Profondo rosso

Film 1975 | Giallo, V.M. 14 123 min.

Regia di Dario Argento. Un film Da vedere 1975 con David Hemmings, Clara Calamai, Macha Méril, Eros Pagni, Giuliana Calandra. Cast completo Genere Giallo, - Italia, 1975, durata 123 minuti. Uscita cinema lunedì 10 luglio 2023 distribuito da Cat People. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 - MYmonetro 4,18 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 26 luglio 2023

Marc, giovane pianista, assiste all'assassinio di una parapsicologa ma non riesce a vedere il volto dell'omicida. Mentre indaga aiutato da una bella giornalista, le persone con cui viene in contatto cominciano ad essere assassinate una dopo l'altra. In Italia al Box Office Profondo rosso ha incassato 85,4 mila euro .

Profondo rosso è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Consigliato assolutamente sì!
4,18/5
MYMOVIES 4,00
CRITICA 4,83
PUBBLICO 3,89
ASSOLUTAMENTE SÌ
Fondamentale capolavoro argentiano, che rappresenta la perfezione della sua formula per il thriller e un momento di passaggio.
Recensione di Rudy Salvagnini
giovedì 22 giugno 2023
Recensione di Rudy Salvagnini
giovedì 22 giugno 2023

Il musicista inglese Marc Daly, in Italia per motivi professionali, è casualmente testimone del sanguinario omicidio della sensitiva Helga Ullman, che abita nel suo stesso palazzo. Poco prima, durante un congresso di parapsicologia, Helga aveva avvertito in sala una presenza malevola, di una persona che aveva già ucciso e che avrebbe ucciso ancora. Marc è turbato e incuriosito da quanto ha visto e decide di indagare per conto suo, trovando una sponda nella giornalista Gianna Brezzi che vede la possibilità di uno scoop. La pista investigativa che segue porta Marc in direzione di una scrittrice, Amanda Righetti, ma, quando arriva a casa sua per parlarle, la trova morta assassinata. Il killer ha colpito ancora e sembra in grado di prevedere tutte le mosse di Marc e Gianna, in una scia di sangue che si fa sempre più lunga e tortuosa.

Profondo rosso è un film fondamentale nella filmografia e nel percorso artistico di Dario Argento.

È, insieme, il perfezionamento definitivo della sua formula per il thriller e nel contempo funge da momento di passaggio verso l'horror tout court, un terreno di elezione in cui trasporre in modo compiuto quelle pulsazioni, quell'irrazionalità morbosa, quella predilezione per creare spavento che cominciavano a debordare in modo veemente dal format del thriller, del giallo sia pure all'italiana, un format che non riusciva più a contenere quegli elementi. Ci sono così molte anime che si muovono e si alternano all'interno del film: quella dell'interazione tra Marc e Gianna che appartiene alla commedia giallo-rosa con schermaglie spesso persino comiche, quella dell'indagine che si muove in modo rituale tra indizi e scoperte e quella più puramente horror, rappresentata dalla brutalità degli omicidi e dai dettagli quasi (o forse del tutto) soprannaturali che si inseriscono con forza nel tessuto realistico. La fusione tra questi elementi potenzialmente dissonanti è garantita dallo stile sicuro e inventivo di un Dario Argento ai vertici della sua arte registica, pienamente padrone della scena e del racconto e capace di innovazioni e invenzioni, visuali, ma non solo.

L'uso della musica è esemplare in questa ricerca dell'innovazione creativa: l'utilizzo del rock progressivo dei Goblin e di nenie infantili deformate e ossessionanti è significativo ed è rimasto un paradigma da imitare.

Di notevole fascino è anche l'uso di esterni in grado di caratterizzare in modo decisivo la visualizzazione della storia, da un bar che sembra dipinto da Edward Hopper a una villa tenebrosa e ricca di memorie alla piazza in cui Argento mette in scena in modo particolare i dialoghi tra il protagonista e il suo derelitto amico pianista: tutto congiura a generare un insieme significativo e incisivo, grazie anche alla mobilità pervasiva e creativa della macchina da presa. In tutto questo, i delitti rappresentano degli episodi quasi a sé stanti, realizzati con una cura e una fantasia particolari, mediante un accorto utilizzo di immagini, suoni e musica, in un modo coinvolgente che lascia da parte le parole per affidarsi alla pura messa in scena.

Ma anche altrove, come nella lunga ispezione della villa da parte del protagonista, il film sembra fermarsi per lasciare spazio alla visionarietà del regista, che sfrutta ogni occasione per caricare di tensione quanto avviene o talvolta non avviene. Argento non trascura nemmeno l'utilizzo di elementi bizzarri, come il pupazzo meccanico che all'improvviso compare incongruamente in scena con grande effetto visivo.

In questo contesto, la pura coerenza logica dell'intreccio non assume particolare importanza: i tasselli narrativi si mettono comunque insieme, per quel che serve, sino a un finale che può ancora sorprendere per la sua efficacia drammatica.

Consistente anche l'apporto del cast, pur con qualche eccesso di caratterizzazione che, oggi, può sembrare più caricaturale che efficace. Ma David Hemmings e Daria Nicolodi sono una coppia di protagonisti credibile e affiatata e Gabriele Lavia è perfetto nel tratteggiare un ritratto psicologico composito e complesso. Da sottolineare anche l'uso creativo del casting con l'impiego di una diva del passato come Clara Calamai, con tanto di sfruttamento a livello autoreferenziale del suo trascorso artistico.

Il volto attonito che si riflette nel profondo rosso di una spessa pozza di sangue è una chiusa significativa ed emblematica di un film epocale che rappresenta la summa del thriller argentiano e insieme il suo superamento da parte dell'autore.

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Classico del terrore di Argento che gli valse il titolo di "erede" di Hitchcock.
Recensione di Davide Morena

Marc, giovane pianista, assiste all'assassinio di una parapsicologa ma non riesce a vedere il volto dell'omicida. Mentre indaga aiutato da una bella giornalista, le persone con cui viene in contatto cominciano ad essere assassinate una dopo l'altra. La verità è insospettabile.
Apice stilistico e creativo di Dario Argento, segna la linea di confine tra l'iniziale fase thriller e quella più marcatamente horror che sarebbe seguita. E difatti il film è pervaso da elementi di entrambi i generi, che riesce a nobilitare grazie alla vena particolarmente ispirata del regista in quel periodo. L'ottimo cast tiene su una trama non del tutto chiara ma infarcita da alcune tra le trovate più genuinamente spaventose del cinema di suspance moderno. Il film valse ad Argento il titolo di "erede" di Alfred Hitchcock, merito giustificato ma non sempre onorato nelle opere successive. Menzione indispensabile per la colonna sonora dei Goblin, da brivido.

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RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 19 aprile 2015
ClaudioFedele93

E’ difficile valutare un capolavoro, talvolta il rischio è quello di scadere in discorsi già detti, frasi trite e ritrite da persone che in passato hanno avuto l’acume di veder subito in esso la grandezza insita in questi, oppure che l’hanno saputo analizzare con il passare del tempo ancor meglio mostrando tutti quegli elementi chiave per una lettura approfondita [...] Vai alla recensione »

lunedì 11 marzo 2013
Stephen K.

Ottimo lungometraggio di Argento, che riconferma il suo talento nel genere thriller già dimostrato nella "Trilogia degli animali". Profondo Rosso costituisce la linea di demarcazione tra una ricca fase thriller e la seguente fase horror cominciata con Suspiria, in quanto questo film contiene visibili elementi di entrambi i generi. Ottima sceneggiatura, variegata e caratteristica, ottimo [...] Vai alla recensione »

domenica 17 luglio 2011
AndreaArgento98

Ave Argento! Nel 1975 Dario inonda i cinema con questo capolavoro, questo film non è altro che l' apoteosi dei film thriller italiani grazie alle musiche , agli attori e alla scelta delle location rimane ancora oggi un film di successo e uno dei punti di riferimento per il thriller italiano. Profondo rosso, il titolo che spicca sulla copertina del dvd, imponente, davanti ad una testa mozzata [...] Vai alla recensione »

venerdì 2 luglio 2010
chriss

Profondo Rosso è, senza ombra di dubbio, uno dei migliori horror/thriller che abbia mai visto e forse la migliore opera in assoluto di Dario Argento. Non ricordo, infatti, un film di Argento migliore di questo. Forse solo Phenomena è all' altezza di questo intricatissimo film pieno di suspance e sangue. Tutto nasce dall' assassinio di una parapsicologa per mano di un maniaco assassino che indossa dei [...] Vai alla recensione »

mercoledì 7 aprile 2010
nmatt

Ad una conferenza di parapsicologia a Roma, una medium (Macha Méril) capta tra il pubblico, terrorizzata, la presenza di un assassino. Le sue preoccupazioni si confermano quando finisce, la sera stessa, sotto i colpi dell'arma bianca dello psicopatico. Ad assistere al delitto è il musicista inglese Marc Daly (David Hemmings), che però non è in grado di riconoscerne l'autore, ma la vicenda lo sconvolge [...] Vai alla recensione »

sabato 27 luglio 2013
Alessandro Rega

Questo film è del 1975 ma vi assicuro che sembra moderno. Per certi versi esso è moderno. Un po’ giallo, un po’ slasher, questo film ha tantissimi pregi e meriti: riesce ad intrattenere per tutto il tempo, è ricco di suspence e dei cosiddetti colpi di scena. Certamente, capite, riassumere il lungometraggio in pochi termini non è propizio alla giusta [...] Vai alla recensione »

sabato 29 ottobre 2011
Paolo Pacitti

"Profondo rosso" è l'approdo del primo periodo cinematografico di Argento, quello del thriller in cui vengono chiarite le ricerche sul tempo cinematografico presenti in modo ancora embrionale nei precedenti film. Argento si affranca da modelli vicini e lontani e crea qualcosa di totalmente suo. Per rappresentare un incubo, inframezzato da una parentesi rosa in cui allude ai propri [...] Vai alla recensione »

venerdì 26 agosto 2011
Oblivion7is

Si urla al CULT. Il Cult cosa può essere? O un film coraggioso di fama media che ha comunque influenzato altri film, oppure un film che è tra i preferiti di chi lo considera un CULT. Per esempio, il mio film preferito è Old Boy ed è un mio CULT personale. "Profondo Rosso" è un coraggioso thriller dai vaghi toni splatter in una scena che fu considerato [...] Vai alla recensione »

sabato 15 gennaio 2011
ralphscott

Nonostante la recitazione svagata della moglie (per Asia buon sangue non mente),Argento mette in scena suspence da vendere,con alcune sequenze stupende,come quelle della medium e la morte con ingresso del pupazzo malvagio. Trovate originali,omicidi shockkanti,con Torino tra gli attori protagonisti. Ennesima presenza di vecchie glorie assetate di sangue:la Calamai,la Valli,la Bennet,la [...] Vai alla recensione »

martedì 7 giugno 2016
E. Hyde

5 stelle a un film epocale, girato in alcuni dei luoghi più suggestivi di Torino e Roma (unica eccezione il cimitero a Perugia). “Profondo rosso” è innanzitutto una riflessione sull'indagine e sul fatto che chi la conduce più che forza attiva è forza reattiva. Marc e il suo amico Carlo hanno molto in comune, sono entrambi personaggi tormentati, che trovano sollievo nel condividere i propri turbamenti [...] Vai alla recensione »

venerdì 6 maggio 2016
angelino67

Un film che rimane dopo i titoli di coda. Dopo tanti anni conserva tutta la sua originalità e il suo fascino. Estremamente complesso, con vari e alternati toni. La storia tra Marc e Gianna é una vera sottotrama, che svolge un ruolo importante in contrasto con un'altra sottotrama: il rapporto strano e un po 'soffocante tra Carlo e la madre. E' come se il protagonista fosse proiettato in uno strano [...] Vai alla recensione »

venerdì 15 aprile 2016
Noia1

Un pianista si trova invischiato suo malgrado in un caso di omicidio. Il salto in avanti che l’horror – o comunque il thriller – ha fatto ai tempi con questo film penso sia irripetibile ai giorni nostri. Questo accanimento sul business, se in America è presente dalla notte dei tempi, qua da noi è stata la rovina. Il gusto esagerato che ai tempi questo film poteva permetters [...] Vai alla recensione »

lunedì 28 dicembre 2015
nuzzifra

Noir, horror, thriller, psicologico...questo capolavoro estetico è tutto questo e anche di più. Parliamo degli anni 70, i mezzi erano quelli che erano ma il film risulta un giallo concepito in maniera geniale, mai scontato, e a volte estremamente spietato. Ottimi gli attori, dal tormentato (ed eccelso) Gabriele Lavia, alla giornalista anticonformista interpretata da Daria Nicolodi (femminista [...] Vai alla recensione »

martedì 22 dicembre 2015
jekyll

Un film che ha segnato un’epoca, un tipo di cinema che solo Argento è riuscito a fare. Virtuoso della macchina da presa, nessuno è riuscito a rendere gli omicidi come lui. Il rosso del titolo predomina: colore del sangue, della violenza e della follia. Il regista costruisce, tra Roma e Torino, una città malsana, cupa e inquietante. La sceneggiatura e l’interpretazione dei protagonisti contribuiscono [...] Vai alla recensione »

venerdì 24 luglio 2015
ARISTOTELES

Non amo i film del terrore e quando scorro il palinsesto tv li evito accuratamente. Pertanto con estrema diffidenza ho visionato questa pellicola. Capolavoro mondiale oltretutto italiano. Brividi sulla pelle dall'inizio alla fine,battito accellerato e respirazione a singhiozzo. Eppure non sono riuscito a staccarmi un attimo dalla visione. L'attore principale e' bravissimo ma tutte [...] Vai alla recensione »

venerdì 28 febbraio 2014
Renato C.

Ho scritto la frase di lancio in quel modo perchè nella scheda del film Dario Argento viene descritto come l'erede di Alfred Hitchcock. ciò che li distingue sono le scene di sadismo! Hitchcock creava brivido suspence e colpi di scena! Argento li sa creare anche lui ma inserisce scene di sadismo spesso raccapriccianti! Nonostante tutto mi sembra che in "Profondo rosso" ce ne siano meno che in altri [...] Vai alla recensione »

lunedì 19 agosto 2013
Ghostface99

Quando si pensa a Dario Argento, Profondo Rosso è il primo film che viene in mente: stupefacente e sensazionale miscuglio di giallo, thriller, horror e splatter, il film si colloca davvero come icona del genere Argento. Pellicola ben strutturata, mai noiosa ma anzi capace di mantenere un'eccezionale suspance per tutta la sua durata, impreziosita dall'indimenticabile colonna sonora dei [...] Vai alla recensione »

domenica 28 febbraio 2010
G. Romagna

Helga, sensitiva tedesca, viene uccisa nella sua casa. Marcus (David Hemmings), pianista jazz che vive al piano superiore, accorre nell'appartamento e trova il presunto killer che si dilegua in strada in impermeabile nero. Gianna (Daria Nicolodi), giornalista che vede nell'omicidio un evento utile a dare una scossa alla sua carriera, si interessa al caso.

mercoledì 30 dicembre 2015
armando78

Profondo rosso è il lago di sangue in cui si specchia alla fine il protagonista, mentre scorrono i titoli di coda, così come il bambino, nella scena precedente, che continua l'antefatto inserito tra i titoli di testa, osservava il coltello insanguinato. Il già visto é la chiave di questo film, quello di chi, suo malgrado, viene coinvolto in una vicenda perché ciò che ha visto, e che non riesce a mettere [...] Vai alla recensione »

venerdì 29 maggio 2015
Barolo

Contestualizzando il film al periodo in cui è uscito, risulta sicuramente innovativo del suo genere, tuttavia nella cosiddetta  trilogia degli animali(l'uccello dalle piume di cristallo,il gatto a nove code ,quattro mosche di velluto grigio) c'era un quid in più.E' l'ultimo giallo di Argento prima di passare sciaguratamente all'horror.

martedì 26 aprile 2011
nerazzurro

Dopo i primi due film di qualità Argento crea quello che fino ad ora è il suo capolavoro. Un capolavoro "maledetto" visto che fino ai nostri giorni non è stato lontanamente raggiunto dai film successivi. La stupenda sceneggiatura fa scorrere il film come se si stesse leggendo un libro pagina per pagina. La magnifica colonna sonora  assieme al film resta un cult unico [...] Vai alla recensione »

martedì 1 novembre 2022
Giovanni Morandi

 Marc (David Hemmings) suona il pianoforte ed è insegnante musica a Roma, e una sera va a trovare in un bar l'amico Carlo (Gabriele Lavia)  anche lui, parzialmente alcolizzato, fa il pianista in quel locale. Quando escono, per una pausa, Marc sente delle urla provenienti da un appartamento vicino. In quell'appartamento, infatti si verifica il primo assassinio di una [...] Vai alla recensione »

sabato 17 settembre 2016
paolopace

Con questo film Argento chiarisce le ricerche, le indagini sui tempi narrativi e sulla tensione, gli studi sulla rappresentazione immaginaria dell'irrazionale e del delirio che aveva intrapreso nei film precedenti, che fanno vacillare le convinzioni, le tranquillità, i modi di vivere e banali e le false sicurezze degli spettatori. Un cinema moderno, sfrenato e selvaggio, con la tecnica che diventa [...] Vai alla recensione »

domenica 13 dicembre 2015
jekyll

L'incubo irrompe nella più bella e ordinata tranquillità. La porta é socchiusa. La apriamo e il rosso del sangue rivela la nostra malattia. Anche se è finto, lo riconosciamo come una febbre nostra. Quello che rifletteva la realtà del suo tempo rientra dalla finestra in una paura che ricordiamo in un film che rivedendolo dopo anni ci sembra meno spaventoso, ma più bello e degno di ammirazione.

giovedì 1 gennaio 2015
elgatoloco

Grande, anzi grandissimo film di Dario Argento, il cui stile"vira ormai"al fantastico, pur se qui l'assassino è comunque ancora"persona umana", a differenza che in"Inferno", per es. Tutte le "tracce" sono interessantissime, dalla canzone infantile ai disegni nella"villa dei fantasmi", con alcuni"rilievi"da osservare con attenzione: [...] Vai alla recensione »

venerdì 14 agosto 2015
jackiechan90

 “Profondo rosso” è il capolavoro riconosciuto del maestro del brivido che è Dario Argento. È diventato, forse involontariamente, un cult anche grazie alla colonna sonora (firmata dal gruppo progressive “i Goblin”) e per gli effetti speciali, particolarmente elaborati per l’epoca, atti a suscitare suspense nello spettatore (il regista si guadagnò [...] Vai alla recensione »

martedì 22 maggio 2012
joker 91

Dario Argento nel 1975 creò una pellicola inusuale per il cinema italiano,profondo rosso è probabilmente il film più riuscito del regista dove la suspense ed l'angoscia la fanno da padroni atttraverso un rosso sangue gotico,bamboline,coltelli affilati ed omicidi shock. La sceneggiatura è magistrale come anche il cast attoriale per non parlare delle musiche.&nbs [...] Vai alla recensione »

lunedì 30 aprile 2012
burton99

E' il risultato del mix di suggestioni argentiane dei suoi precedenti (i gialli), e successivi (gli horror), film. Infatti, nella trama c'è del fantastico (la villa che dimostra l'attenzione particolare alla scenografia che diventa pate importante dell'intera vicenda; il quadro e il disegno, che io ho sempre visto come un eco del precdente "L'uccello dalle piume di cristallo& [...] Vai alla recensione »

domenica 26 luglio 2015
francy99

un'indagine chiara e lucida su un omicidio commesso in un palazzo, il tutto collegato ottimamente ad eventi che si intrecciano per poi unirsi in un finale mozzafiato.

venerdì 15 febbraio 2013
SugarK

Il miglior film in assoluto di Dario Argento, le mie scene preferite del film sono quando compaiono le mani dell'assassino, l'arrivo improvviso del pupazzo e infine quando l'assassino si nasconde sullo specchio. Infine è un Hitchcock all'italiana come film e ottima colonna sonora fatta dai Goblin. Primo posto come miglior film.

domenica 31 ottobre 2010
AlanWake

Scene di sangue + giallo allo stato puro con assassino difficile da scoprire + pochi effetti speciali ma realistici + attori da regime + copioni ottimi + scene comiche + distinto e coinvolgente montaggio + musica sublime=Profondo Rosso Non capisco perchè molti lo chiamino "film horror", quando la maestria di questo film è quella di essere un giallo praticamente perfetto, anche [...] Vai alla recensione »

lunedì 12 dicembre 2011
de ridder

parlando di profondo rosso si rischia di diventare ripetitivi,ottima l ambientazione,la sceltadegli attori , la musica,ma profondo rosso deve ringraziare  l atmosfera in cui è stato creato, gli anni 70 danno un senso di oscurità,poca luce,une sensazione "sporca" che oggi sarebbero improponibili,lo stesso film non ha una pellicola "pulita"un po,come dice marc hai [...] Vai alla recensione »

lunedì 25 aprile 2011
CANTOSTRANIERO

IN QUESTO FILM NON SI PARLA DI FANTASMI , STREGHE , MOSTRI , PRESENZE OCCULTE , POSSESSIONI DEMONIACHE , MA SI PARLA DI UN ASSASSINO E DELLE SUE VITTIME. EPPURE IL FILM E' RIUSCITO A NON FAR DORMIRE LA NOTTE CHI LO HA VISTO. VUOL DIRE TANTO !! QUALE ALTRO FILM GIALLO E' RIUSCITO A NON FARVI DORMIRE DOPO AVERLO VISTO ?? INIZIATE AD ELENCARE.................

sabato 22 febbraio 2014
Nolek

Un capolavoro firmato Dario Argento, che si snoda in un intreccio forse complessivamente non molto credibile,ma decisamente efficace. Ongi tentativo di giungere al colpevole dell'omicidi iniziale sembra cadere desolatamente nel vuoto. Mi sento di definirlo uno Psycho italiano, le inquadrature sono perfette, porte,finestre,ogni luogo sembra promettere una nuova minaccia per il giovane Marc,il quale [...] Vai alla recensione »

venerdì 26 luglio 2013
moviesaddicted

Non so. Gridare al capolavoro horror all'italiana ci potrebbe pure stare dato che a parte Bava ( comunque gli si riconosca il primato) poco c'era in Italia. Ma in confronto a thriller esteri coevi  non credo proprio.... Non so cos'è ma i film di Argento non mi hanno mai convinto. La colonna sonora è fantastica.

giovedì 6 ottobre 2011
toty bottalla

(Riscrivo x l'archivio) Siamo tutti daccordo, questo è certamente il migior film di DARIO ARGENTO, è strano come il maestro italiano dell'horror non sia riuscito a replicare l'enorme successo ampiamente meritato del 1975 con "profondo rosso". In quel film il regista riuscì ad intrecciare: thriller, horror e sentimento mantenendo alta la suspance alimentata [...] Vai alla recensione »

mercoledì 21 settembre 2011
tiamaster

film assolutamente classico,un cult di argento ricco di paura suspance e alquanto splatter,anche se in certi momenti ci sono scene di un improbabilità infinita (l'assassino che immerge la testa nella vasca da bagno alla vittima e riemerge con metà teschio in vista,e visto che l'acqua di una vasca da bagno arrivera al massimo a 60 gradi la cosa è improbabilissima),belle [...] Vai alla recensione »

lunedì 21 dicembre 2020
Mik

Profondo Rosso: uno dei miglior horror italiani diretto dal maestro del brivido Dario Argento. Da aggiungere alla collezione dei film migliori del genere

domenica 29 marzo 2020
paolafilm

Capolavoro assoluto in cui l' interpretazione dei protagonisti svolge un ruolo peculiare e l' atmosfera incalzante e tenebrosa avvolge lo spettatore sino all' ultima inquadratura dove una emblematica cornice funge da sfondo per risolvere il rebus che sta dietro il killer

sabato 7 settembre 2019
elgatoloco

"Profondo Rosso"(Dario Argento, 1975), curiosamente(e stando attenti, lo si vede, anche nei siparietti comici)Argento lo ha scritto con Bernardino Zapponi, sceneggiatore "tradizionale", spesso autore o meglio coautore anche di vari film di Fellini(il che è di per sé significativo): Capolavoro sospeso tra il tema del ricordo traumatico(si veda l'inizio che poi viene [...] Vai alla recensione »

venerdì 12 luglio 2019
Maurizio Biondo

Se questo è un capolavoro,io non ho capito nulla della vita. Non avevo mai visto un film di Argento,ho preso questo in biblioteca e lo ritengo una grossa ciofeca di film. Fatto male,per nulla coinvolgente ,non mi  ha suscitato nessuna suggestione...anzi l'ho trovato un filo grottesco.  Sono stupito sul fatto che ha riscosso un grosso successo e consenso.

martedì 3 luglio 2018
Fabio

massima espressione del cinema di Dario Argento. un perfetto equilibrio di ritmo, recitazione, commento sonoro. Il soggetto supera il triller tradizionale ed entra nell'horror magistralmente per diventare un classico che ancora oggi non mostra segni di invecchiamento.

mercoledì 14 settembre 2016
vighi

Vedo tante 5 stelle e non capisco Il voto non particolarmente all'altezza.In assoluto non gli SI puo' dare 5 stelle...ma la genialita' di questo film e l'unicita'del medesimo puo' giustificare qualsiasi giudizio. Io lo adoro ma devo essere obiettivo. Non e'tecnicamente un horror ma un thriller/giallo cosi estremo che gli horror diventano poca cosa a tal cospetto! Il capolavoro di Argento prima dell'horror [...] Vai alla recensione »

venerdì 19 dicembre 2014
Anthony_S

Questo film non è fatto bene e non fa paura tranne nei momenti degli omicidi . Certo c'è da dire che l'ho visto un pò di anni fa a 13 anni e non ho chiuso occhio per paura che ci fosse l'assassino dietro la tenda o che spuntasse d'improvviso , la canzoncina perversa era inquietante . Non lo consiglio particolarmente a chi cerca la paura vera e propria a meno che [...] Vai alla recensione »

giovedì 12 giugno 2014
andisceppard

Difficile dirlo in altro modo. Per me almeno. Senza ombra di dubbio. Che certo ho poi visto mille altri film, più violenti, più inquietanti, meglio fatti. Ma quello lì rimane la paura. In ogni cosa. Questione d'età, è ovvio. Che lo vidi a 14 anni,  forse meno, un po' di sfroso. E per un mese non ho chiuso occhio.

martedì 8 ottobre 2013
brando fioravanti

Solito giallo alla Dario Argento. La storia non è più ricercata dei precedenti,ma lo stile è davvero sublime. La lunga seguenza dell'ingresso nella casa abbandonata è entrata nella storia. Attori bravissimi e una colonna sonora storica.

giovedì 18 febbraio 2010
il_marco95

Profondo rosso non è nient'altro che un grande indovinello sull'identità dell'assassino, Argento infatti inserisce indizi, azioni, parole, frasi, modi di fare dei co-protagonisti che danno l'idea che sia proprio lui l'omicida, ma poi viene il dubbio e si tira a indovinare chi sia, utilizzando le tracce che ci vengono lasciate, per poi giungere all'inaspettato e [...] Vai alla recensione »

martedì 4 agosto 2009
marezia

Pellicola la cui importanza risiede più che altro nell'immagine, che è curata, nitida e fotografata in inquadrature che definiscono gli spazi in modo geometrico. Lo splatter è puro colore, senza quella valenza morale (diseducativa) che purtroppo gli horror successivi hanno assunto. A me non ha fatto paura, né le musiche mi sono rimaste in testa però è un bel punto di riferimento; lento, macchinoso, [...] Vai alla recensione »

sabato 20 giugno 2009
tigr1

Premettendo di essere un ragazzo di soli 19 anni essenzialmente cinico ed estremamente abituato alla visione di film thriller, non posso omettere di definirmi esterefatto e piacevolmente impaurito, dopo aver visto di uno dei più bei film del terrore mai prodotti, da quel genio(e come tutti i geni dal carattere discretamente bizzarro) di Dario Argento.

venerdì 11 settembre 2020
elgatoloco

Lo si voglia o no, lo si ammetta o meno, "Profondo Rosso"(Dario Argento, anche autore di soggetto e sceneggiatura con Bernardino Zapponi, 1975)è, insieme con"Inferno"(1980)e in parte già con"Suspiria"(1977, irruzione nel fantastico dell'autore, poi completata-compiuta con "Inferno"), il capolvaoro di Dario Argento, il fikm nek quale: A)é [...] Vai alla recensione »

Frasi
Tu hai già ucciso e sento che ucciderai ancora
Una frase di Helga (Macha Méril)
dal film Profondo rosso - a cura di ste
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
lunedì 10 luglio 2023
Emanuele Di Porto
Sentieri Selvaggi

"E' tutto troppo pulitino, preciso, troppo formale..." Così all'inizio del film il protagonista Marcus Daly si esprime sul jazz, musica che ha la sua parte fondamentale in Profondo rosso: non solo perché ne è l'innegabile commento musicale (il contributo di Giorgio Gaslini è efficace al pari del tema omonimo - pur inconfondibile - dei Goblin), ma soprattutto perché ne è una sorta di leit-motiv strutturale. [...] Vai alla recensione »

domenica 9 luglio 2023
Marco Minniti
Asbury Movies

Il ritorno in sala di Profondo rosso, a quasi cinquant'anni dalla sua uscita originale, è l'occasione per tornare a riflettere (e su un'opera del genere, probabilmente, le riflessioni e le speculazioni non saranno mai abbastanza) su uno dei classici del cinema italiano del dopoguerra, non solo di genere. Tra i capolavori riconosciuti di Dario Argento - solo Suspiria, per gli argentiani DOC, gli contende [...] Vai alla recensione »

venerdì 19 maggio 2023
Orio Caldiron
La Rivista del Cinematografo

La centralità che oggi sembra rivendicare Profondo rosso (1975) nell'opera di Dario Argento non dipende soltanto dalla sua posizione intermedia, dopo i primi thriller a cui deve la sua clamorosa affermazione all'inizio dei settanta e prima di approdare all'horror più irrazionale con Suspiria (1977). Nel momento di congedarsi dal giallo all'italiana sente il bisogno di ritornare ancora una volta alla [...] Vai alla recensione »

NEWS
TRAILER
martedì 27 giugno 2023
 

Regia di Dario Argento. Un film con David Hemmings, Clara Calamai, Macha Méril, Eros Pagni, Giuliana Calandra. Da lunedì 10 luglio al cinema nella versione restaurata. Guarda il trailer »

NEWS
mercoledì 14 giugno 2023
 

Torna nelle sale uno dei più grandi e iconici film del Maestro del brivido Dario Argento, una delle vette del thriller mondiale in cui il regista ci trasporta in un giallo visionario e labirintico. Vai all'articolo »

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