La corazzata Potėmkin

Acquista su Ibs.it   Dvd La corazzata Potėmkin   Blu-Ray La corazzata Potėmkin  
Un film di Sergei M. Eisenstein. Con Alexander Antonov, Vladimir Barsky, Grigori Aleksandrov, Aleksandr Levshin, Andrei Fajt.
continua»
Titolo originale Bronenose? Potėmkin. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 68 min. - Russia 1925. - Cineteca di Bologna uscita lunedģ 6 novembre 2017. MYMONETRO La corazzata Potėmkin * * * * 1/2 valutazione media: 4,58 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari. Acquista »
   
   
   

Marinai ammutinati con forte desiderio di libertą! Valutazione 5 stelle su cinque

di Great Steven


Feedback: 70013 | altri commenti e recensioni di Great Steven
martedģ 29 novembre 2016

 

LA CORAZZATA POTEMKIN (URSS, 1925) diretto da SERGEJ M. EJZENSTEJN. Interpretato da VLADIMIR BARSKIJ, ALEKSANDR ANTONOV, GRIGORIJ ALEKSANDROV, KONSTANTIN FELDMAN, BEATRICE VITOLDI, JULIA EJZENSTEJN

Esordio nel lungometraggio dell’acclamato regista sovietico e film affidatogli dal regime comunista per celebrare il ventesimo anniversario degli eventi rivoluzionari del 1905, mentre la Russia era impegnata sul fronte orientale con la guerra contro il Giappone. Pensato come una sinfonia e dunque diviso in cinque atti (o movimenti): 1.) "Uomini e vermi"; 2.) “Dramma sul ponte"; 3.) "Il sangue grida vendetta"; 4.) "La scalinata di Odessa"; 5.) "Il passaggio della squadra". A bordo dell’incrociatore Potëmkin, i marinai protestano per il consumo di carne guasta, rifiutano di mangiare la minestra cucinata nella mensa e pensano di unirsi al movimento operaio rivoluzionario che è già insorto in tutta la Russia per contrastare il tirannico regime zarista. Quando lo viene a sapere, il comandante Gorakov ordina la fucilazione, per mano della guardia di bordo, di tutti i dissidenti, coperti dal telone. Ma i marinai condannati, sobillati da Mathiuchenko e Bakulinchouk, insorgono contro gli ufficiali, li gettano a mare e assumono con la forza il comando della corazzata. Ma lo stesso Bakulinchouk paga con la vita il prezzo della rivolta, ucciso barbaramente dal primo ufficiale dell’equipaggio. Il suo cadavere viene esposto, quando i compagni raggiungono terra con una scialuppa, all’interno di una tenda e con un cartello con la scritta Per un cucchiaio di minestra nel molo di Odessa. La popolazione della città costiera lo vede e da lì parte il pensiero comune di ribellarsi al potere dispotico degli zar e organizzare un movimento di protesta violenta contro le oppressioni dei tiranni. Ma l’entusiasmo dei popolani di Odessa viene stroncato dalla comparsa dei cosacchi, che reprimono ferocemente l’insurrezione fucilandoli sulla scalinata principale della città. Solidali coi cittadini che li hanno raggiunti con le barche dalla costa, i marinai della Potëmkin decidono di correre in loro aiuto, ma all’improvviso vengono a sapere che la flotta ammiraglia zarista si sta dirigendo verso di loro. Pronti a far fuoco su coloro che ritengono i loro nemici, i marinai ribelli si rendono presto conto che la squadra non intende cannoneggiarli, e pertanto, fieri di alzare la bandiera rossa, possono passare tranquillamente fra le navi della flotta ammiraglia senza colpo ferire, in quanto trovano in loro dei sinceri alleati. Uno dei film più celebri nella storia del cinema, instancabilmente discusso ed elogiato a più riprese da critici di tutte le epoche, sottoposto a tagli, ridimensionamenti ed infinite riedizioni, più volte musicato e sonorizzato successivamente alla prima assoluta nelle sale sovietiche, avvenuta il 27 aprile 1925. L’edizione italiana migliore che circola attualmente è quella del 1960, con Arnoldo Foà che fa da narratore e legge le didascalie, per altro molto diffuse e numerose nel corso della proiezione. Denso di sequenze famosissime, prima fra tutte quella dei popolani violentemente aggrediti dagli spari dei militari cosacchi sui gradini della scalinata, durante la quale si toccano picchi drammatici come soltanto il cinema muto sapeva a suo tempo creare con straordinaria tensione emotiva, sfruttando anche piccoli dettagli come una madre che fronteggia i soldati col corpo del figlio morto in braccio o un’altra madre che, colpita da un proiettile, si accascia senza vita e spinge involontariamente giù il passeggino che contiene il suo bambino in fasce. Ejzenstejn seppe fare però molto di più che un film celebrativo di una ricorrenza nazionale: la sua abilità artistica va ben al di là proprio perché inventa un modo completamente innovativo e dirompente di intendere la guerra (come specificato all’inizio dalla didascalia che riporta nientemeno che un pensiero autografo di Lenin, datato 1905), senza giustificarla, ma spiegando con sguardo lucido e amplissima veridicità che la rivoluzione è l’unica forma di battaglia violenta che si possa condurre, giacché combatte i dispotismi, restituisce i leciti diritti a coloro cui spettano naturalmente, sopprime le ingiustizie sociali e attua il sistema primigenio e inalienabile della libertà da non negare mai a nessuno in nome di qualsivoglia preconcetto. Le idee libertarie di Mathiuchenko e Bakulinchouk, uomini animati da un forte senso civico e desiderosi di vivere in un mondo dove le divergenze socio-politiche non siano un sanguinario e insensato motivo di distruzione, si trasformano nell’ideale veicolo espressivo per fornire una perfezione stilistica ad un filmone coi fiocchi e controfiocchi che, come poche altre opere perfino del suo medesimo periodo storico, racconta storie di uomini semplici che sanno credere nei propri sogni, che non smettono neanche davanti a cause gravissime e opprimenti di coltivare con ossessione le proprie ambizioni, che cercano con costanza incrollabile di effettuare il bene universale e respingono ogni ideologia repressiva e qualunque tipo di semplificazione totalitaristica. Ejzenstejn ritornerà, con una bravura leggermente incrinata ma pur sempre efficace e unica nel suo genere, sulla rappresentazione caritatevole ma spietata del potere in film successivi come Ottobre (1927) e Ivan il Terribile (1944) che, insieme a La corazzata Potëmkin, costituisce il suo apogeo in termini di denuncia indiscriminata e inappuntabile del potere autoreferenziale e unilaterale, denuncia sempre fondata su una concezione completamente negativa dei governi e degli uomini chiamati, spesso solo per volontà propria, ad eseguirli in modo materiale (o purtroppo materialistico). Un’opera cinematografica pervasiva, potentissima, magnifica, estrema e incisiva che travalica i confini stessi della settima arte per elevarsi a baluardo e colonna di un intero modo di pensare la vita in termini di ricerca della libertà, senso della vita politica e militare e alleanze umane formate allo scopo di conservare l’uguaglianza fra simili.

[+] lascia un commento a great steven »
Sei d'accordo con la recensione di Great Steven ?

Sì, sono d'accordo No, non sono d'accordo
50%
No
50%
Scrivi la tua recensione
Leggi i commenti del pubblico

Ultimi commenti e recensioni di Great Steven :

Vedi tutti i commenti di Great Steven »
La corazzata Potėmkin | Indice

Recensioni & Opinionisti Articoli & News Multimedia Shop & Showtime
MYmovies
Pino Farinotti
Pubblico (per gradimento)
  1° | hambaladu
  2° | dario
  3° | ninoraffa
  4° | great steven
  5° | santonit
  6° | gianmarco
  7° | il cinefilo
  8° | doctorclaude
  9° | marlon brando
10° | il cinefilo
11° | gianni lucini
12° | dario
13° | fedeleto
14° | critichetti
Rassegna stampa
Mario Gromo
Poster e locandine
1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 |
Immagini
1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 |
Link esterni
Shop
DVD
Uscita nelle sale
lunedģ 6 novembre 2017
Scheda | Cast | News | Trailer | Poster | Foto | Frasi | Rassegna Stampa | Pubblico | Forum | Shop |
prossimamente al cinema Film al cinema Novità in dvd Film in tv
Altri prossimamente » Altri film al cinema » Altri film in dvd » Altri film in tv »
home | cinema | database | film | uscite | dvd | tv | box office | prossimamente | colonne sonore | Accedi | trailer | TROVASTREAMING |
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies® // Mo-Net All rights reserved. P.IVA: 05056400483 - Licenza Siae n. 2792/I/2742 - credits | contatti | redazione@mymovies.it
Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso
pubblicità