La meticolosità di Piero Mazzinghi è chiara come la luce del sole e si spinge ben oltre l'obiettivo della cinepresa, non per nulla è uno dei più ispirati caratteristi italiani di grande talento, particolarmente attivo dalla fine degli Anni Sessanta agli Anni Settanta.
Esordisce come attore nel 1967, quando Bruno Corbucci lo sceglie per il ruolo del Gestore del Tulipan in Peggio per me... meglio per te, con Little Tony e Gianni Agus. Lo stesso anno, recita in spaghetti western e crime story italiane di serie B come: Dio li crea... Io li ammazzo! (1967), Il dito nella piaga (1969) accanto al grande Klaus Kinski, Questa libertà di avere... le ali bagnate (1971), Storia di sangue (1972) e No, il caso è felicemente risolto (1973).
Dino Risi lo vorrà accanto a Marcello Mastroianni nella commedia Mordi e fuggi (1973) e, dopo la pellicola sgangherata Quando i califfi avevano la coda (1973), si ritroverà accanto a Rod Steiger e Henry Fonda in Mussolini ultimo atto (1974). Lo stesso anno, Liliana Cavani lo imporrà nel ruolo di Oscar, portiere di giorno, nello stesso albergo in cui lavorerà un Dirk Bogarde ex ufficiale nazista, e alloggerà una Charlotte Rampling, ex deportata, in Il portiere di notte (1974), ma è nel 1975 con Profondo Rosso di Dario Argento che Piero Mazzinghi riuscirà a dare il meglio della sua capacità artistica, seppur in un brevissimo ruolo.
Dopo Todo modo (1976) di Elio Petri con Michel Piccoli, Marcello Mastroianni e Ciccio Ingrassia, recita in titoli mediocri come Operazione Kappa - Sparate a vista (1977), Maldoror (1977) e L'amantide (1977), infine affiancherà Ugo Tognazzi in Il vizietto (1978) e sarà diretto da Mario Monicelli in Viaggio con Anita (1979) accanto all'attrice Goldie Hawn. Suo ultimo film è l'erotico Pensione amore servizio completo (1979).