux, James Coleman (II), Michele Melega, Florence C.M. Klein, Wilma Pelly Georgina Lightning, Antonia Steinberg, Andrew J Katers, Griffin Burns, Mark Mahoney, Thomas R. Baker, Barnet Rogers, Loren Anthony, Michael Arturo, Carolina Cavalli, Raymond Joseph Garcia, Stephanie Harpe, Ryan McClurkin, Jake Miller, Glen Talley, Tommy Wolfe. |
Uscita | giovedì 21 febbraio 2019 |
Tag | Da vedere 2018 |
Distribuzione | Asmara Films |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,33 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 25 febbraio 2019
Le vicende dei Denetclaw, una famiglia di nativi americani del Nuovo Messico, attraverso le quali si racconta un'America attuale ma nascosta. In Italia al Box Office Land ha incassato 7,8 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Nella riserva indiana di Prairie Wolf vive la famiglia degli Denetclaw, appartenente alla tribù dei Lakota Sioux. Li raggiunge la notizia della morte di Floyd, il figlio minore, morto in combattimento in Afghanistan e inizia l'attesa del corpo del ragazzo che deve essere riportato a Prairie Wolf per la sepoltura. Wesley, il più giovane dei figli ancora vivi, è un alcolizzato. La morte del fratello sembra non aver nulla a che fare con lui, l'unico scopo delle sue giornate è procurarsi della birra. Quando tra le due comunità, i nativi e i bianchi, si raggiunge un livello di massima tensione, scoppia una violenza da cui Wesley è direttamente colpito. Raymond, il fratello maggiore, è un ex-alcolizzato con una moglie e due figli. Nonostante senta una forte responsabilità verso l'intera famiglia, sembra troppo avvilito e chiuso in se stesso per fare qualcosa al riguardo.
Correva l'anno 1968 quando usciva un 45 giri di Don Fardon con una cover di una canzone del 1959 che raggiungeva la hit parade: "Indian Reservation". I suoi primi versi dicevano: "They took the whole Indian nation/Locked us on this reservation. / Took away our native tongue. / And taught their English to our young" ("Si sono presi l'intera nazione Indiana e ci hanno rinchiusi in questa riserva. / Ci hanno portato via la nostra lingua nativa / e hanno insegnato l'inglese ai nostri giovani").
Sembra di sentire risuonare le parole di Don Fardon mentre si assiste al dolorante e doloroso sviluppo di una storia che é densa di tempi morti e di lentezze che non sono però esibizione di cinefilia autoreferenziale. Le lancette dell'orologio si muovono in modo diverso quando lo scorrere delle ore é scandito dal numero di lattine di birra consumate in una terra di nessuno, desolata come quella evocata da Thomas Stearns Eliot. Lo sapevamo già dai western d'epoca che di pellerossa ne uccideva tanto il whisky quanto il Winchester ma vedere questa strategia ancora in atto nel secondo millennio non solo intristisce ma indigna.
Jalali si premura di ricordarci che finché sono in giovane età e quindi non ancora devastati dall'alcol, i discendenti dei Sioux vengono considerati 'americani' da mandare a morire lontano dalla loro land. Salvo farli ritornare in una bara cercando poi di abbassare l'entità dell'indennizzo dovuto.
In proposito é interessante osservare come la sceneggiatura non sia manichea. L'ufficiale che deve comunicare la quasi certa riduzione dell'emolumento a causa dell'incertezza sulle cause della morte di Floyd, si mostra decisamente imbarazzato e partecipe della situazione in cui versano i suoi familiari. Non provano lo stesso sentimento gli yankee che non risparmiano Wesley. Emerge però progressivamente Raymond che ha vissuto il calvario dell'alcolismo, ne è uscito a prezzo di grandi sforzi e ora sembra osservare tutto senza essere coinvolto più da nulla. Ma dietro il suo sguardo e davanti ad una bara qualcosa sta cambiando ed evolverà in una forma che finirà con il restituirgli il senso della parola dignità.
LAND disponibile in DVD o BluRay |
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BLU-RAY |
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€12,99 | – | |||
€12,99 | – |
La storia di Land è fatta di corpi inespressi che hanno negli occhi ancora qualcosa di antico e tribale, ed è ambientata sul confine di una riserva indiana. Si potrebbe definire un western essenziale sulla storica mancata integrazione, che, eliminata la fierezza del guerriero, l'onore e il rispetto per il nemico, l'attitudine agli spazi aperti, l'indomito coraggio, li ha ridotti ad un appendice della [...] Vai alla recensione »
Riserva indiana di Prairie Wolf. Il figlio di una famiglia di Sioux è morto in Afghanistan suo fratello è alcolizzato il terzo fratello, il maggiore, invece ne è venuto fuori e ha messo su famiglia, ma è chiuso in sé come il resto della famiglia. Diffidenti e depressi, circondati dall' ostilità dei bianchi, i nativi americani del film portano con sé le tracce di una malinconica e tragica epopea, [...] Vai alla recensione »
Land come terra, quella brulla della riserva Prairie Wolf, dove vivono i nativi americani Denetclaw e dove il figlio maggiore Wesley si trascina, poco oltre confine, per sbronzarsi mentre il sole è ancora alto. Land come nazione: «indian country» dice il cartello, ma stelle e strisce campeggiano sul drappo che copre la bara di Floyd Denetclaw, caduto in Afghanistan.