Monica Vullo è una regista cinematografica e televisiva. Fin dall'inizio della sua carriera predilige temi e storie che parlano d'amore e di tragedie. Prende spunto dalla cronaca contemporanea (Codice rosso, Donne sbagliate, Distretto di polizia), ma gira anche favole moderne, adatte ad ogni tipo di pubblico (Anna e i cinque).

Formazione
Monica Vullo nasce nel 1966 a Roma. La passione per la regia è grande, fin da giovane. S'iscrive così, nella sua città, all'Istituto di Stato per la Cinematografia e la Televisione Roberto Rossellini grazie al quale nel 1984 riceve il diploma di script supervisor (segretaria di edizione) e assistant production manager (assistente del direttore di produzione). Inizia, quindi, la sua carriera come assistente alla regia per numerose fiction e film tv.

Debutto
Nel 1994 eordisce come aiuto regista nel film drammatico Oasi, di Cristiano Bortone, con Valentina Cervi e Henry Arnold. Debutta, invece, con il suo primo film da regista l'anno successivo con Tre minuti a mezzanotte. Gli anni Novanta li trascorre come segretaria di edizione in molti episodi di serie di successo, una su tutte: Il maresciallo Rocca. Il Duemila inizia come aiuto regista di vari episodi tv di Distretto di Polizia. La giovane affianca il veterano Renato De Maria in più di venti episodi, arrivando ad imparare e a dirigerne da sola tre puntate, tra il 2002 e il 2003.

Il successo arriva dal piccolo schermo
Nel 2006, insieme a Riccardo Mosca, è la regista di una storia toccante e drammatica: Codice rosso racconta le vicende di una nuova squadra di pompieri che deve sostituire gli uomini che l'hanno preceduta, morti tragicamente durante un incendio. L'esordio è buono e grazie ad attori del calibro di Alessandro Gassman, il film tv riceve un discreto successo di pubblico.
Nel 2007 ecco un altro lavoro. Stavolta si tratta di una storia tutta al femminile, dove la regia di Monica Vullo appare azzeccata e più esperta: si tratta di Donne sbagliate. Nel cast una sempre brillante Virna Lisi, affiancata da Nancy Brilli, Manuela Arcuri e Roberto Farnesi. Nello stesso anno gira un'altra storia passionale per la televisione: Io ti assolvo, con Gabriel Garko nel ruolo del sacerdote protagonista, non certo credibile; ma questo è sicuramente il lavoro meno pretenzioso della regista.
Nel 2008 cambia genere e ottiene un discreto successo con la fiction Anna e i cinque. Una commedia scanzonata e genuina, a cui Sabrina Ferilli aggiunge un misto di sensualità e spontaneità. La fiction, basata sul format spagnolo Ana y los siete, riunisce un cast che comprende attori italiani e d'oltralpe, compreso il Pierre Cosso de Il tempo delle mele 2.

Ultimi lavori in tv
Insieme al collega Maurizio Simonetti, nel 2010 gira la serie tv Le due facce dell'amore: storia d'amore impossibile tra una studentessa universitaria e un boss della malavita romana. I due protagonisti sono interpretati da Nathalie Rapti Gomez e Daniele Liotti.
L'anno successivo va in onda la miniserie Dov'è mia figlia, liberamente ispirata a fatti di cronaca italiana, nella quale si racconta la ricerca disperata di un padre (interpretato da Claudio Amendola) in seguito alla scomparsa della figlia.