Regista documentarista e produttrice intellettuale, Sophie Fiennes, i cui interessi cinematografici spaziano dall'arte alla danza, passando per la filosofia, nasce il 12 febbraio 1967 in una famiglia di artisti inglesi. Il padre è il fotografo Mark Fiennes e la madre è la scrittrice e pittrice Jini Fiennes. Naturale che i figli di questa famiglia numerosa sviluppino notevoli talenti. Ralph e Joseph Fiennes diventano attori, Martha è una regista, scrittrice e produttrice, mentre Magnus è un autore musicale e un produttore discografico. Ognuno segue la propria passione e Sophie non è da meno. Dopo un corso di pittura alla Chelsea School of Art, comprende che la sua strada è dietro la macchina da presa. Dal 1987 al 1992 lavora con il regista Peter Greenaway, assistendolo in diversi progetti televisivi e film, come Giochi nell'acqua (1988), Il cuoco, il ladro, sua moglie e l'amante (1989) e L'ultima tempesta (1991). Dal 1992 al 1994 gestisce la compagnia di danza inglese The Michael Clark Company, ma dalla fine degli anni '90 inizia a dirigere i propri film.
I progetti tra cinema e arte
Il debutto della Fiennes dietro la macchina da presa avviene nel 1998, quando, in collaborazione con Shari Roman, firma il documentario cortometraggio Lars from 1-10, in cui il regista danese Lars von Trier spiega l'origine del movimento di avanguardia cinematografica "Dogma 95". Nel 2001 dirige Because I Sing, progetto commissionato dall'Organizzazione londinese di Arti Contemporanee Artangel e dalla rete televisiva Channel 4, che compone un originale ritratto dei cori della capitale inglese, grazie al lavoro di indagine realizzato dal coreografo belga Alain Platel. L'anno successivo la Fiennes dirige Hoover Street Revival, documentario proiettato in svariati festival internazionali, incentrato su una chiesa pentecostale di Los Angeles, la Greater Bethany Church, e sul suo carismatico ministro di culto Noel Jones. Nel 2007 la regista firma Show and Tell, progetto, realizzato per il canale ZDF/Arte, su una particolare performance di danza del collettivo Les ballets C de la B, fondato da Alain Platel. La macchina da presa cattura i momenti di estasi e rottura dello spettacolo, spiegato dalle interviste al coreografo belga e ai suoi ballerini. Nel 2010 la regista dirige Over Your Cities Grass Will Grow, documentario sull'artista contemporaneo tedesco Anselm Kiefer, che mostra i suoi processi creativi e l'universo personale che si è costruito nel suo studio, in una tenuta nel sud della Francia. Per la rete Arte France la Fiennes realizza Hopper Stories (2012), una serie di otto cortometraggi ispirati ai dipinti di Edward Hopper. Nel 2012 firma il cortometraggio First Row Orchestra, in cui una donna racconta una storia d'amore finita, mentre ascolta musica classica.
The Pervert's Guide
Nel 2006 la Fiennes dà avvio alla serie di documentari che uniscono il cinema alla filosofia. Definito visione essenziale per i cinefili, The Pervert's Guide to Cinema è un viaggio esilarante attraverso alcuni tra i più grandi film della storia della settima arte. A fare da guida carismatica è il filosofo e psicoanalista Slavoj Zizek che, interpretando il misterioso linguaggio cinematografico, svela quello che i film dicono sul genere umano. Nel 2012 la regista gira The Pervert's Guide To Ideology, secondo viaggio del filosofo sloveno nell'inconscio della settima arte. Imponendo una nuova metodologia di critica cinematografica, Zizek mescola dialettica hegeliana, marxismo e psicanalisi, per smascherare l'ideologia che ci permea al punto da impedirci di vedere che ne siamo schiavi: il capitalismo. A essere presi in esame dal filosofo sono film come Taxi Driver, The Dark Knight, Brazil, L'ultima tentazione di Cristo, Titanic, Full Metal Jacket, Tutti insieme appassionatamente.
