Il cavaliere oscuro - Il ritorno

Talmente scarso da non sembrare neanche un film di Nolan. Partendo dall'inizio: la scena iniziale è molto bella ma slegata dal resto del film, e viene rovinata dai dialoghi penosi dell'agente della cia ("e qual'è il prossimo passo del tuo piano?"). Il rientro in gioco di batman è scontato e avviene molto rapidamente, senza nessuna suspance, ma in generale l'intera trama è prevedibile in ogni dettaglio. Una regia solitamente impeccabile qui risulta addirittura mediocre: tecnicamente la scena della borsa valori è assurda (con le moto portate dentro la borsa chissà come che saltano sulle barriere), l'inquadratura sul tetto prima di incontrare catwoman nelle fogne che c'entra, qualcuno lo ha notato?

E poi il problema più grave: la sceneggiatura ha troppi buchi, troppe lacune! Ma il carcere da cui scappa batman non è di bane, quelli che lo rimettono in forze e lo aiutano non sono uomini di bane??? E lui torna a Gotham a dorso di cammello dopo essere uscito da quel buco? E i ponti di gotham saltano tutti tranne uno, perchè? e la galleria non è presidiata come il ponte, perchè? E Bruce Wayne quando si fa catturare non viene portato immediatamente da Bane? Perchè?
In generale è l'intera struttura che arranca, con diverse scene slegate tra loro che si trascinano fino ad un finale prevedibile dall'inizio del film, con la corsa contro il tempo per far esplodere la bomba lontano dalla città! Sono lontani i tempi in cui si restava col fiato sospeso per scoprire quale dei due traghetti sarebbe esploso, ma del resto il joker era davvero un'altro pianeta. Bane non è nemmeno lontanamente paragonabile, come cattivo, poco credibile, poco motivato, pochissimo originale, nonostanet le inquadrature tese a renderlo cupo e spaventoso.

In conclusione, è talmente scarso da non sembrare nemmeno girato da Nolan. Sembra proprio che sia stato costretto a girare questo terzo capitolo dalla Warner per via degli incassi mostruosi del secondo, che resta un capolavoro senza eguali.
Da sottolineare la prova immensa di un Michael Caine da Oscar (sue le scene più emozionanti del film, altro che Bane) e, appena un gradino più sotto, la solita grande performance di un Gary Oldman eccezionale.