| Anno | 2025 |
| Genere | Drammatico |
| Produzione | Grecia, Spagna, Gran Bretagna, Paesi Bassi |
| Durata | 103 minuti |
| Regia di | Miguel Ángel Jiménez |
| Attori | Willem Dafoe, Joe Cole, Victoria Carmen Sonne, Carlos Cuevas, Emma Suarèz Francesc Garrido, Christos Stergioglou, Elsa Lekakou, Pelle Heikkilä, Maria Pau Pigem, Antonis Tsiotsiopoulos, Giovanni Prete, Nikolas Drosopoulos, Ermina Kyriazi, Handrinou Ileana, Nata Kas Zakharova. |
| MYmonetro | 2,84 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 8 agosto 2025
Durante il 25° compleanno della figlia, eventi imprevisti sull'isola privata di Markos Timoleon mettono a rischio il suo potere e la sua stabilità.
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CONSIGLIATO SÌ
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A metà degli anni settanta, una splendente isola sul Mar Egeo fa da oasi privata per Marcos Timoleon, ricchissimo e solitario armatore di origini greche e di influenza cosmopolita. Nell'arco di una giornata, l'uomo aprirà le porte della sua residenza a un colorito gruppo di amici e conoscenti da tutto il mondo, riunitisi per la festa di compleanno della figlia Sofia. Rimasta l'unica erede della famiglia dopo la dolorosa morte del primogenito di Marcos, la giovane donna ha una sorpresa da confidare al padre, il quale però tratta gli affetti come gestisce gli affari, e non si fa dunque mai trovare impreparato.
Cinico e decadente, questo adattamento di un romanzo di Panos Karnezis funziona come compatta allegoria sui nauseanti effetti del potere. La gira lo spagnolo Miguel Ángel Jiménez, autore di corti e documentari in patria ma poco noto sulla scena internazionale.
La partnership
con Willem Dafoe - qui mattatore puro in un ruolo tragico e crepuscolare - gli consente di
misurarsi con un profilo più alto e con un'opera che sa di passato: evoca infatti
nell'ambientazione e nello stile quel cinema dalla moralità velenosa che la faceva da padrone
nella seconda metà del secolo scorso, in un bacino del Mediterraneo che si fa riflesso del
mondo intero, dove il locale è globale e il business è politica. La vecchia Europa è il passato, il
glamour antico non era più di moda e anche il potere stava per salpare via, verso altre regioni.
Al passato guarda anche Marcos, che si intrattiene con i franchisti spagnoli spiegando però che
un uomo d'affari non si giudica dai suoi clienti, e si presenta come un riff sulla mitologia di
Onassis, anche se a qualche invitato, su due piedi, fa venire in mente il Padrino di Coppola.
Come Brando, Marcos si ritira negli uffici per trattare e ricattare mentre fuori impazza la festa,
tanto più godereccia quanto più inerte. Ma qui non c'è contrasto tra ombra e luce: è un mondo
completamente avvolto nell'oscurità, da "tutto in una notte", così perverso da aver abbandonato
ogni apparenza. Dopo aver scavato nell'ambiguità per buona parte del film - e averci trovato
dentro diversi momenti di buon cinema, grazie all'eclettica colonna sonora e a una bella
capacità di comporre l'inquadratura - anche Jiménez vira deciso verso una conclusione che
spoglia le menzogne e l'egoismo di ciascuno dei presenti sull'isola, in una sorta di economia
circolare basata sull'opportunismo grande e piccolo.
A salvare il film dal fascino sterile del torbido c'è la figura del protagonista, resa sfaccettata dal talento di Dafoe. Rispetto al romanzo c'è un'enfasi più singolare sul rapporto tra un padre e una figlia, asciugata dalle derive di mistero sulla vita e sui misfatti di un tycoon arrivato allo snodo finale dell'esistenza. "Sotto gli abiti e i vestiti eleganti siamo tutti nudi" proclama l'uomo in un discorso agli invitati, ma lui è più nudo degli altri, consumato da un desiderio di controllo che pure fino all'ultimo si tiene in bilico con dei residui di umanità.
Diretto dallo spagnolo Miguel Ángel Jiménez, The Birthday Party, fuori concorso al 43° Torino Film Festival, è il classico film aspirazionale, snob per partito preso, "guarda che bravo che sono" per stemma, nah, nobiliare, ovvero una spietata autodiagnosi: "vorrei ma non posso". Tratto dal romanzo Una festa di compleanno di Panos Karnezis, suggestivamente, e pure troppo, illuminato da Gris Jordana, [...] Vai alla recensione »
Erano sei anni che il regista spagnolo Miguel Ángel Jiménez non dava segno della sua presenza dietro la macchina da presa, dai tempi di quel Una ventana al mar che gli diede non poche soddisfazioni critiche. In quell'occasione il cineasta guidava la sua protagonista - una splendida Emma Suárez - da Bilbao fino a Nisiro, piccola isola di origine vulcanica che fa parte dell'arcipelago del Dodecanneso. [...] Vai alla recensione »
A distanza di sei anni dal precedente Window to the Sea, Miguel Ángel Jiménez torna alla regia con The Birthday Party, adattamento dell'omonimo romanzo dello scrittore Panos Karnezis. Protagonista del racconto è Marcos Timoleon (Willem Dafoe), un armatore e magnate greco i cui tratti rimandano chiaramente alla figura di Aristotele Onassis. Timoleon organizza una fastosa e stravagante festa di compleanno [...] Vai alla recensione »