Shock Head Soul

Un giurista di successo, Daniel Paul Schreber nel 1893 cominciò a ricevere messaggi da Dio tramite una macchina da scrivere. Ritenuto schizofrenico e rinchiuso in manicomio per nove anni, nel corso della sua reclusione l'uomo compose le sue "Memorie di un malato di mente", un testo che ottenne un certo successo, lo stesso Freud ne parlò positivamente, grazie al quale ottenne la possibilità di ritornare a casa e di poter riabbracciare la propria moglie e la figlia adottiva. Tuttavia alla morte della moglie, l'uomo fu internato nuovamente.
Scritto e diretto da Simon Pummell, regista che ha al suo attivo un numero considerevole di riconoscimenti, Shock Head Soul ripercorre la vita del giurista, alternando ricostruzioni di fantasia, animazioni in computer grafica, e interviste con personalità del mondo psichiatrico e della settima arte. L'opera ha inizio, infatti, con lo stesso giurista, interpretato da uno straordinario Hugo Koolschijn - volto noto soprattutto per serie e film per il piccolo schermo - e l'attrice olandese Ann Anniek Pfeifer in una scena che ritorna, che li riprende uno di fronte all'altro sullo sfondo di uno scenario naturale, quindi nella casa della coppia, e di nuovo nello scenario naturale, per proseguire con la ricostruzione di un tribunale dove, di fronte a due giudici, l'imputato Schreber risponde leggendo brani del suo stesso trattato.
Originalissima rilettura della vita del giurista, Shock Head Soul mette in scena le dinamiche della mente, i travagli di uno schizofrenico in balià del delirio religioso, torturato dal pensiero di dover cambiare le proprie sembianze per assecondare una volontà divina, traumatizzato dalla figura paterna. "Quando ho letto per la prima volta le memorie di Daniel Paul Schreber", ha dichiarato Simon Pummell, "diario delle sue sofferenze e bibbia del codice segreto del mondo che la schizofrenia gli aveva rivelato, o forse imposto, sono rimasto affascinato, disgustato, ispirato e commosso". 