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Il dramma familiare incontra la distopia in una serie tv che trova i suoi momenti migliori quando lascia emergere il sentimento. Drammatico, Danimarca, Svezia, Gran Bretagna2023.
Un paese viene evacuato a causa di un'alluvione. Una ragazza dovrà scegliere chi seguire tra i due genitori. Espandi ▽
Thomas Vinterberg dirige una serie in sette episodi in cui il dramma familiare incontra la distopia: senza effetti speciali, ma con l’analisi degli effetti che un futuro chissà quanto speciale potrebbe avere sulle vite di persone normali come noi… Nella serie si ritrova uno dei tipici luoghi comuni del cinema e della letteratura contemporanea: lo stravolgimento scioccante di una normalità un tempo data per scontata e oggi considerata a rischio e sempre più fragile. Racconta con toni realistici la fine dello stato danese a causa dell’innalzamento del mare e lo shock di persone bianche e benestanti trasformate in migranti o rifugiati senza documenti. La metafora dai toni paradossali è evidente e fin troppo sottolineata, come a pensarci bene l’innesco futuristico della stessa serie, che rimane narrativamente inevaso e superficiale. Del resto, come dimostrano le esperienze hollywoodiane Vinterberg non si è mai trovato a proprio oggi con il cinema di genere e anche qui trova gli accenti migliori quando il racconto lascia da parte le svolte di trama e lascia emergere il sentimento. In un’Europa dai confini interni chiusi o controllati, solo l’amore, del resto, può aiutare a tenere unite persone che la realtà ha separato. Recensione ❯
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Un entomologo ha sposato una donna corteggiata da un barone e da uno scultore, il quale, dopo aver denunciato il rivale, parte con la sposa, lasciando che il marito si consoli con la nipote. Espandi ▽
Un entomologo distratto ha sposato una donna corteggiata da un barone e da uno scultore, il quale, dopo aver denunciato il rivale, parte con la sposa, lasciando che il marito si consoli con la nipote. Recensione ❯
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Un documentario che racconta le vittorie e le sconfitte di tre hacker che lottano contro la più grande industria al mondo, quella dei media. Espandi ▽
È il giorno che precede l'inizio del processo. Fredrik racchiude un computer in un'arrugginita vecchia Volvo. Insieme ai co-fondatori del suo Pirate Bay, si trova di fronte a una richiesta, da parte di Hollywood, di risarcimento danni di ben 13 milioni di dollari in un caso di violazione del copyright. Fredrik è deciso a installare un nuovo computer nella sala segreta dei server. Là dove si nasconde il più grande sito di condivisione dei file. Quando l'hacker prodigio Gottfrid, l'attivista di internet Peter e il nerd della rete Fredrik sono dichiarati colpevoli, si trovano costretti a confrontarsi con la realtà della vita offline, lontano dalla tastiera. Ma, nel buio profondo dei centri di dati, computer clandestini continuano tranquillamente a duplicare file. Recensione ❯
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Un marinaio, durante le guerre napoleoniche, viene catturato dagli inglesi non potendo così nutrire la sua famiglia. Cova il desiderio della vendetta. Espandi ▽
Terje Vigen è un marinaio fedele alla propria moglie e affezionato alla piccola figlia. Quando scoppia la guerra attraversa il mare per portare a casa il grano per il pane. Catturato dagli inglesi verrà incarcerato e quando potrà tornare a casa non ci troverà più i familiari. Sjöstrom crea un capolavoro che segna la storia del cinema europeo partendo da un poema di Ibsen. Il regista vi trova materia per il suo cinema che si distacca compiutamente e volutamente dal concetto di ‘imitazione’ della vita. Considerato che il poema era piuttosto noto tra la popolazione (anche in funzione nazionalistica) il film nel 1917 trovava in sala spettatori in grado di recitarne a memoria il testo. A cui il film resta fondamentalmente fedele. Il regista poi aderisce talmente all’operazione da assumere il ruolo del protagonista a cui, nonostante alcune espressioni che oggi ci possono apparire come troppo teatrali, fornisce momenti di profondità psicologica non secondari. Fino ad un finale che può forse apparire retorico ma che è dotato di uno spessore umano che trova nella presenza di una bambina il senso di una scelta che va contro corrente e può, ancora in questi tempi, offrire un’occasione di riflessione. Recensione ❯
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Un film in cui la figura maschile con il suo perbenismo di facciata e il tema dell'adulterio si fanno ancora strada. Drammatico, Svezia2000. Durata 99 Minuti.
1920. In una saletta dei Filmstudios si incontrano quattro grandi artisti svedesi: Selma Lagerlöf, Tora Teje, Victor Sjöström e Julius Jaenzon. Espandi ▽
Dopo il successo riscosso dalla piece teatrale di Per Olov Enquist, Ingmar Bergman decide di adattare la storia di Bildmakarna per la televisione. Il film racconta l'incontro tra quattro grandi artisti svedesi: l'autrice Selma Lagerlöf, l'attrice Tora Teje, il regista Victor Sjöström e il fotografo Julius Jaenzon. La storia è ambientata nell'autunno del 1920 all'interno dei Filmstudios, dove il regista di cinema muto Victor Sjöström sta girando il film The Phantom Carriage, adattamento del popolare romanzo di Lagerlöf Körkarlen. Recensione ❯
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Uno straordinario sonoro fa percepire la paura della guerra e la perdita di un'infanzia rubata . Documentario, Danimarca, Svezia, Finlandia2017. Durata 91 Minuti.
La vita di un bambino in una zona di guerra dell'Ucraina. Espandi ▽
Oleg, di dieci anni, vive nella regione di Donetsk nell'est dell'Ucraina, una zona di guerra in cui spesso riecheggia il fuoco antiaereo e gli attacchi missilistici. A volte questi suoni si percepiscono in lontananza, mentre altre volte sono spaventosamente vicini. A scuola, Oleg scopre il rifugio antiaereo e cosa fare quando incontra una mina terrestre. Mentre molti hanno lasciato questa zona pericolosa, Oleg rimane con sua nonna, che si è presa cura di lui dalla morte di sua madre. Il film segue per un anno la vita del bambino, sottolineando il forte il legame che ha con sua nonna. Nel frattempo, anche i ragazzi trovano la guerra eccitante, specialmente quando un vicino di casa insegna loro come usare una pistola. Recensione ❯
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Un intenso spaccato di vita afroamericana degli anni Ottanta. Espandi ▽
Con un approccio visivo che ricorda la lezione dei maestri del Neorealismo italiano, Billy Woodberry narra le difficoltà della comunità nera a partire dalla sua cellula minima, la famiglia. Girato nei quartieri popolari di Los Angeles, il lungometraggio racconta i devastanti effetti della disoccupazione in una coppia sposata con figli. Charlie Banks (Nate Hardman) cerca invano lavoro, ogni giorno. Sua moglie Andais (Kaycee Moore) è sfinita dall'accudire i loro bambini piccoli e dai turni estenuanti. Charlie cerca impieghi giornalieri ogni volta che può, tagliando erbacce e pitturando case. Di notte si addormenta nella vasca da bagno. Recentemente restaurato da Ross Lipman e dalla UCLA Film & Television Archive, Bless Their Little Hearts è uno dei film più rappresentativi della L.A. Rebellion nonché una delle pietre miliari del cinema indipendente americano. Nel 2013 è stato selezionato nel National Film Registry della Library of Congress. Recensione ❯
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Il lungometraggio più completo sulla guerra civile in Siria, seguita dall'interno nell'arco di sette anni. Documentario, Siria, Svezia2018. Durata 144 Minuti.
Una donna invisibile filma la propria gente durante la rivoluzione. Ciò avviene in un paese chiamato Siria, tra il 2011 e il 2017. Espandi ▽
Non solo diario di un paese in guerra, il film segue un gruppo di attivisti politici. I loro ideali e la fede nella capacità di rinnovamento del paese di queste persone non tarderanno a scontrarsi con vari dilemmi generazionali e confessionali che a poco a poco si trasformeranno in conflitti. Attraverso le sorti dei suoi personaggi nel corso degli anni, il film ci consegna una profonda riflessione politica sulla difficoltà di riunire un popolo. Recensione ❯
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Un'opera sulle conseguenze del terremoto in Giappone che invita a porci diverse domande senza retorica o falsi pietismi. Drammatico, Svezia2022. Durata 76 Minuti.
Le disastrose conseguenze del più grande terremoto della storia moderna del Giappone avvenuto nel marzo del 2011. Espandi ▽
Un film sul terremoto che sconvolse il Giappone letto da una prospettiva diversa ed emotivamente coinvolgente. Lo sguardo della regista non si sofferma solo sulle vicende individuali ampliando così le nostre conoscenze. Senza falsi pietismi o retoriche ricattatorie ci si limita a verificare, anche basandosi su dati scientifici, cosa avrebbe potuto accadere se si fosse prestata attenzione ad alcuni segnali provenienti dal mondo della natura. Avvalendosi poi delle neuroscienze vengono offerti dati su come il cervello reagisce a traumi come quelli subiti da chi ha avuto la vita sconvolta in maniera così brutale e repentina. Tutto questo in un contesto estremamente delicato e rispettoso del dolore altrui. Recensione ❯
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Una fotografia dell'Egitto di oggi che intreccia sapientemente commedia, intrigo politico e denuncia esplicita. Drammatico, Svezia, Francia2025. Durata 127 Minuti.
Il più famoso attore egiziano si trova costretto ad accettare un ruolo che detesta. Espandi ▽
George El-Nabawi è la star più famosa del cinema egiziano. Proprio per questa ragione gli viene chiesto con modalità ricattatorie di interpretare il Presidente Abdel Fatah al-Sisi in un film che inneggi alle sue gloriose gesta. George non può rifiutare anche perché metterebbe in pericolo la vita del figlio ma la sua accettazione non è destinata a semplificargli la vita. Un regista di origini egiziane ma nato in Svezia ci racconta con coraggio e con conoscenza dei generi l’Egitto di oggi. Saleh sa come alternare la commedia a situazioni in cui dominano l’intrigo politico e la denuncia esplicita operando sul cinema nel cinema e mostrandoci come in un regime gli attori possano diventare pedine non intercambiabili ma sicuramente subornabili ai voleri del potere. La scritta finale classica che fa riferimento a fatti frutto della fantasia è una salvaguardia ma non cancella la messa al centro della narrazione di un presidente dittatore di cui si fa nome e cognome. Recensione ❯
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