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Mi guardo intorno spaesato, quando finisce il Film, per vedere se la mia ragazza e io siamo gli unici delusi. No, c'è qualche altra faccia perplessa, insieme ai capannelli di ragazzini entusiasti. "Il cavaliere oscuro - il ritorno" non mi è piaciuto per niente. I personaggi cercano senza successo di affrancarsi con un paio di monologhi forzati dai ruoli un po' rigidi a cui la tradizione USA ci ha abituati; tutti hanno il loro minuto e mezzo in cui raccontano di quanto erano maltrattati da piccoli, o di quando erano poveri, o orfani, e questo dovrebbe bastare a fare di loro delle persone invece che dei "tipi". Si susseguono colpi di scena, prove di forza come fulmini a ciel sereno (la sequenza della fuga dalla prigione...lasciamo stare), conversioni e redenzioni istantanee in una sceneggiatura che abusa dell'elemento artificioso per tenere alta una tensione altrimenti affaticata. Qualcuno aveva inneggiato addirittura ad un cinema """""d'autore""""". Forse no. siamo al solito lucidissimo, confezionatissimo, cinema industriale in altissima definizione.
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