Saturno contro

Piuttosto vorrei un film che mi lasci qualcosa dentro, oltre al rimpianto per il tempo perso. Giustamente, il regista fa cenno alla sua adolescenza: che pare eterna e mai risolta, in questi irreali grupponi di amici,queste famiglie allargate che non esistono se non nell'universo medio borghese e patinato di Ozpetek. Due battute significative - quando tutti si precipitano nella villa al mare di Davide, lui dice: ma che festa è oggi, che nessuno lavora? (così come durante tutta la malattia di Lorenzo, privilegiati loro!) e quella, poco prima dell'emorragia fatale, di Neval: ma voi, se non siete almeno in dieci, non riuscite a divertirvi?A me sembra, con tutto il rispetto per la storia gay attorno al quale il film gira, solo un patetico gruppo di adulti mai cresciuti che si trovino per la prima volta smarriti a confronto con la realtà, senza poi saperne trarre nessuno stimolo per crescere.Con solo la significativa eccezione di Ambra, la sfigata. Deludente e inutile, davvero.