Lincoln |
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Un film di Steven Spielberg.
Con Daniel Day-Lewis, Sally Field, David Strathairn, Joseph Gordon-Levitt, James Spader.
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Biografico,
Ratings: Kids+13,
durata 150 min.
- USA, India 2012.
- 20th Century Fox Italia
uscita giovedì 24 gennaio 2013.
MYMONETRO
Lincoln
valutazione media:
4,01
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Al freddo e al gelo: Lincolndi thepgm11Feedback: 865 | altri commenti e recensioni di thepgm11 |
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lunedì 18 febbraio 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Cosa si può dire di questo "Lincoln"? Eroe, corruttore, salvatore, delatore? Il ifltro del tempo passato ci restituisce una figura semi-leggendaria, implacabilmente proteso verso la consumazione di un ideale fermo e preciso, oltrechè deciso, che puntualmente giunge con l'aiuto della sua crew, compreso il radicale Stevens, e moglie e figlio, consiglieri privilegiti e più o meno diretti del presidente. Fin qui tutto bene. Dove iniziano i problemi? Iniziano laddove Spielberg ci presente una vicenda in modo freddo e impersonale, che approda alla sua conclusione risaputa e acclamata, che impedisce di affezionarsi pienamente ai personaggi. Lincoln/Day-Lewis è bravo, ma pare essere un ciondolone che smista aneddoti e dirige le operazioni per ottenere i fatidici 20 voti a favore dell'emendamento. Ma cosa emerge del Lincoln politico? Cosa c'è dietro il suo fermo abolizionismo? Da dove nasce? Il film non ce lo spiega. I comprimari, Sally Field in testa, sono costruiti in modo rude e spigoloso, come la storia ci ha suggerito e tramandato, ma anch'essi sono per lo più satelliti che gravitano intorno al sole/Lincoln, e da esso sono ora illuminati, ora lasciati in ombra. Tuttavia, non si comprende come Spielberg avrebbe potuto tirare fuori un film diverso su una tematica simile, se non in questo modo da lezione di storia, dettagliata sì, ma poco fruibile e comprensibile da un pubblico non americano e poco avvezzo alla storia made in USA. Quello che ammalia, però, risiede nei costumi, nel trucco dei protagonisti, nelle scenografia, nei dettagli che restituiscono una porzione di storia e un periodo in modo talmente veridico e lucido da coinvolgere più degli stessi protagonisti, come testimoniano l'apertura e la chiusura nella carneficina della guerra, tra cadaveri, fosse comuni e amputati. Notevole il fatto di averci rispiarmato l'asassinio di Lincoln, sostituito da un annuncio fragoroso a teatro.
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