Regista e sceneggiatore francese, Jean-Pierre Améris si è diplomato all'Institut des hautes études cinématographiques di Parigi nel 1986, per poi tornare nella sua città natale, Lione, con la produzione di tre cortometraggi, valsi al giovane regista il Gran Premio al Clermont-Ferrand Festival.
Nel 1992 dirige il suo primo lungometraggio, Le Bateau de Mariage, storia di un insegnante sotto l'occupazione nazista. Muovendosi tra finzione e documentario, Améris approda a Cannes nel 1996 con Les Aveux de l'innocent, per poi dirigere Mauvaises fréquentations, premiato al festival di San Sebastian. C'est la vie è il suo quarto film da regista, e racconta le vicende di un gruppo di anziani in un ospizio. Poids léger (2003), invece, si svolge in un club di boxe, seguendo fedelmente il romanzo di Oliver Adam da cui è tratto. Nel 2010 Benoît Poelvoorde e Isabelle Carré sono due impacciati - e timidi - insicuri, sotto lo sguardo vigile della sua macchina da presa, in Emotivi anonimi. In seguito, il regista cerca di adattare il romanzo filosofico di Victor Hugo, The Man Who Laughs, dove dirige un cast di prestigio tra cui Gerard Depardieu e Emmanuelle Seigner. Il film viene presentato alla Mostra del Cinema di Venezia. Recentemente, il regista ha realizzato un nuovo film in costume tuffandosi nel tardo 19° secolo con Marie Heurtin - Dal buio alla luce in cui una suora dotata di una volontà incrollabile, tenta di educare una ragazza sorda, muta e cieca.