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Mi è capitato di ammirare Daniel Craig in alcune buone performance, come in “Millennium”, ma l’attore inglese non sembra tagliato per il ruolo di 007: non ha la classe e l’eleganza di Connery o l’aplomb britannico di Moore, ed è quasi ovvio che finisca col fornire una versione esasperata e fin troppo muscolare di Bond; i suoi movimenti da Robocop sono goffi e rigidi, e ancor più incomprensibile è la scelta di mostrarlo spesso in una stramba posa contemplativa, con le gambe divaricate e lo sguardo vacuo e perso nell’orizzonte impalpabile dell’opera.
Oltre a non intravedere i cambiamenti epocali (tanto annunciati) di questa rilettura del celebre personaggio di Fleming, mi pare di intuire che Sam Mendes abbia voluto fare su 007 un lavoro simile a quello che è stato fatto su Batman da Christopher Nolan; ma Mendes, per quanto bravo, non è Nolan,e James Bond non è un personaggio dei fumetti.
Eppure Londra sembra Gotham City, 007 diventa un Cavaliere Oscuro, M. fa un discorso sulle ombre che recupera il decadentismo concettuale e le atmosfere di Batman, Q sembra una versione giovane e sofisticata di Lucius Fox, Bardem appare distintamente come un Joker albino ed effeminato, e , nonostante tutto, Skyfall non riesce ad esprimere con la stessa forza ed efficacia de “Il cavaliere oscuro” i concetti di bene e male e il loro legame imprescindibile ed interdipendente, e la conclusione è che questo nuovo Bond abbia smarrito completamente la propria identità, raggiungendo una forma ibrida e priva di significato.
In conclusione, cosa c’è in “Skyfall”, oltre l’intrattenimento, oltre la potenza estetica e i virtuosismi tecnici (la bellezza delle scene notturne a Shangai è innegabile), oltre gli effetti speciali sontuosi e l’azione sfrenata? Bè, io direi: un bel niente.
“Non spreco mai un panorama” – dice Craig/Bond a un certo punto dell’opera, ed è soltanto una delle frasi memorabili di un film amaramente inutile.
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enricofra
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lunedì 10 dicembre 2012
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assolutamente d'accordo
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Anch'io ho notato le somiglianze con Batman. Silva è assolutamente un cattivo alla Joker, compreso il colore improbabile dei capelli e la faccia sfigurata. E Bond sfugge al sistema fingendosi morto come Wayne nell'ultimo Batman. Senza contare che per la prima volta 007 non è un super-donnaiolo ma sembra quasi un solitario che vede le donne solo come dei pericoli potenziali o delle possibili fonti di informazioni, esattamente come Bruce Wayne.Ma aggiungo che, senza mettere in dubbio l'abilità registica di Nolan, qui a mancare è il tocco illuminato di fumettisti come Frank Miller e Alan Moore che hanno creato ad arte il Batman invecchiato e decadente di Dark Knight e non hanno invece mai messo mano a 007.
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Anch'io ho notato le somiglianze con Batman. Silva è assolutamente un cattivo alla Joker, compreso il colore improbabile dei capelli e la faccia sfigurata. E Bond sfugge al sistema fingendosi morto come Wayne nell'ultimo Batman. Senza contare che per la prima volta 007 non è un super-donnaiolo ma sembra quasi un solitario che vede le donne solo come dei pericoli potenziali o delle possibili fonti di informazioni, esattamente come Bruce Wayne.Ma aggiungo che, senza mettere in dubbio l'abilità registica di Nolan, qui a mancare è il tocco illuminato di fumettisti come Frank Miller e Alan Moore che hanno creato ad arte il Batman invecchiato e decadente di Dark Knight e non hanno invece mai messo mano a 007. Se Mendes avesse avuto una sceneggiatura decente su cui lavorare avrebbe fatto certamente un lavoro migliore... quando metti mano in modo pesante a un personaggio con questo passato leggendario, una sceneggiatura perfetta e ineccepibile è l'unica cosa che ti salva dal baratro.
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