lupone
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martedì 3 gennaio 2023
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ma per favore!
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Non ce n'è una giusta!
Non pretendiamo una completa caratterizzazione del personaggio, ma di uno che sta per vent'anni in uno studio legale di Milano, del quale diventa socio partner, ci vien fatto vedere solo solo che fa il simpa e non ha scrupoli? Mah ...
Il grande avvocato sceglie come collaboratore un furbetto di poco valore (sa perfettamente che quella brava è la moglie), che si comporta da scemo, lo propone a uno studio ancor più grande, poi lo scarica, poi lo rivuole così fermamente da minacciarlo se non accetta?
La moglie le sopporta tutte, e alla fine lo accoglie con un sorriso come se niente fosse, chiedendogli scusa per non aver abortito? Ah, è una donna intelligente e forte, mica una sciacquetta qualsiasi, un avvocato preparato e tostissimo.
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Non ce n'è una giusta!
Non pretendiamo una completa caratterizzazione del personaggio, ma di uno che sta per vent'anni in uno studio legale di Milano, del quale diventa socio partner, ci vien fatto vedere solo solo che fa il simpa e non ha scrupoli? Mah ...
Il grande avvocato sceglie come collaboratore un furbetto di poco valore (sa perfettamente che quella brava è la moglie), che si comporta da scemo, lo propone a uno studio ancor più grande, poi lo scarica, poi lo rivuole così fermamente da minacciarlo se non accetta?
La moglie le sopporta tutte, e alla fine lo accoglie con un sorriso come se niente fosse, chiedendogli scusa per non aver abortito? Ah, è una donna intelligente e forte, mica una sciacquetta qualsiasi, un avvocato preparato e tostissimo.
La scena della suora non è nemmeno ridicola o demenziale, è solo di cattivo gusto.
Idem il sarto nano.
Ben costruita è la scena dell'incidente: sono in albergo assieme, su prenotazione fatta da lui, escono assieme, dopo l'incidente lui esce dall'auto senza verificare se lei è viva o morta, se ne va a piedi su per la campagna, e nessuno lo cerca: Agatha Christie sta vomitando nella tomba.
Direi che può bastare, ma lo scemo sono io, che l'ho guardato fino alle fine, otto ani dopo l'uscita, fidandomi del livello degli attori e delle critiche degli esperti. E ho pure pagato tre euro e novantanove!
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lupone
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martedì 3 gennaio 2023
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ma per favore!
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Non ce n'è una giusta!
Non pretendiamo una completa caratterizzazione del personaggio, ma di uno che sta per vent'anni in uno studio legale di Milano, del quale diventa socio partner, ci vien fatto vedere solo solo che fa il simpa e non ha scrupoli? Mah ...
Il grande avvocato sceglie come collaboratore un furbetto di poco valore (sa perfettamente che quella brava è la moglie), che si comporta da scemo, lo propone a uno studio ancor più grande, poi lo scarica, poi lo rivuole così fermamente da minacciarlo se non accetta?
La moglie le sopporta tutte, e alla fine lo accoglie con un sorriso come se niente fosse, chiedendogli scusa per non aver abortito? Ah, è una donna intelligente e forte, mica una sciacquetta qualsiasi, un avvocato preparato e tostissimo.
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Non pretendiamo una completa caratterizzazione del personaggio, ma di uno che sta per vent'anni in uno studio legale di Milano, del quale diventa socio partner, ci vien fatto vedere solo solo che fa il simpa e non ha scrupoli? Mah ...
Il grande avvocato sceglie come collaboratore un furbetto di poco valore (sa perfettamente che quella brava è la moglie), che si comporta da scemo, lo propone a uno studio ancor più grande, poi lo scarica, poi lo rivuole così fermamente da minacciarlo se non accetta?
La moglie le sopporta tutte, e alla fine lo accoglie con un sorriso come se niente fosse, chiedendogli scusa per non aver abortito? Ah, è una donna intelligente e forte, mica una sciacquetta qualsiasi, un avvocato preparato e tostissimo.
La scena della suora non è nemmeno ridicola o demenziale, è solo di cattivo gusto.
Idem il sarto nano.
Ben costruita è la scena dell'incidente: sono in albergo assieme, su prenotazione fatta da lui, escono assieme, dopo l'incidente lui esce dall'auto senza verificare se lei è viva o morta, se ne va a piedi su per la campagna, e nessuno lo cerca: Agatha Christie sta vomitando nella tomba.
Direi che può bastare, ma lo scemo sono io, che l'ho guardato fino alle fine, otto ani dopo l'uscita, fidandomi del livello degli attori e delle critiche degli esperti. E ho pure pagato tre euro e novantanove!
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ilaria venuti
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giovedì 14 gennaio 2021
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bisio sorprende e incanta come moderno faust
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"Finalmente vedo la gente che non si arrende, la gente che guarda al futuro, la gente che sta bene". Con queste parole Umberto Durloni, affermato avvocato e socio di un importante studio legale, descrive l'élite dell'economia milanese ad una festa. A questa esclusiva cerchia Umberto sente di appartenere a pieno titolo e per puro merito, e nessuna remora lo tange nemmeno quando, in una delle scene iniziali del film, lo vediamo licenziare un fidato dipendente, proprio nel giorno del suo compleanno. Quasi in risposta ad una legge di contrappasso, poco dopo subisce egli stesso gli spietati meccanismi dell'ingranaggio che incensa e viene messo alla porta. La sua foggia da "self made man" gli impedisce però di piangersi addosso: eccolo allora cercare con ogni espediente di entrare nelle grazie di Azzesi, principe del Foro italiano, imporre a sua moglie un aborto, in virtù dell'implementazione dei risultati e ignorare ogni richiesta di attenzione dagli altri due figli.
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"Finalmente vedo la gente che non si arrende, la gente che guarda al futuro, la gente che sta bene". Con queste parole Umberto Durloni, affermato avvocato e socio di un importante studio legale, descrive l'élite dell'economia milanese ad una festa. A questa esclusiva cerchia Umberto sente di appartenere a pieno titolo e per puro merito, e nessuna remora lo tange nemmeno quando, in una delle scene iniziali del film, lo vediamo licenziare un fidato dipendente, proprio nel giorno del suo compleanno. Quasi in risposta ad una legge di contrappasso, poco dopo subisce egli stesso gli spietati meccanismi dell'ingranaggio che incensa e viene messo alla porta. La sua foggia da "self made man" gli impedisce però di piangersi addosso: eccolo allora cercare con ogni espediente di entrare nelle grazie di Azzesi, principe del Foro italiano, imporre a sua moglie un aborto, in virtù dell'implementazione dei risultati e ignorare ogni richiesta di attenzione dagli altri due figli. Nella sua impacciata corsa al successo (già precluso alla moglie, un tempo brillante avvocatessa e ora casalinga) si dispiegano allo spettatore nevrosi e contraddizioni della "gente che sta bene", in un susseguirsi di scene cui non manca certo l'ironia, ma di quella che lascia l'amaro in bocca. Su tutto prevale infatti la sensazione di incomunicabilità tra i personaggi, totalmente implosi nella propria lotta per l'auto-realizzazione, si tratti essa di sentirsi almeno un po' amati, come caso di Morgana, o della conclusione di un affare importante, come per Azzesi. Solo dopo aver toccato il fondo con una scelta ignobile, Umberto si troverà faccia a faccia con se stesso e con ciò che è diventato.
Un film profondo che fa riflettere, una tragicommedia dal profumo noir nel quale spicca l'eclettica performance di Bisio, che interpreta un odierno Faust con disarmante autenticità.
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jonnylogan
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martedì 30 giugno 2020
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la gente sta bene ?
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Umberto Dorloni, avvocato Milanese di successo e con una vita professionale piena di soddisfazioni, ha anche una bella famiglia composta dalla moglie Carla e dai due figli Giacomo e Martina. Quando però anche su di lui s’avventa la crisi l’occasione per evitarla è affidarsi a Patrizio Azzesi, il più famoso avvocato d’Italia che gli chiederà di collaborare con il suo studio.
Federico Baccomo, avvocato Milanese proprio come Umberto Dorloni, alias Claudio Bisio, dona modificandolo a uso e consumo della settima arte, il suo secondo romanzo e permettendo al regista Napoletano Francesco Patierno di tramutarlo nella sua quarta pellicola piena di colpi di scena e pathos, nel corso della quale il protagonista diventa prima carnefice e in seguito vittima degli eventi che lo colpiranno.
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Umberto Dorloni, avvocato Milanese di successo e con una vita professionale piena di soddisfazioni, ha anche una bella famiglia composta dalla moglie Carla e dai due figli Giacomo e Martina. Quando però anche su di lui s’avventa la crisi l’occasione per evitarla è affidarsi a Patrizio Azzesi, il più famoso avvocato d’Italia che gli chiederà di collaborare con il suo studio.
Federico Baccomo, avvocato Milanese proprio come Umberto Dorloni, alias Claudio Bisio, dona modificandolo a uso e consumo della settima arte, il suo secondo romanzo e permettendo al regista Napoletano Francesco Patierno di tramutarlo nella sua quarta pellicola piena di colpi di scena e pathos, nel corso della quale il protagonista diventa prima carnefice e in seguito vittima degli eventi che lo colpiranno. Bisio riesce a catturare le due anime del film in perenne bilico, fra commedia e dramma, alternando battute e uscite infelici e incarnando sia l’anima della classe legale, ma anche quella dei liberi professionisti, veri avventurieri dei nostri giorni in grado di muoversi dalla sconfitta alla vittoria nell’arco di una sola giornata. A fargli da alter ego Diego Abatantuono nel ruolo di un collega famoso e altrettanto gradasso che in Umberto vede un possibile socio ed erede. La trama si dipana quindi su due livelli narrativi che entro la fine diverranno ben quattro. Le vite private e professionali di Umberto, con una famiglia trascurata e le certezze di benessere che diventeranno via via sempre più evanescenti. E dall’altro lato il suo essere sprezzante che si modificherà con il trascorrere della narrazione. Entro la fine ogni tassello si posizionerà senza sbavature esattamente dov’è più opportuno che fosse permettendo a Federico Baccomo di ripresentarsi sul grande schermo, a due anni di distanza dal precedente Studio Illegale, in uno stile ancor più impeccabile.
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enzo70
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sabato 21 marzo 2020
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l'idea non è male, ma non è nè carne nè pesce
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Non è un film divertente, anzi. Bisio interpreta Umberto Dorloni, un avvocato d’affari alla spregiudicata ricerca del successo; e Abatantuono, Patrizio Azzesi, uno spregiudicato avvocato d’affari di successo che ad un certo punto diventa l’ultima ancora di salvataggio per Dorloni. In mezzo la solita, incantevole, Margherita Buy. Da un lato la spietata Milano di oggi, del salvataggio individuale dalla crisi collettiva, della legge darwiniana della sopravvivenza; dall’altro i valori tipici della cultura italiana incarnati dalla scelta della moglie di Dorloni di abbandonare una carriera legale di successo per dedicarsi ai figli e una parola semplice “scusa” detta al termine del film da Bisio ad un giovane legale che ha contribuito a far licenziare e che si ritrova a fare il cameriere in un ristorante.
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Non è un film divertente, anzi. Bisio interpreta Umberto Dorloni, un avvocato d’affari alla spregiudicata ricerca del successo; e Abatantuono, Patrizio Azzesi, uno spregiudicato avvocato d’affari di successo che ad un certo punto diventa l’ultima ancora di salvataggio per Dorloni. In mezzo la solita, incantevole, Margherita Buy. Da un lato la spietata Milano di oggi, del salvataggio individuale dalla crisi collettiva, della legge darwiniana della sopravvivenza; dall’altro i valori tipici della cultura italiana incarnati dalla scelta della moglie di Dorloni di abbandonare una carriera legale di successo per dedicarsi ai figli e una parola semplice “scusa” detta al termine del film da Bisio ad un giovane legale che ha contribuito a far licenziare e che si ritrova a fare il cameriere in un ristorante. Un film che forse ha ambizioni eccessive rispetto al risultato raggiunto.
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emanuele 1968
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sabato 21 marzo 2020
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bellino con covid 19
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Visto ieri su RAI3 , oggi sono 25 giorni che le sale cinematografiche grazie al covid19 sono chiuse !
e mi sa visto l'andazzo rimarranno chiuse ancora x un bel po!
speravo che tiene in mano i palinsesti televisivi si spendesse un po di piu !
Ma poi
visto questo evento eccezionale
il rosario del papa andato in onda il 19 marzo alle 21 potevano trasmetterlo benissimo su rai 3 , io tv sat2000 non la vedo.
MA BISOGNA PROPRIO DIRLE QUESTE COSE ? che delusione che dulusione che delusione
Il senso del film quale era?
se non svolgi tu questo lavoro tanto lo svolge un altro?
Personalmente meglio girare con una panda che girare con auto guadagnate con la distruzione di altrui
che poi alla fine lei prende il posto di lui
quindi?
mah.
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Visto ieri su RAI3 , oggi sono 25 giorni che le sale cinematografiche grazie al covid19 sono chiuse !
e mi sa visto l'andazzo rimarranno chiuse ancora x un bel po!
speravo che tiene in mano i palinsesti televisivi si spendesse un po di piu !
Ma poi
visto questo evento eccezionale
il rosario del papa andato in onda il 19 marzo alle 21 potevano trasmetterlo benissimo su rai 3 , io tv sat2000 non la vedo.
MA BISOGNA PROPRIO DIRLE QUESTE COSE ? che delusione che dulusione che delusione
Il senso del film quale era?
se non svolgi tu questo lavoro tanto lo svolge un altro?
Personalmente meglio girare con una panda che girare con auto guadagnate con la distruzione di altrui
che poi alla fine lei prende il posto di lui
quindi?
mah.....
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rob8
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sabato 4 agosto 2018
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un film che cede in vista della conclusione
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«Ti piace il nuovo uomo italiano?» chiede sul finire del film l’avvocato senza scrupoli (un appropriato Diego Abantantuono) al candidato partner del suo studio prestigioso (un ottimo Claudio Bisio). È la domanda (retorica) che il regista pone al pubblico, dopo aver mostrato - con l’acutezza che fu propria della migliore tradizione della commedia italiana - i vizi di una società che solo all’apparenza sta bene.
Una dark comedy ben centrata ed ottimamente orchestrata narrativamente, ma che purtroppo cede proprio in vista della conclusione ad un lieto fine incoerente e poco credibile.
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pelidinoia
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mercoledì 9 maggio 2018
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bisius
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ma regista attori produttori ministero, hanno mai visto un avvocato d'affari??? no perchè se si ci dicano cosa centra con il buffonesco 'Bisius de Zelig'!!!
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pelidinoia
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mercoledì 9 maggio 2018
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che c'azzecca?
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Gli attori italiani sono mediocri quasi sempre, e qui Bisio e Abantantuono dimostrano di aver terminato le cartucce. Molto sotto a Il Capitale umano.
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