Che senso ha fare un film autobiografico su Abramo Lincoln se poi l'evento che ha posto fine alla sua vita, in quel teatro, non ci viene nemmeno mostrato? E' come se il Nemico Pubblico basato sulla vita di John Dillinger di pochi anni fa si fosse chiuso con un poliziotto che dava al suo superiore la notizia della morte dell'inafferrabile bandito, senza quella meravigliosa scena che convoglia tutto il suspence ed il pathos del film! Che i finali non siano il forte di Steven Spielberg è risaputo, ma qui veramente sembrava che non sapesse bene come chiudere il quadro ed ha deciso di regalarci un incolore monologo finale per poi far partire i titoli di coda di colpo .... come se di monologhi non ne avessimo avuti abbastanza nel corso di tutto il film! Questa pellicola è l'ennesima dimostrazione che gli americani sono prevenuti e favorevoli nei confronti dei film che vanno ad esaltare in bene la loro cultura (vedi anche Pearl Harbor, Salvate il soldato Ryan, The Hurt Locker, Platoon) e a denigrarne o a non apprezzare fino in fondo altri che criticano il "sogno americano" o non lo esaltano a sufficienza. Pensare, ad esempio, che questo film sia nominato per 12 premi oscar e che il Discorso del re (tornando a parlare di film autobiografici) ne abbia ottenute altrettante vincendone 4 mi fa sorridere. Sulla base di cosa sono state date 12 nominations anche a Lincoln, palesemente inferiore al Discorso del re? Per quale diavolo di motivo, torno a chiedermi, anzichè una scena macabra ma almeno adrenalinica in cui il povero presidente veniva freddato da un pazzo sudista, Spielberg ne ha inserita una in cui si vede un servitore quasi mai inquadrato prima che osserva Lincoln allontanarsi sempre di più, facendoci intuire che sta per morire, ma senza farci vedere il momento culminante? Aveva forse paura di perdere tre o quattro nominations mostrando il corpo agonizzante di un patriota americano? Sembra quasi di guardare un documentario storico più che un film vero e proprio, con tanto di date che ci ricordano a quale punto siamo arrivati. E' un buon film, nonostante tutto. Forse un pò troppo pesante e ripetitivo, a volte anche scontato, ma nonostante tutto è un più che discreto prodotto. Certo, dal dire che è buono al dire che è una pellicola che può soffiare a Django l'oscar per il miglior film ce ne passa di acqua sotto i ponti, soprattutto se fra i due litiganti si inserisce un certo Flight che se è bello come si dice potrebbe generare grosse sorprese, senza dimenticare che anche Argo potrebbe essere un plausibilissimo vincitore! Ho paura che Lincoln del buon Spielberg dopo le bastonate prese ai Golden Globe si dovrà accontentare delle briciole anche alla notte degli Oscar.
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