Di nuovo ci troviamo di fronte ad un romanzo storico che propone un punto di vista moderno. Si tratta, come al solito, di una manipolazione della storia e della verità senza nulla offrire alla cultura e al sapere. Abraham Lincoln è un personaggio storico controverso, su cui si sono versati fiume di parole. Grande politico ed oratore ha posto le basi per una stabile "Unione" degli Stati d'America, ma a quale prezzo? Il film ci mostra immagini della guerra di secessione, marcandone da un lato la cruda violenza, ma offrendoci dall'altro immagini di soldati patinati quasi uscissero belli belli da una rievocazione storica. La crudeltà di alcune immagini è fuori contesto, rende l'idea dell'orrore, ma non il momento storico, le emozioni e le paure vissute dai soldati in battaglia, sono immagini sterili e superflue. Il film ci parla anche della famiglia del Presidente, offrendoci un quadro di armoniosa beatitudine seppure guastato dai lutti di famiglia. Non scordiamoci però che siamo nella metà dell'800, che la mortalità infantile era ancora elevatissima e che il concetto di famiglia era più strutturato verso l'umana sopravvivenza e il lavoro che non a baci e abbracci. Che dire poi della schiavitù, strumento utilizzato da Lincoln per raggiungere ben altri più politici obiettivi. Qui si racconta la storia della votazione del tredicesimo emendamento che abolisce la schiavitù negli Stati dell'Unione, ma si parla di ricatti, di falsità, di interessi personali, insomma della peggior politica del mondo attuale, ma non se ne trae una vera ricostruzione storica, il tutto è troppo romanzato per un pubblico da gustose telenovela. Il rapporto di disgusto dei bianchi verso i neri, dello stesso Lincoln anche, non emerge, mentre i neri sono presentati tutti bellissimi e dolcissimi, ma ci vorrà ancora più di un secolo per la loro emancipazione. Lo stesso omicidio del Presidente viene collocato fuori dalla scena storica in cui è avvenuto. Insomma un grande feuilleton per amanti del "romanzo" ma nessun verità e solo un'altra storia che mistifica i fatti realmente accaduti. In un nuovo millennio dove tutto è virtuale e irreale mistificare la storia, a mio avviso, è uno dei peggiori peccati, per questo condanno questo film senza possibilità di appello. Si poteva portare argomenti e discussione ma se ne esce, assonnati, con qualche ridicola battuta e con le frasi del Presidente messe in bocca ad altre persone. Le immagini poi sono volutamente patinate di un giallo paglierino per rendere meglio l'idea del passato e della storia, passando da ambienti piccoli ed angusti a spazi troppo larghi e maestosi solo con l'intento di rendere un effetto, ma le mantelline per il freddo vengono portate negli spazi angusti e forse più caldi che in quelli grandi e sicuramente più gelidi, non parliamo poi degli esterni.
[+] lascia un commento a renato volpone »
[ - ] lascia un commento a renato volpone »
|
goldy
|
sabato 26 gennaio 2013
|
supponenza sterile
|
|
|
|
Scoraggiante come l'accumulo di conoscenza possa condurre a osservazioni così disarmanti per supponenza e incapacità di cogliere l'essenza delle cose.
|
|
[+] lascia un commento a goldy »
[ - ] lascia un commento a goldy »
|
|
d'accordo? |
|
francescosup
|
domenica 27 gennaio 2013
|
a goldy
|
|
|
|
Goldy rileggi la tua risposta che non ha alcun senso se non quello di voler accostare un paio di parole forbite senza alcuna logica. ma cosa significa che "l'accumulo di coscienza conduce a osservazioni così disarmanti per supponenza"? Immagino voglia dire che la troppa convinzione porta ad errare, ma la supponenza è arroganza e nella recensione di renato volpone non c'è niente di arrogante, solo un giudizio soggettivo che sei libero non condividere.
|
|
[+] lascia un commento a francescosup »
[ - ] lascia un commento a francescosup »
|
|
d'accordo? |
|
goldy
|
lunedì 28 gennaio 2013
|
per francescosup
|
|
|
|
La supponenza la individuo nelle osservazioni non pertinenti rispetto a quello che nel film c'è e cioè l'estenuante fatica del fare politica e quello che nel film non c'è (la riscostruzione puntuale di fatti storici) .
|
|
[+] lascia un commento a goldy »
[ - ] lascia un commento a goldy »
|
|
d'accordo? |
|
renato volpone
|
lunedì 28 gennaio 2013
|
intervengo
|
|
|
|
Di solito non intervengo sui commenti perché il parere su di un film è fortemente soggettivo, legato all'emotività, a fattori esterni, al proprio costrutto culturale e può essere non condivisibile, ma in questo caso ritengo utile affermare che se si fa un film storico non si deve lavorare di fantasia, ma attenersi strettamente ai fatti e al contesto storico cui si fa riferimento, sennò a confronto era molto più convincente il film di fantasia che vedeva Lincoln cacciatore di vampiri, ma era dichiaratamente di fantasia. Non commento poi "l'estenuante fatica di fare politica".......
|
|
[+] lascia un commento a renato volpone »
[ - ] lascia un commento a renato volpone »
|
|
d'accordo? |
|
goldy
|
domenica 3 febbraio 2013
|
la storia è interpretazione
|
|
|
|
Hai presente il detto veneto "Xe peggio el tacon del sbrego"?
|
|
[+] lascia un commento a goldy »
[ - ] lascia un commento a goldy »
|
|
d'accordo? |
|
francesco2
|
martedì 5 marzo 2013
|
qualche considerazione
|
|
|
|
1 Nella recensione si parla di "armoniosa beatitudine seppur guastata dai lutti di famiglia, quando tra marito e moglie assistiamo a scene alcune eclatanti, altre più sottili (Quelle del teatro)che non manifestano nulla del genere.2 Il rapporto tra padre e figlio non verrà particolarmente approfondito, ma i contrasti legati alla sua (Potenziale o reale?) scelta di arruolarsi non forniscono neanche un quadro così edulcorato.3 Senza arrampicarsi sugli specchi, ci sono anche accenni (Riscontrabili nelle paure della Field)alla mortalità infantile di cui si parla nella recensione.
|
|
[+] lascia un commento a francesco2 »
[ - ] lascia un commento a francesco2 »
|
|
d'accordo? |
|
|