La corazzata Potëmkin

Film 1925 | Drammatico, +16 68 min.

Regia di Sergei M. Eisenstein. Un film Da vedere 1925 con Alexander Antonov, Vladimir Barsky, Grigori Aleksandrov, Aleksandr Levshin, Andrei Fajt. Cast completo Titolo originale: Bronenose? Potëmkin. Genere Drammatico, - Russia, 1925, durata 68 minuti. Uscita cinema lunedì 6 novembre 2017 distribuito da Cineteca di Bologna. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 - MYmonetro 4,41 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 31 ottobre 2017

Odessa 1905: a bordo dell'incrociatore Potemkin vi è un grave malessere. I marinai mal sopportano i soprusi del comandante. La situazione degenera qua... In Italia al Box Office La corazzata Potëmkin ha incassato 37 mila euro .

Consigliato assolutamente sì!
4,41/5
MYMOVIES 5,00
CRITICA
PUBBLICO 3,82
ASSOLUTAMENTE SÌ
Film leggendario, per lungo tempo considerato il più importante dell'intera storia del cinema.
Recensione di Pino Farinotti
Recensione di Pino Farinotti

Odessa 1905: a bordo dell'incrociatore Potemkin vi è un grave malessere. I marinai mal sopportano i soprusi del comandante. La situazione degenera quando il marinaio Vakulincuk dà l'esempio ai suoi compagni rifiutandosi di mangiare la carne avariata. Scatta la repressione. Viene ordinata la fucilazione di una parte dell'equipaggio, ma i soldati si rifiutano di sparare. La rivolta si propaga quando Vakulincuk viene ucciso da un ufficiale. Tutta Odessa scende in piazza, l'esercito spara su tutti, donne, vecchi e bambini. Si viene a sapere che una flotta sta puntando su Odessa. Il Potemkin esce in mare per la battaglia. Ma, ancora una volta, dalla flotta non parte nemmeno una cannonata contro i "compagni".

Questo titolo è stato considerato per lungo tempo il più importante dell'intera storia del cinema, nel quadro del suo tempo, assume un valore enorme e su molti piani. Il film venne sponsorizzato nientemeno che dallo Stato sovietico per celebrare ancora una volta la rivoluzione.

Una "chiave" importante era il plot, una filosofia rivoluzionaria attribuiva a qualsiasi intreccio, alla fiction in sostanza, una funzione inutile e deteriore. Quindi bisognava attenersi alla ricostruzione esatta dei fatti. La seconda chiave è quella prettamente cinematografica: citiamo, per esempio, il famoso montaggio alla Eisenstein, che consisteva nel mostrare situazioni opposte che si articolavano fino alla loro soluzione (la folla che fugge, i cosacchi che attaccano, sequenze brevissime, fino alla folla decimata, eccetera).

Film leggendario, quindi, e oggetto di preciso culto da parte della critica "schierata". Ma non solo. Billy Wilder dichiarava che il Potemkin era uno dei titoli più importanti della sua giovinezza: "Uscito dal cinema ero un rivoluzionario...". Nel tempo il film ha perduto molti colpi, nelle classifiche è scivolato di parecchie posizioni. Rimane un grande esercizio e manifesto, ma è caduto... il comunismo.

Soprattutto rimane l'equivoco generale che vuole attribuire al cinema la funzione di fare le rivoluzioni o di sedarle. Il cinema non ha il corpo per un simile esercizio. Il suo suggerimento, per quanto efficace, geniale e illuminato, è costretto a bruciare velocemente, e la sua grandezza sta in questo stesso limite, in questa sdrammatizzazione. Inoltre il cinema è storia-plot-fiction in assoluto, con la giusta misura fra l'invenzione e il reale. E la misura è esatta, per il cinema, come per la scrittura o per la musica.
Ogni "grande" invenzione, o ricerca o impennata, può valere strumentalmente nel suo tempo, a grande scapito di vedibilità postuma. La forza iperrepressionista del Potemkin è diventata, proporzionalmente, il suo limite. La memoria del cinema, paradossale, ricorda le pellicole contemporanee di Laurel e Hardy, per nulla serie, ma costruite con la misura del cinema. "Adesso" fanno ancora ridere, mentre "adesso" nessuno è più rivoluzionario. Nemmeno Billy Wilder.

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RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 22 agosto 2010
dario

Un po' ha ragione Fantozzi: non è gran cosa, se si esclude la bravura cinematografica in sè, dati soprattutto i tempi.  Ejzenstejn riesce comunque a coniugare propaganda politica (sovietica) con sacrosante questioni umanitarie. Lo fa con un equilibrio encomiabile, con decisione e delicatezza insieme. E' comunque troppo teatrale, non resiste al tempo.

martedì 6 marzo 2018
nino raffa

 Il tempo procede irreversibile dal passato al futuro, eppure contro le apparenze il futuro influenza e in qualche modo riscrive il passato. Due fatti c’impediscono di assistere a “La Corazzata Potëmkin” con l’imparzialità che la quasi centenaria pellicola meriterebbe. Il primo è il crollo del muro di Berlino, travolto dalla ribellione dei popoli est [...] Vai alla recensione »

giovedì 26 ottobre 2017
santonit

Ho rivisto stasera questo film di Eisenstein. Non sono d'accordo con la facile battuta detta a questo riguardo da Paolo Villaggio in uno dei film del personaggio Fantozzi,  battuta che però calza a pennello con il personaggio che Villaggio impersonava in quel genere di films ma che per mio conto non e' assolutamente condivisibile.

martedì 29 novembre 2016
Great Steven

  LA CORAZZATA POTEMKIN (URSS, 1925) diretto da SERGEJ M. EJZENSTEJN. Interpretato da VLADIMIR BARSKIJ, ALEKSANDR ANTONOV, GRIGORIJ ALEKSANDROV, KONSTANTIN FELDMAN, BEATRICE VITOLDI, JULIA EJZENSTEJN Esordio nel lungometraggio dell’acclamato regista sovietico e film affidatogli dal regime comunista per celebrare il ventesimo anniversario degli eventi rivoluzionari del 1905, mentre [...] Vai alla recensione »

martedì 5 aprile 2011
il cinefilo

L'immensa opera di Ejzenstein si divide in cinque capitoli che ho deciso di analizzare parte per parte: ATTO PRIMO-UOMINI E VERMI:In questo primo capitolo viene descritta la vita dei marinai a bordo dell'incrociatore Potemkin...ma la loro non è un esistenza facile in quanto sono costretti a mangiare carne andata a male e divorata dai vermi e,di conseguenza,cresce il desiderio di ribellione [...] Vai alla recensione »

sabato 30 aprile 2011
doctorclaude

NRA Ottantanni sono trascorsi ed è inutile non sottolinearlo. Infatti lo spettatore di oggi non preparato (o mal condizionato) avverte alla visione di tal capolavoro un disagio di estraneità più che in altre pellicole a lei coeve o quasi (vedasi in confronto lo scintilante e sempre attuale "Aurora" di Murnau). Abituati a nefandezze visive di qualsiasi tipo a base [...] Vai alla recensione »

lunedì 9 agosto 2010
Marlon Brando

Dura poco più di un'ora, ma quell'ora è di un'intensità che colpisce il cuore. La scena della carrozzina è entrata nell'antologia del cinema internazionale ( ce nè una citazione anche su GLI INTOCCABILI ) Capolavoro.

giovedì 16 giugno 2011
il cinefilo

Le ombre dei soldati che si stagliano minacciose sulla scalinata di Odessa sono anche,ormai,le ombre dell'interessante"cammino"che il cinema propagandistico ha intrapreso nel corso degli anni parallelamente(e inevitabilmente)ai grandi fatti(e tragedie)della storia(della Russia in questo caso ma anche della Germania nazista e dell'Italia fascista).

mercoledì 16 novembre 2011
Gianni Lucini

In una serata da lupi, con una pioggia e un vento da far rabbrividire solo a guardare, il 12 settembre 2004, venticinquemila spettatori si ritrovano a Londra in Trafalgar Square per assistere alla proiezione su grande schermo del film “La corazzata Potemkin” con la nuova colonna sonora scritta e per l’occasione eseguita dal vivo dai Pet Shop Boys accompagnati dai ventisei elementi [...] Vai alla recensione »

martedì 16 agosto 2011
dario

Non si capisce tanta venerazione per un prodotto del genere. E' un film scolastico, diretto con notevole diligenza, ancorato ad un idealismo libertario che i soviet avrebbero dovuto realizzare. E' contro la prepotenza e l'oppressione. Ha il pregio di non calcare troppo la mano e il difetto della prevedibilità assoluta. Unica scena degna veramente di nota è quella che riguarda [...] Vai alla recensione »

domenica 22 gennaio 2012
fedeleto

Dopo il trionfo di sciopero,Eisenstein torna alla regia con un capolavoro magistrale:LA CORAZZATA POTEMKIN.Sulla corazzata Potemkin ,durante la guerra Russo-Giapponese gli uomini vivono una condizione nutrizionale misera,poiche' sarebbero costrettia mangiare persino carne avariata con i vermi.Quando il comandante vorrebbe punire coloro che si sono rifiutati di mangiare fucilandoli ,i marinai [...] Vai alla recensione »

venerdì 10 febbraio 2012
critichetti

La storia è solo parzialmente vera,ma il film avrebbe potuto essere comunque ottimo,ma ci sono più cose che non mi sono andate giù. 1:I marinai protestano per la scarsa qualità del cibo:mi sembra logico fare lo schizzinoso quando sai che vai in una situazione in cui il cibo immancabilmente scarseggerà...quando penso che mio nonno,che ha combattuto al fronte,gioiva [...] Vai alla recensione »

giovedì 26 ottobre 2017
Geom.Calboni

Questo film ha sempre incuriosito enormi masse di italiani, stuzzicati in larga parte dalla più famosa, fulminante e tranchant critica cinematografica della storia. Non si può trascendere dal giudizio che ne fece il compianto rag. Ugo Fantozzi affrontando lo scorrere del montaggio analoggico della corazzata Potemkin. Così... trangugiati TRE SCOTCHES mi sono messo davanti allo schermo [...] Vai alla recensione »

martedì 18 agosto 2009
JacopoKiller95

92 minuti di applausi !!! "hai capito, eh !? Merdaccia !"

martedì 12 dicembre 2017
Onufrio

Storico film divenuto negli anni un caposaldo della cinematografia internazionale, racconta le vicende che hanno portato alla Rivoluzione russa nel 1905, e lo fa attraverso un racconto diviso in atti e dettagliato, il tutto narrato attraverso delle riprese tecnicamente perfette che mostrano l'arguta dote del regista Ejzenstejn. Memorabile la scena dello sterminio sulle scalinate di Odessa con dei [...] Vai alla recensione »

martedì 15 agosto 2017
solvsrf

dunque cosa dire della corazzata. foscoloiano film del non sense, non conquistano comunque nessuno, tipo essere del salento in arrivo per Milano, nonchè facendo 4 salti in padella coi capelli al vento, le carrozzine che si gettano alla riscossa in fondo alle scale per desiderio di partecipazione per poi genuflettersi alle pecore patetic mode come pecoroni ugo millantante di comicità [...] Vai alla recensione »

martedì 30 giugno 2009
il cinefilo

Secondo me(mia opinione),LA CORAZZATA POTENKIN,oltre ad essere il film migliore di Ejzenstein insieme all grandissimo IVAN IL TERRIBILE è anche quello che si puo definire,insieme ad altre opere di mia conoscenza la GIOCONDA della cinematografia...in soli 50 minuti S.Ejzenstein porta sullo schermo una commemorazione della rivoluzione russa avvenuta nell 1905 e una glorificazione dell'comunismo come [...] Vai alla recensione »

lunedì 8 febbraio 2010
Michele Piatti

Il  divertente film con Paolo Villaggio ha diffuso lo stereotipo sulla noiosità della "Corazzata Potemkin", che in realtà dura solo settantaquattro minuti, e in quell' ora e un quarto è concentrata a quintessenza della settima arte. Tutto, dall' inizio alla fine, dall' occhio della madre al "montaggio analogico" (come direbbero i colleghi [...] Vai alla recensione »

domenica 1 febbraio 2015
il befe

non è una cagata pazzesca

martedì 1 luglio 2014
g_andrini

A mio parere non è un capolavoro, ma rimane una pellicola di buona qualità. Belle le musiche di accompagnamento.

venerdì 26 ottobre 2012
LucaC1993

Indubbiamente una delle più alte pellicole del cinema russo/sovietico. Il suo fascino non potrà mai essere rovinato dal tempo.

domenica 24 aprile 2011
Mappo

Il giudizo del ragionier Fantozzi è la parola definitiva su questo film, spendere ulteriori parole vorrebbe dire solo gratificare inutilmente questa pellicola che non è altro che un penoso atto di servilismo verso i nuovi padroni della Russia.

giovedì 8 ottobre 2009
MARCHINHOS

sempre i soliti tuttologhi arroganti e sapientoni sti critici....x loro tutto ciò che è pionieristico deve x forza essere un capolavoro......ma x favore.....

martedì 9 febbraio 2010
Michele Piatti

Il  divertente film con Paolo Villaggio ha diffuso lo stereotipo sulla noiosità della "Corazzata Potemkin", che in realtà dura solo settantaquattro minuti, e in quell' ora e un quarto è concentrata a quintessenza della settima arte. Tutto, dall' inizio alla fine, dall' occhio della madre al "montaggio analogico" (come direbbero i colleghi [...] Vai alla recensione »

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Mario Gromo
La Stampa

Se per Chaplin soltanto in questi ultimi anni, e persino dal grave Times, è stata usata la enorme parola «genio», tra il '27 e il '29 quella stessa parola apparve, dagli Stati Uniti all'Inghilterra, a salutare un giovane regista russo, Sergei Mikhailovic Eisenstein, del quale si era avuta l'affascinante rivelazione con L'incrociatore Potiomkin, un film per davvero magistrale, esuberante di succhi e [...] Vai alla recensione »

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