joker91
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giovedì 29 ottobre 2009
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geniale
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un capolavoro in tutto e per tutto.
Ron howard ci regala un film pieno di emozioni,russel crowe semplicemente resta e rimane un grande,secondo me questa e un interpretazione che non ha nulla da invidiare a quella de il gladiatore.
Jennifer connelly e bravissima.
4 oscar meritati,io lo avrei dato anche a crowe per il 2 anno consecutivo.
Capolavoro
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lalli
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lunedì 7 settembre 2009
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bello
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veramente un bel film con un ottimo Crowe, ho pianto a dirotto, storia bellissima anche se sicuramente romanzata...
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essensteve77
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lunedì 3 agosto 2009
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che dire, capolavoro!
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X cuccussette : SEI GENTILMENTE PREGATO DI NN SVELARE I DETTAGLI DI UN FILM... chi nn l ha visto e legge la tua recensione perde il 99% del senso. detto questo, IL FILM E' UN CAPOLAVORO. nella mia top five personale. Mi stupisco solo di come la critica nn si sia inchinata di fronte a tanta bellezza e bravura.
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ggmymovies
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mercoledì 8 luglio 2009
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la rivincita di crowe
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Il faccione di Russel Crowe rimarrà per sempre legato al personaggio de "Il gladiatore"; su questo siamo tutti d'accordo (credo). Ma questo film di Ron Howard è la risposta a chi credeva che Crowe non fosse in grado di interpretare più riflessivi di quanto non sono il suo gladiatore, il capitano di una nave ecc...Russel Crowe ne esce vincitore in un ruolo che può essere considerato al pari dell'Hoffman in "Rain Man" o del Penn in "Mi chiamo Sam", con il peso di avere l'imponento sguardo di un premio Nobel vivente su di sè.
Se da un lato apprezzo questo "nuovo" Crowe, mi sento un pò intontito dalla "prestazione" del nostro buon vecchio Richie Cunningham, di cui non discuto l'enorme talento dietro la macchina da presa, ma da cui mi aspettavo di vedere un vero e proprio capolavoro, da una storia vera che si prestava molto ad entrare nell'olimpo del cinema.
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Il faccione di Russel Crowe rimarrà per sempre legato al personaggio de "Il gladiatore"; su questo siamo tutti d'accordo (credo). Ma questo film di Ron Howard è la risposta a chi credeva che Crowe non fosse in grado di interpretare più riflessivi di quanto non sono il suo gladiatore, il capitano di una nave ecc...Russel Crowe ne esce vincitore in un ruolo che può essere considerato al pari dell'Hoffman in "Rain Man" o del Penn in "Mi chiamo Sam", con il peso di avere l'imponento sguardo di un premio Nobel vivente su di sè.
Se da un lato apprezzo questo "nuovo" Crowe, mi sento un pò intontito dalla "prestazione" del nostro buon vecchio Richie Cunningham, di cui non discuto l'enorme talento dietro la macchina da presa, ma da cui mi aspettavo di vedere un vero e proprio capolavoro, da una storia vera che si prestava molto ad entrare nell'olimpo del cinema. Invece Howard da, forse, troppo peso al Nash schizzofrenico più che al Nash uomo e genio della matematica (più che dell'economia); infatti il protagonista è ritratto in maniera fantastica all'inizio, con le difficoltà a socializzare, alla fine, nell'accettare le sue "visioni", ma risulta un pò caotica la descrizione della malattia, anche se forse il caos è poprio ciò che era presente nella mente di Nash in quei momenti.
Infine da sottolineare l'intrpretazione della Connelly, di cui rivediamo gli sguardi che l'hanno resa celebre in "C'era una volta in America".
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ciaccià86
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mercoledì 8 luglio 2009
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un film indimeticabile
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"A Bautiful Mind"è un film che ti lascia il segno.
un film dove nulla è scontato poichè là dove si affrontano egregiamente temi come la schizzofrenia,l'amore,l'angoscia e il coraggio di ritornare "in vita",nulla allora,sembrano valere le equazioni e la logica...lasci da parte il mondo delle "verità dimostrate",per poi volgerti verso l'essenza delle cose che si nasconde proprio li'...in un posto senza regole dove paradossalmente regnano le uniche certezze...il cuore che predomina la mente...
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vale '93
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domenica 21 giugno 2009
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l'amore è l'unica ragione di vita
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Russel Crowe è sicuramente uno degli attori che non smetterò mai di amare:riesce ogni volta a immedesimarsi nei personaggi che interpreta,li fa suoi,tanto che ci sembra impossibile credere che sia proprio lo stesso attore che in un film è un valoroso e leale generale romano,in un altro è un cinico e freddo agente di borsa(a good year),in un altro ancora un poliziotto astuto e intelligente(american gangster)e qui un grande genio un pò matto che ha le allucinazioni...La vicenda si apre con il giovane John Nash che "studia" all'università di Princeton,studia tra virgolette,perchè si rifiuta di conformarsi alle regole della scuola e così si presenta alle lezioni molto di rado.E' un individuo solitario e taciturno,a cui non piace molto la gente e che è convinto di non piacere a nessuno;passa molto tempo isolato nella sua stanza,i suoi unici amici?I numeri,la sua grande passione,scritti ovunque sulle vetrate della sua camera,su foglietti,ovunque capiti.
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Russel Crowe è sicuramente uno degli attori che non smetterò mai di amare:riesce ogni volta a immedesimarsi nei personaggi che interpreta,li fa suoi,tanto che ci sembra impossibile credere che sia proprio lo stesso attore che in un film è un valoroso e leale generale romano,in un altro è un cinico e freddo agente di borsa(a good year),in un altro ancora un poliziotto astuto e intelligente(american gangster)e qui un grande genio un pò matto che ha le allucinazioni...La vicenda si apre con il giovane John Nash che "studia" all'università di Princeton,studia tra virgolette,perchè si rifiuta di conformarsi alle regole della scuola e così si presenta alle lezioni molto di rado.E' un individuo solitario e taciturno,a cui non piace molto la gente e che è convinto di non piacere a nessuno;passa molto tempo isolato nella sua stanza,i suoi unici amici?I numeri,la sua grande passione,scritti ovunque sulle vetrate della sua camera,su foglietti,ovunque capiti...Ed è proprio in questo periodo che comincia a manifestarsi la sua indole un pò schizzofrenica:in stanza con lui arriva un giovanotto biondo e esile,che si presenta come suo "compagno di stanza"...Fin qui tutto a posto,i due diventano ottimi amici,il suo nuovo compagno sembra capirlo ed ascoltarlo più di tutti gli altri..Il tempo passa e John,insieme a due compagni dell'università,svolge piccoli incarichi che prevedano la decifrazione di codici,cosa in cui lui è il migliore.Un giorno però fa la conoscenza di un individuo assai insolito,che gli propone un incarico per lo Stato,minacciato da una bomba atomica custodita dai russi;Il suo incarico?Decifrare i codici con cui i russi si mettono in contatto con i loro compagni negli Stati Uniti;Nel frattempo è professore nell'università in cui è stato allievo.Ed è qui che conosce la sua futura moglie,l'unica che lo sa amare nonostante la sua poca disinvoltura in amore,l'unica che gli rimarrà sempre vicino nei momenti più difficili,l'unica sua ragione di vita.Da questo momento in poi la vita del povero John sarà dura e stressante,tale da farlo ricoverare in una clinica psichiatrica,a causa delle sue allucinazioni.Qui il confine tra realtà e immaginazione è difficile da ritrovare per John,che vede improvvisamente scomparire tutte le sue certezze,tutto quello in cui aveva sempre creduto:la sua amicizia con il suo vecchio compagno di stanza,la sua missione segreta per lo stato,tutto questo si rivela essere nient'altro che una grave allucinazione e sarà duro per lui riconoscere la verità.Sarà solo grazie alla sua passione,i numeri,e all'amore costante di sua moglie e di suo figlio,che John ritroverà la voglia di vivere e di superare le sue difficoltà,anche se ci saranno cose che non cambieranno mai:le allucinazioni continuano a persistere,a fargli compagnia ovunque lui si trovi,quasi come delle vecchie amiche,ma l'importante è imparare a conviverci.Insomma,che altro dire,un grandissimo film basato su una storia vera che ci racconta la storia di questo genio,un pò pazzoide,ma capace anche di amare e di riconoscere che l'unica cosa davvero importante nella vita è L'amore,un amore che ti fa superare ogni difficoltà,ogni avversità...Molto barvi tutti gli attori,e questa volta bravo anche il regista,poichè devo ammettere che non amo molto Ron Howard a causa della sua abitudine di storipiare i libri da cui trae i film(vedi "Angeli e Demoni" e "Il Codice Da Vinci"),ma in questo caso la sua bravura è degna di nota.Uno dei film più belli di Russel Crowe,vedetelo!!
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patch
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lunedì 27 aprile 2009
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discordo finale fantastico!
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Volevo ricordare a tutti il discorso finale che avviene nel film... Fantastico!
(dopo applauso)... Grazie...
Ho sempre creduto nei numeri, nelle equazioni e nella logica che conduce al ragionamanto... ma dopo una vita spesa nell ambito di questi studi io mi chiedo.. cos'é veramente la logica? chi decide la ragione?
La mia ricerca mi ha spinto attraverso la fisica, la metafisica...(sospiro)..l'illusione e mi ha riportato indietro e ho fatto la piu' importante scoperta della mia carriera, la piu' importante scoperta della mia vita.
E' soltanto nelle misteriose equazioni dell amore che si puo' trovare ogni ragione logica.
Io sono qui stasera solo grazie a te...Tu sei la ragione per cui esisto.
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Volevo ricordare a tutti il discorso finale che avviene nel film... Fantastico!
(dopo applauso)... Grazie...
Ho sempre creduto nei numeri, nelle equazioni e nella logica che conduce al ragionamanto... ma dopo una vita spesa nell ambito di questi studi io mi chiedo.. cos'é veramente la logica? chi decide la ragione?
La mia ricerca mi ha spinto attraverso la fisica, la metafisica...(sospiro)..l'illusione e mi ha riportato indietro e ho fatto la piu' importante scoperta della mia carriera, la piu' importante scoperta della mia vita.
E' soltanto nelle misteriose equazioni dell amore che si puo' trovare ogni ragione logica.
Io sono qui stasera solo grazie a te...Tu sei la ragione per cui esisto... Tu sei tutte le mie ragioni...
Grazie.
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dio-do
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lunedì 26 gennaio 2009
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chi è convinto che gli albanesi etc. etc.
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Strana evoluzione (recrudescenza) d'un sentimento d'insofferenza mal gestito/gestato, la tua. O forse si dovrebbe intendere involuzione? A beautiful mind diviene così an awful mind, quando schiuma rabbia dal cerebro il commentatore eloquente(mente) putrido di idee. Che sia o no un bel film, chissenefrega! Soprattutto quando sono in ballo sconclusionate conclusioni che danzano, male, nel cerebro di colui che è avvezzo al cicaleccio incolto. Gli ebrei razza inferiore? Sono certo che tu sei e non sia uno di quelli che ritiene l'elezione di Obama un abominio. Peccato che le razze non siano altro che un pretesto, una convenzione del tutto incosistente quanto la fiaba che vorrebbe Eva nata da una costola di Adamo.
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Strana evoluzione (recrudescenza) d'un sentimento d'insofferenza mal gestito/gestato, la tua. O forse si dovrebbe intendere involuzione? A beautiful mind diviene così an awful mind, quando schiuma rabbia dal cerebro il commentatore eloquente(mente) putrido di idee. Che sia o no un bel film, chissenefrega! Soprattutto quando sono in ballo sconclusionate conclusioni che danzano, male, nel cerebro di colui che è avvezzo al cicaleccio incolto. Gli ebrei razza inferiore? Sono certo che tu sei e non sia uno di quelli che ritiene l'elezione di Obama un abominio. Peccato che le razze non siano altro che un pretesto, una convenzione del tutto incosistente quanto la fiaba che vorrebbe Eva nata da una costola di Adamo. E i film, quelle imbellettate scemenze doppiamente virtuali, meritano la medesima attenzione che le mia fauci dedicano alla masticazione di un succulento hot dog. Cibo finto per papille gustative avvezze all'ambrosia. Mi fermo qui, scendo e nemmeno mi volto. Adieu
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francesco
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lunedì 1 dicembre 2008
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film da vedere
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grandissima interpretazione di Russel Crowe.
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alessandra verdino
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venerdì 24 ottobre 2008
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genialita' e ossessioni
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Ma come si può recensire questo film?
Esistono parole adatte per potere, anche soltano, avvicinarsi a questo immenso capolavoro di dignità e coraggio?
"A beautiful mind" é stato uno dei più importanti e discussi film di questi tempi.
E' possibile arrivare fin dove si spinge la mente, ossia trovare un punto di contatto tra genialità e pazzia?
E' proprio questo il tema del film.
Non é certo facile raccontare la vita di un genio (peraltro esistito realmente, quindi si tratta di una storia profondamente vera).
Si é sempre detto che l'estrema intelligenza può essere pericolosa. Esistono molti casi di scienziati considerati pazzi, ma che sono geni.
E qui si parla, esplicitamente, di schizofrenia.
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Ma come si può recensire questo film?
Esistono parole adatte per potere, anche soltano, avvicinarsi a questo immenso capolavoro di dignità e coraggio?
"A beautiful mind" é stato uno dei più importanti e discussi film di questi tempi.
E' possibile arrivare fin dove si spinge la mente, ossia trovare un punto di contatto tra genialità e pazzia?
E' proprio questo il tema del film.
Non é certo facile raccontare la vita di un genio (peraltro esistito realmente, quindi si tratta di una storia profondamente vera).
Si é sempre detto che l'estrema intelligenza può essere pericolosa. Esistono molti casi di scienziati considerati pazzi, ma che sono geni.
E qui si parla, esplicitamente, di schizofrenia.
Causata, in questo caso, da un forte spavento, dall'essersi spinti troppo avanti, tanto da aver toccato ed intaccato la mente.
Bisognerebbe sempre sapere fino a che punto si può arrivare.
In realtà, ciò non é sempre possibile, ed é la causa di molti dolori e di famiglie distrutte.
Ma esiste il coraggio. Il coraggio di prendere per i capelli questa malattia, di sbatterla per terra, soprattutto se si é sostenuti dall'amore e dal rispetto degli altri.
Ed ecco quindi entrare in gioco Russell Crowe.
Un attore come pochi.
Capace di descriverci, usando un'incredibile plasticità facciale, tutte le ossessioni di una malattia orrenda, rendendoci partecipi e totalmente avvinti alla poltrona. Un genio in grado di descriverci un genio e i suoi fantasmi.
La Connelly (altro Oscar) é superlativa nel personaggio della moglie.
Perché l'altro tema del film é l'amore.
Un amore capace di ridare speranza e vita anche a chi si sente finito. Capace di fare guarire.
Amore, coraggio e dignità. Estrema dignità nel saper sopportare qualsiasi vicissitudine della vita, nel sentirci forti.
La forza che deriva dall'essere, anche nelle difficoltà, padroni di noi stessi.
Una storia, estrema, di amore universale e di coraggio.
Ogni tanto, bisogna saper mostrare i denti, soprattutto a noi stessi.
Solo rispettandoci avremo il rispetto degli altri.
Anche nella malattia.
Perché questa é la vita.
Imperdibile.
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