iuras
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lunedì 22 settembre 2014
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occasione perduta
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Insieme "siamo invincibili",.."possiamo farcela",tale convincimento e il primo amore adolescenziale di Davide verso il padre nascono quando quest'ultimo gli fa saltare un ostacolo ritenuto insormontabile ma muoiono però quando lo stesso tradisce la famiglia e lui, rifugiandosi in un isolamento totale impegnato a cercare di creare un opera d'arte che lo realizzasse e gli procurasse riconoscimento e notorietà.Quando il padre improvvisamente muore ,Davide viene colto da un acuto rimorso e senso di colpa che lo inducono a cercare di conoscere chi fosse stato suo padre e quale la sua vita, sollecitato indirettamente da una rappresentante di una casa editrice che gli rivela come il padre fosse impegnato nella scrittura di un libro che realizzasse appuntoil suo sogno.
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Insieme "siamo invincibili",.."possiamo farcela",tale convincimento e il primo amore adolescenziale di Davide verso il padre nascono quando quest'ultimo gli fa saltare un ostacolo ritenuto insormontabile ma muoiono però quando lo stesso tradisce la famiglia e lui, rifugiandosi in un isolamento totale impegnato a cercare di creare un opera d'arte che lo realizzasse e gli procurasse riconoscimento e notorietà.Quando il padre improvvisamente muore ,Davide viene colto da un acuto rimorso e senso di colpa che lo inducono a cercare di conoscere chi fosse stato suo padre e quale la sua vita, sollecitato indirettamente da una rappresentante di una casa editrice che gli rivela come il padre fosse impegnato nella scrittura di un libro che realizzasse appuntoil suo sogno.Rivivendo "insieme possiamo farcela,Davide fa ricorso a tutte le sue energie sostenute da un largo uso di psicofarmaci per riordinare tutti gli scritti dispersi e rintracciati nel computer del padre,arrivare alla composizione del "libro" e vedere il realizzarsi,seppur a posteriori,del sogno paterno, cosa che in realtà poi avviene con la sua pubblicazione.Davide ha allora un crollo emotivo e distrutto dagli psicofarmaci finisce in una clinica di malati mentali.Che finisca lì per sempre o che ne esca risanato non ha alcuna importanza nel contesto del film ;peraltro una conclusione a lieto fine sarebbe stata troppo banale.Malgrado la materia (rapporti relazionale familiari ,incomunicabilità,rotture ecc.) sia interessante e di attualità,il film è lento,piatto quasi una cronaca senza momenti di approfondimento e vero coinvolgimento ed emozione dello spettatore .Un film comunque da vedere,peccato che per Avati sia una occasione persa
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mario1966
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lunedì 22 settembre 2014
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informazioni
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Vi chiedo di fornirmi se possibile la marca degli occhiali polarizzati di sharon stone nel film Un ragazzo D'oro
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khiko
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lunedì 22 settembre 2014
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delusione...
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Mi dispiace ma non mi è piaciuto per nulla, non mi sono piaciuti gli attori, nè la trama abbastanza banale e si capisce troppo velocemnte come finirà, inoltre eccessivamente lento!
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opidum
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lunedì 22 settembre 2014
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sto con amos
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guardatevelo in tv fra sei mesi ma spendere 8 euro non ve lo consiglio
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opidum
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lunedì 22 settembre 2014
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un petardo bagnato . film per la tv.
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io gli dò voto 5 .
la mia ragazza gli dà voto 6.
il film ha il taglio di una serie televisiva di prima serata e infatti è prodotto dalla Rai .
evitate di andare al cinema e vedetevelo in prima serata fra 6 mesi.
la tanto strombazzata polemica con Sharon Stone è veramente costruita ad arte per far parlare di sè.
si vede la Stone per 5 minuti di film e per girare la sua parte Sharon avrà utilizzato un week end.
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lucinda
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lunedì 22 settembre 2014
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il ragazzo d'oro forse è solo di latta!
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La pazzia,il disagio esistenziale,il conflitto col padre, tutte cose che non vanno solo enunciate, ma ricavate dal profondo,raccontate con commozione e poesia ,che invece sono le due grandi assenti dal film di Pupi Avati. Se non ci fossero le grandi interpretazioni di Scamarcio e di Giovanna Ralli, nessuno riuscirebbe a seguire la trama dopo i primi dieci minuti. Mi dispiace per Avati, che ho amato moltissimo fino a tre,quattro anni fa,ma ora sta lasciando che le pulsioni ed i drammi personali prevalgano sulla riflessione critica e stilistica necessaria in ogni film di buon livello: quand'è così,meglio fermarsi.
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melania
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domenica 21 settembre 2014
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è un buon film
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A me il film è piaciuto,l'ho trovato interessante,intimistico e profondo.Scamarcio bravissimo.Il film è un po' lento e crepuscolare,ma è inevitabile,considerando la trama un po' freudiana.è un film empatico,e mi ha dato emozioni.
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s.m.frassà
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sabato 20 settembre 2014
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bell'inizio, pessimo cast e doppiaggio
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Il film ha tutte le premesse per esser un buon film: un regista al suo 39° film, nomi importanti-hollywoodiani, tema rapporto padre-figlio sempre attuale. Peccato dopo i primi 25 minuti si perda a livello di trama. Peggiora la situazione una pessima recitazione, soprattutto di Capotondi e Sharon Stone, doppiata in modo imbarazzante (Jane Alexander).
Il film finisce per non dire nulla, per non sapere di nulla.
Peccato.
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uppercut
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sabato 20 settembre 2014
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solo noi
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Veramente solo noi italiani riusciamo a mettere insieme un regista d'oro, delle interpreti d'oro, un ragazzo d'oro e fare un film di ben altra materia. Perché? Il dibattito è aperto.
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no_data
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sabato 20 settembre 2014
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bello ma superficiale
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Nell'insieme il film mi è piaciuto l'argomento è interessante anche se non nuovissimo soprattutto per Pupi Avati, gli attori sono bravi, recitano bene, il chè non è sempre scontato, e anche l'ambientazione mi pare azzeccata. Ma..sono d'accordo con alcune delle critiche che sono state rivolte al film. L'argomento è affrontato in maniera superficiale e poco intimista. Scamarcio è sicuramente il migliore e affronta bene il suo ruolo. La Capotondi rimane nell'ombra non mi pare essenziale il suo personaggio e lo poteva sicuramente fare meglio. La bellissima Sharon Stone sembra messa li come in una fiction per attirare spettatori, come il 'cammeo' della Valeria Marini(?), invece la Stone riveste un ruolo importante e come tale poteva essere sviluppato meglio entrando più nel film.
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Nell'insieme il film mi è piaciuto l'argomento è interessante anche se non nuovissimo soprattutto per Pupi Avati, gli attori sono bravi, recitano bene, il chè non è sempre scontato, e anche l'ambientazione mi pare azzeccata. Ma..sono d'accordo con alcune delle critiche che sono state rivolte al film. L'argomento è affrontato in maniera superficiale e poco intimista. Scamarcio è sicuramente il migliore e affronta bene il suo ruolo. La Capotondi rimane nell'ombra non mi pare essenziale il suo personaggio e lo poteva sicuramente fare meglio. La bellissima Sharon Stone sembra messa li come in una fiction per attirare spettatori, come il 'cammeo' della Valeria Marini(?), invece la Stone riveste un ruolo importante e come tale poteva essere sviluppato meglio entrando più nel film. Alla fine gli attori sono bravi, come la Ralli, ma non sono amalgamati non si 'parlano'. La scena più bella è sicuramente quella del manicomio. Quella da dimenticare la proiezione del film finito dall'amico del padre visionato in anteprima.
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