oriana
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lunedì 30 marzo 2009
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mai aspettarsi troppo da un film...
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A malincuore scrivo questo commento, con la premessa che amo e stimo Clint Eastwood sia nei panni di attore,sia in quelli di regista...ho visto Changelig e la quello che mi aspettavo non c'era,mancava...la commozion,la madre coraggio,la sensazione forte dell'amore per un figlio; Angelina Jolie non ha vinto l'oscar come migliore attrice per questo film...meno male,perchè non c'è nemmeno un lotano paragonepossibile con Kate Winslet che davvero l'ha superata in arte e passione.Dove è finita quella sua capacità di recitare?voglio dire...è stata sterile nella sua interpretazione,povera di patos di dimestichezza con i movimenti,i banali movimenti,che ogni madre dovrebbe avere...è riuscita a dare una virgola di sentimento a me,spettatrice,solo nella scena finale.
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A malincuore scrivo questo commento, con la premessa che amo e stimo Clint Eastwood sia nei panni di attore,sia in quelli di regista...ho visto Changelig e la quello che mi aspettavo non c'era,mancava...la commozion,la madre coraggio,la sensazione forte dell'amore per un figlio; Angelina Jolie non ha vinto l'oscar come migliore attrice per questo film...meno male,perchè non c'è nemmeno un lotano paragonepossibile con Kate Winslet che davvero l'ha superata in arte e passione.Dove è finita quella sua capacità di recitare?voglio dire...è stata sterile nella sua interpretazione,povera di patos di dimestichezza con i movimenti,i banali movimenti,che ogni madre dovrebbe avere...è riuscita a dare una virgola di sentimento a me,spettatrice,solo nella scena finale...
Non sono un'esperta di film,ma mi piacciono,mi appassionpo e devo dire che avendo già visto Clint Eastwood in altri film da attore,in Million Dollar Baby, in Gran Torino...qui nulla.emozioni,scene,colori,atmosfere...niente che fosse alla sua altezza...a fine film mi sono chiesta come sia riuscito a farlo durare così tanto!ho trovato monotonia...molti momenti avrebbero potuto essere più forti,più istintivi,per quanto benissimo io sappia che in quegli anni il rigore predominasse le scene della vita di ogni cittadino.
Mi dispiace dare un giudizio che può sembrare così duro,ma purtroppo questa volta lo straordinario Clint avrebbe potuto fare molto di più...e ricordo che il mio è un commento profano,di chi non si intende di regia,attori,ma ama i film per le sensazioni che ti creano nell'animo.
Le musiche sono di Clint,un artista completo in questo senso e secondo me da ammirare;è riuscito nella sua carriera a superare i mitici western senza perdere nulla del suo fascino,anzi,diventendo sempre migliore perchè dal mondo del cinema ha imparato...la regia,le musiche e ancora una volta grande attore...Gran Torino ha tutto questo e mi rammarica che in Changeling tutte queste sue qualità io non le abbia viste...ho solo intravisto...forse anche per come l'attrice protagonista non si sia fino in fondo immedesimata nel forte e grande ruolo di madre coraggio,di una storia vera,di tempi passati così difficili...
Un 6...nulla di più.
Oriana
p.s. tre stelle per la passione per Clint!
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[+] bella recensione
(di atlante)
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intra
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giovedì 5 gennaio 2012
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l'impotente lotta contro le ingiustizie sociali
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Christine, una giovane madre che vive a Los Angeles nel 1928, ha un figlio, Walter, avuto da un uomo che li ha abbandonati. La donna e' costretta a lavorare per mantenere se stessa e il bambino. Un giorno, tornando a casa dal lavoro, non trova piu' il figlio. Denuncia la scomparsa alla polizia che dopo 5 mesi le riporta un bambino che non e' il suo. Il caso viene archiviato come risolto e Christine viene fatta internare per presunti disturbi mentali.
Un film perfetto nella ricostruzione degli ambienti dell'epoca, splendida la musica, sofisticata la fotografia; la Jolie, brava come non mai e particolarmente bella. Una storia agghiacciante, struggente che racconta anche i fenomeni della corruzione, le denunce senza alcun riscontro investigativo, i soprusi, le prevaricazioni, gli abusi d'autorita' ai danni gravi dei cittadini comuni.
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Christine, una giovane madre che vive a Los Angeles nel 1928, ha un figlio, Walter, avuto da un uomo che li ha abbandonati. La donna e' costretta a lavorare per mantenere se stessa e il bambino. Un giorno, tornando a casa dal lavoro, non trova piu' il figlio. Denuncia la scomparsa alla polizia che dopo 5 mesi le riporta un bambino che non e' il suo. Il caso viene archiviato come risolto e Christine viene fatta internare per presunti disturbi mentali.
Un film perfetto nella ricostruzione degli ambienti dell'epoca, splendida la musica, sofisticata la fotografia; la Jolie, brava come non mai e particolarmente bella. Una storia agghiacciante, struggente che racconta anche i fenomeni della corruzione, le denunce senza alcun riscontro investigativo, i soprusi, le prevaricazioni, gli abusi d'autorita' ai danni gravi dei cittadini comuni. Un' indagine a cittadini al di sopra di ogni sospetto, un terribile serialkiller di piccini.
Christine non si arrendera' neppure all'annuncio della morte del figlio. Continuera' a cercare per smuovere le ricerche in ogni direzione. Il suo caso coinvolgera' e appassionera' l'opinione pubblica di quel tempo e cambiera' la vita di Los Angeles con conseguenti cambiamenti degli incapaci gestori del potere locale. Un film che costringe a riflettere su metodi e sistemi degli organi preposti alla nostra sicurezza.
Anita Intra
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lindab
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lunedì 27 aprile 2009
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un film nella corruzione degli anni '20
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La prima impressione che ho avuto al termine della proiezione è di aver assistito a una storia inventata per via di un inspiegabile sadismo, se si pensa che le vittime della vicenda sono dei fanciulli catturati con uno scopo finale inconcepibile. E’ proprio l’assenza di spiegazione a questa feroce violenza che lascia perplessi, ma poi a mia grande sorpresa, dalla lettura dei titoli di coda, è emerso sia stato ispirato a un fatto realmente accaduto. Personalmente sono dell’idea che scene così forti meno si fa vedere, e più il film ne esce vincente nel suo stile. Quel sangue nelle scene in cui si racconta dei bimbi trucidati e la condanna a morte dell’assassino che durante l’impiccagione, spezzato il collo e in teoria morto sul colpo, agita inspiegabilmente le gambe, sono sembrati a mio avviso non necessari.
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La prima impressione che ho avuto al termine della proiezione è di aver assistito a una storia inventata per via di un inspiegabile sadismo, se si pensa che le vittime della vicenda sono dei fanciulli catturati con uno scopo finale inconcepibile. E’ proprio l’assenza di spiegazione a questa feroce violenza che lascia perplessi, ma poi a mia grande sorpresa, dalla lettura dei titoli di coda, è emerso sia stato ispirato a un fatto realmente accaduto. Personalmente sono dell’idea che scene così forti meno si fa vedere, e più il film ne esce vincente nel suo stile. Quel sangue nelle scene in cui si racconta dei bimbi trucidati e la condanna a morte dell’assassino che durante l’impiccagione, spezzato il collo e in teoria morto sul colpo, agita inspiegabilmente le gambe, sono sembrati a mio avviso non necessari. Apprezzabile il contesto storico, buona l’interpretazione della Jolie, comprensibili ma per i miei gusti eccessive le scene di pianto, tuttavia per questo suo ruolo ho qualche difficoltà a staccarmi dall’immaginario della femme fatale.
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