Dalla natia Australia era arrivata in America con una compagnia di opere buffe, nella quale recitavano i suoi genitori: appena arrivati, la piccola Mae fu messa nel Convento di Santa Elisabetta a Madison, nel New Jersey, e vi rimase per sette anni, fino al 1912, quando si unì ai genitori a New York. Recitò in qualche commedia, poi preferì darsi al cinema. Anche lì le parti erano minuscole, ma il compenso era di molto superiore.
Alla American, una compagnia cinematografica che aveva gli studi a due passi, Mae recitò spesso nei film di Pauline Bush, specializzandosi nei ruoli di antagonista. Fu Mack Sennett che, dopo averla vista in un teatro di Los Angeles in un ruolo di «cattiva», le propose di lavorare alla Keystone: avrebbe dovuto rompere i piatti sulle teste di Charles Murray o di Max Davidson; un'altra vittima della scatenata Mae fu spesso anche Roscoe «Fatty» Arbuckle, allora agli inizi della carriera.
Sennett era legato a Mabel Normand, la stella della Keystone, ma non disdegnava occasioni alternative, e Mae fu una di queste: venne sorpresa da Mabel nel letto di Mack e le due donne se le dettero di santa ragione, distruggendo qualsiasi cosa capitasse loro sotto mano, possibilmente sulla testa dell'altra. Una slapstick dal vero, tra due esperte della materia. La storia venne ampiamente riportata dalla stampa scandalistica e i commenti ironici e le frecciatine pungenti ebbero fine solo quando Mabel e Mae si riappacificarono pubblicamente. Lasciati dunque gli studi di Sennett dopo questa storia, Mae si sposò con un attore, Francis Mc Donald e per qualche anno abbandonò ogni attività. Nel 1919 divorziò, dichiarando in un'intervista: «Francis era un bravo marito, anche un bravo attore, ma non guadagnava abbastanza da vivere. Io ho lavato, cucinato, tenuto a lucido l'appartamento e pagato per tutto il tempo. Tutto questo non mi è parso giusto e allora ci siamo separati».
Tornata al lavoro, Mae venne scritturata dalla Universal come partner di Chester Conklin in una serie di brevi comiche denominate «Sunshine Comedies». In un paio di queste la vide Erich von Stroheim che per la Universal stava preparando The Devil’s Passkey (1920) e trovò che l'attrice, a parte il talento comico, avesse un volto che sapeva esprimere delle durezze insolite e la scelse per il ben caratterizzato ruolo di una danzatrice spagnola, La Belle Odera. Subito dopo Mae sarà una delle due false principesse complici del lubrico Conte Karamzin, impersonato dallo stesso Stroheim in Foolish Wives (1922).
Questi due film rappresenteranno il punto massimo della carriera dell'attrice, che subito dopo verrà sommersa dalle offerte di interpretare personaggi di «bad girls» in film come Souls for Sale (1923), Name the Woman (1924), A Woman Who Sinned (1924), The Unholy Three (1925), Camille of the Barbary Coast (1926), While the City Sleeps (1928), per citare i più rappresentativi. Questa tipizzazione caratterizzerà tutto il prosieguo della sua attività cinematografica, anche nel sonoro dove, a parte una miriade di piccole ma puntuali particine, ritroverà qualche balenio di devastante comicità impersonando più volte, nei film della coppia Laurel Hardy, la moglie di Oliver, una strega petulante e oppressiva.
Da Le dive del silenzio, Le Mani, Genova, 2001.