Artista concettuale, lavora con le varie forme dell'audio e del video, sfruttando l'interazione fra cinema, musica digitale e acustica e pittura. Attivo sulla scena mondiale della musica e dell'arte contemporanea, ha dato vita a un'opera multisfaccettata, profondamente urbana, cupa e spesso surreale. Le sue installazioni sonore sono una fusione di processi sonori e di manipolazioni elettroacustiche, sovente derivate dal pianoforte e dalla chitarra, mentre i suoi film, vere e proprie esplorazioni delle potenzialità espressive dell'audiovisivo, si basano su un montaggio antinarrativo, sulla manipolazione della durata temporale, sull'interazione di elementi come il colore o la velocità delle immagini, in una sorta di flusso di coscienza visivo e sonoro. Per queste sue particolari creazioni, Slavin ha anche creato un programma per il controllo delle immagini e del suono in tempo reale: una piattaforma in cui il suono e l'immagine si giustappongono in un flusso di immagini, forme e superfici.
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