Anno | 2013 |
Genere | Documentario |
Produzione | Italia |
Durata | 75 minuti |
Regia di | Giovanni Mazzitelli |
Attori | Francesco Alberoni, Franco Di Mare, Sergio Luciano, Tiziana Marrone, Salvatore Mignano . |
Uscita | giovedì 20 febbraio 2014 |
MYmonetro | 2,84 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 25 novembre 2019
Raccontando la crisi e i suicidi legati a situazioni di sofferenza economica, il regista tenta di offrire un punto di vista innovativo sugli aspetti più intimi della figura imprenditoriale e su una generazione di giovani rassegnata al peggio.
CONSIGLIATO SÌ
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Un piccolo imprenditore del napoletano, Salvatore Mignano, fatica a mantenere in vita la propria attività, stretto fra le inadempienze dei creditori, la riduzione dei clienti e l'intransigenza delle banche. Della crisi attuale Mignano riflette tutti gli aspetti, mostrandoci l'economia italiana al livello base di un uomo che si è fatto da sé e che non ha altra cultura che quella del lavoro.
Giovanni Mazzitelli, regista trentenne già sceneggiatore di Vitriol e collaboratore alla produzione di La-bàs - Educazione criminale, segue il suo protagonista restandogli incollato addosso con la cinepresa, e cogliendo ogni suo momento di panico e ogni suo progressivo disincanto. Per ampliare lo sguardo dal particolare all'universale, Mazzitelli fa parlare anche alcuni commentatori che della crisi si sono occupati, volenti o nolenti: il sociologo Francesco Alberoni, il giornalista Franco Di Mare, l'economista Sergio Luciano, e Tiziana Marrone, vedova dell'artigiano Giuseppe Campaniello, che si è dato fuoco nel 2012 per protesta davanti all'Agenzia delle Entrate di Bologna.
Ognuno porta con sé la sua tessera del mosaico: dalla visione a volo d'uccello (e per questo qualche volta irritante) di Alberoni all'analisi numerica di Luciano, dalla capacità di Di Mare di collegare fatti e informazioni all'immediatezza emotiva della testimonianza della Marrone, che riporta la crisi alle sue estreme, drammatiche conseguenze. A poco a poco diventa evidente come ciascuno degli aspetti esaminati a livello ideologico abbia una ricaduta assai concreta sua vita quotidiana dei cittadini: il piccolo imprenditore, "nerbo" dell'economia italiana, ma anche gli operai che entrano ed escono dalla cassa integrazione, o i dipendenti che devono inventarsi rateazioni infinite con il Fisco e i creditori. In mezzo, c'è il tessuto molle dei commercialisti e degli avvocati che nella crisi, invece, prosperano semplicemente perché i conflitti aumentano e gli escamotage per sfuggire alle chiusure aziendali si moltiplicano.
L'unica critica che si può muovere a un giovane regista che, su sollecitazione del produttore (lo stesso Mignano), decide di raccontare una delle storie più importanti della nostra contemporaneità, e lo fa a misura d'uomo, è quella di aver utilizzato una forma filmica eccessivamente artigianale, con numerose ingenuità nella scelta delle inquadrature, nel montaggio poco dinamico, nella narrazione poco pronta a cogliere il momento cinematograficamente incisivo dell'Odissea di Mignano. Il risultato è un documentario corretto e utile ma privo di sprazzi e di intuizioni filmiche, che rischia di restituire allo spettatore l'immagine della quotidianità senza rappresentare efficacemente la dimensione drammaturgica di una storia che, invece, contiene in sé tutti gli elementi della tragedia.
La prima sensazione percepita al termine di questo docufilm è speranza. Solving è un titolo suggestivo, un titolo che intende infondere quella giusta potenza emozionale che si sostanzia in un'alternanza di scene filmiche ed interviste. Un tessuto narrativo solido che racconta la storia del coraggioso imprenditore campano, Salvatore Mignano, operante nel settore degli accumulatori [...] Vai alla recensione »
Cinque stelle per un film che, finalmente, non propone chiacchere ma fatti, quelli veri di un imprenditore in crisi, di operai da lincenziare e di infiniti problemi da arginare. Perchè è davvero questa la CRISI, quella con cui ci si scontra tutti i giorni e che si abbatte su lavoratori, datori di lavoro con tutta la sua amarezza e durezza.
Coraggioso, riuscitissimo documentario di un giovane regista, che racconta la nostra interminabile crisi economica attraverso gli occhi di un maturo imprenditore napoletano, Salvatore Mignano, che interpreta (benissimo) se stesso. Il tono è lieve, nonostante il tema trattato, e l'umorismo fa capolino tra disperazione e speranza. Davvero toccante il ricordo della vedova di un impresario suicida.
Grazie a «Solving», film-documentario che affronta la crisi della piccola imprenditoria da prospettive diverse ma alla fine convergenti, si può fare l'interessante conoscenza del vulcanico self-made man napoletano Mignano che l'ha prodotto e interpretato per pura passione. Il giovane e dotato regista porticese Mazzitelli riesce, in effetti, a infondere un'autonoma vita cinematografica all'idea dell'industri [...] Vai alla recensione »