Andrea Laquidara (Messina, 1976) è regista, sceneggiatore, studioso e insegnante di cinema. Vive e lavora a Urbino, dove ha conseguito la laurea in filosofia e il dottorato di ricerca in Studi Interculturali, con una tesi dal titolo "En plein air. John Ford e Jean Renoir inquadrano la wilderness".
Si occupa di regia dai primi anni 2000, realizzando film e video indipendenti, muovendosi tra registri differenti: documentari, film di finzione, video sperimentali.
Dal 2010 collabora regolarmente con l'associazione culturale "La Ginestra", che produce i film e i documentari da lui diretti. Nel 2019 è tra i fondatori di AB, casa di produzione indipendente di Urbino.
In qualità di insegnante di cinema, dirige dal 2009 Fuori tempo. Laboratorio sulla narrazione cinematografica, in collaborazione con "La Ginestra" e l'Università di Urbino "Carlo Bo".
Dal 2011 al 2020 ha insegnato Cinema Francese e Cinema Americano nell'ambito del Dipartimento DISCUI dell'Università di Urbino, e collaborato con l'insegnamento di Letteratura e Cinema. È stato inoltre docente di Storia del Cinema nel Master Professionisti del linguaggio cinematografico, attivato presso la "Carlo Bo" nel 2017.
Dal 2010 è direttore artistico del festival L'intervallo tra le cose. I luoghi della narrazione cinematografica, organizzato da "La Ginestra", dal Comune e dall'Università di Urbino.
Pubblica saggi e articoli di argomento cinematografico. Tra gli altri, "Illusione d'ombra. Come inquadrare l'oscurità?", (Galaad, 2013), "John Ford e il cinema americano. Ovvero la rimozione di Dioniso" (Mimesis, 2019), "Dissonant desire. Tristan und Isolde in L'Âge d'Or by Luis Buñuel", (Königshausen& Neumann, 2020), "Non è l'America. Un viaggio nel cinema ambientato nelle Marche" (Ventura, 2022).