
Titolo originale | We Live in Time |
Anno | 2024 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Gran Bretagna, Francia |
Durata | 107 minuti |
Regia di | John Crowley |
Attori | Florence Pugh, Andrew Garfield, Adam James, Aoife Hinds, Gianni Calchetti Marama Corlett, Grace Molony, Nikhil Parmar, Heather Craney, João Soares Dos Reis. |
Uscita | giovedì 6 febbraio 2025 |
Tag | Da vedere 2024 |
Distribuzione | Lucky Red |
MYmonetro | 3,39 su 14 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 4 febbraio 2025
Il racconto di una coppia nell'arco di dieci anni, dai momenti più alti a quelli più bassi. In Italia al Box Office We Live in Time - Tutto il tempo che abbiamo ha incassato 1,3 milioni di euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Si incontrano in un ospedale. Lui è Tobias Durand, lavora per la fabbrica di cereali Weetabix e si trova in strada di sera in accappatoio alla ricerca di una penna per firmare le carte del divorzio. Lei è Almut Brühl, un ex-pattinatrice ora chef in ascesa che l'ha investito. Tra loro nasce una forte attrazione e dopo poco vanno a vivere insieme. Da lì parte la loro storia che attraversa circa dieci anni, tra alti e bassi, momenti di grande felicità culminati con la nascita della figlia ad altri tragici quando Almut scopre di avere un cancro e deve scegliere un trattamento che può allungarle la vita ma farla soffrire di più oppure sfruttare al meglio il tempo che le rimane.
Tutto nasce per caso. Oppure no. Una matita che si spezza, un' auto incastrata tra altre due, date di momenti importanti che finiscono per coincidere. We Live in Time non è solo un melodramma sulla malattia, o almeno non soltanto.
Rispetto a Voglia di tenerezza, segue un percorso meno classico e non lineare da un punto di vista narrativo. Per questo passato e presente si alternano per mettere a fuoco la vita della coppia tra incomprensioni (la reazione di Almut quando Tobias le ha chiesto di sposarlo) a frammenti di felicità, dai momenti sulla giostra fino alla scena, la più coinvolgente ma anche frenetica, irresistibile di tutto il film, del parto nella stazione di servizio con la porta del bagno bloccata. John Crowley segue i suoi protagonisti nel corso del tempo come aveva già fatto con Il cardellino ed Boy A che è stato anche il primo ruolo da protagonista per Andrew Garfield. L'attore statunitense in We Live in Time trova un'intesa perfetta con Florence Pugh. Sono loro i principali punti di forza di un film caratterizzato da una drammaturgia solida, quasi di stampo teatrale nei dialoghi della sceneggiatura di Nick Payne che trova a sua volta un magnifico contrasto con un cinema che prova a immortalare la fuggevolezza del tempo.
Forse lo stesso tipo di struttura, con altri attori, non avrebbe retto allo stesso modo. Sia Garfield sia Pugh li rendono aderenti alla realtà, lasciano avvertire quello che provano anche con un solo sguardo come nella prima reazione di entrambi davanti al responso della dottoressa, oppure mettono in evidenza anche le tensioni nascoste della coppia che emergono, per esempio, dopo che Tobias ha visto il filmato della gara di pattinaggio di Almut. Ci sono però anche toccanti momenti di istintiva intimità quando lui le taglia i capelli. Oppure tutte le scene in cucina, come la preparazione e la gara internazionale di cucina del Bocuse d'or che sembrano uscite da The Bear e alterano nuovamente gli equilibri tra i due personaggi perché Almut inizialmente aveva tenuto all'oscuro Tobias che avrebbe partecipato alla competizione. We Live in Time cammina sospeso, potrebbe cadere da un momento all'altro, diventare troppo sentimentale oppure al contrario cercare un taglio più brillante. Trova invece un miracoloso equilibrio proprio perché riesce a intrecciare insieme due diagnosi di cancro, una storia d'amore, la nascita di una figlia nello stesso film. Il cineasta si mette principalmente al servizio della storia e dei suoi attori ed è per questo che la sua regia è così trasparente a quella tradizionale di Brooklyn. In quel caso mostrava una faccia del 'sogno americano', qui invece le pagine della vita di una coppia. Come i protagonisti, We Live in Time coglie l'attimo. Ogni piano su di loro (insieme o da soli) cattura il momento di felicità o disperazione. Non c'è mai un esito scontato come nei drammi sulla malattia, anche quello bellissimo di James L. Brooks con Debra Winger e Shirley MacLaine. Il destino di Tobias e Almut può cambiare da un momento all'altro prima del finale. Il vissuto e la sua rappresentazione sono la stessa cosa. In We Live in Time, tra il cinema e la vita non c'è più nessuna distanza.
Hanno solo 2 anni di differenza Saoirse Ronan e Florence Pugh, ma tanto, tanto in comune! Irlandese la prima (classe 1994), britannica la seconda (1996), hanno lavorato insieme sul set di “Piccole donne” di Greta Gerwig (2019); attrici giovani, in odore di Oscar, dal talento straripante, sono state scelte da registi del calibro di Wes Anderson, Peter Weir, Christopher [...] Vai alla recensione »
We Live In Time è un bel film romantico che riesce a non cadere nel sentimentalismo. Andrew Garfield e Florence Pugh sono i memorabili protagonisti di una storia d’amore raccontata in modo non lineare e che unisce commedia romantica, cancer movie e mélo strappalacrime. We Live in Time non ci dà il tempo di scoprire i protagonisti mentre si conoscono, che di solito è [...] Vai alla recensione »
Ci sono molti modi per raffigurare la lotta con la morte, più o meno cruenti, terrorizzanti, pacificatori. “Misterioso paese da cui nessun viandante ha mai fatto ritorno” dice Shakespeare. Forse quello che mi è piaciuto di più è la partita a scacchi che il cavaliere intrattiene con l’oscuro Signore nel Settimo Sigillo di Bergman, che non solo gli permette [...] Vai alla recensione »
Tutto il tempo che abbiamouna commedia romantica e drammatica su un incontro fortuito di una coppia, dieci anni di vita, incontri, amori e una malattia tumorale che conserva però con una dovuta dose di leggerezza e dramma, una caratura particolare. Un film di piacevoli silenzi, di risate, sussurri e grida con momenti comici e scelte coraggiose.
già dopo i primi 10 minuti si intuisce chiaramente il finale, strappalacrime fallito, tuttavia è gradevole ed intrattiene discretamente, vedibile
la storia è un po' deludente, tutto molto scontato, nessun colpo di scena. buona la fattura
Hanno solo 2 anni di differenza Saoirse Ronan e Florence Pugh, ma tanto, tanto in comune! Irlandese la prima (classe 1994), britannica la seconda (1996), hanno lavorato insieme sul set di “Piccole donne” di Greta Gerwig (2019); attrici giovani, in odore di Oscar, dal talento straripante, sono state scelte da registi del calibro di Wes Anderson, Peter Weir, Christopher [...] Vai alla recensione »
Il film scorre lento, la tematica si muove in superficie, discreta la prova dei due attori
Una chef emergente e un uomo romantico s'innamorano, affrontano le tappe per costruirsi una famiglia, lottano insieme contro una malattia. Tutto il resto è rumore di fondo, futile orpello. Il tempo vola e il cinema si offre come strumento d'illusione, se non di fermarlo, almeno di controllarlo. Una funzione confermata ancor più da film come «We live in time», che esplicitano d'essere dispositivi per [...] Vai alla recensione »
Cronologia frullata, per evitare di deprimere gli spettatori. Una scena con la bimba zompettante, in quella dopo mamma ha ancora il pancione. Una scena rapata, una con la folta chioma, nella successiva i capelli se ne sono andati di nuovo. Ché il film di San Valentino è un cancer movie. Con recidiva. Gradite? Andate. Io posso concedere che il sottogenere ha offerto di peggio.
Poteva mancare il film lacrimoso in vista di San Valentino? Certo che no, e per farlo originale il regista - di teatro, perlopiù - scombina la cronologia. Per dare un tocco di attualità alla storia più vecchia del mondo, lui fa il rappresentante di Weetabix (cornflakes con cereali integrali e vitamine) e lei fa la chef. Di quelle da concorso. Non è altrettanto brava a guidare la macchina, così tira [...] Vai alla recensione »
Lui, lei, le risate, le scuse maldestre, le cene in famiglia, il sesso, i successi, la gravidanza, i cereali a colazione, le liti, le uova, gli abbracci, la malattia. E quella volta che. E quell'altra. L'amore? È un incidente. Un magnifico scherzo del destino, una scatola di latta dove custodire ricordi alla rinfusa. Che l'irlandese John Crowley rovescia in «We live in time» sullo schermo lasciando [...] Vai alla recensione »
Per essere un film che si sforza disperatamente di vivacizzare una storia fradicia di lacrime, We live in time di John Crowley si muove su binari abbastanza convenzionali. Questo dram- mone strappacuore che inclu- de una malattia terminale, ap- poggiato pesantemente sul carisma dei due protagonisti e sull'intesa tra loro, adotta una struttura non lineare - in stile (500) giorni insieme - che porta [...] Vai alla recensione »
Un incontro fortuito cambia le vite di Almut e Tobias e attraverso istantanee della loro vita insieme emerge una verità che mette a dura prova la loro storia d'amore. Mentre intraprendono un percorso scandito dalla dittatura del tempo, i due imparano ad apprezzare ogni attimo del loro amore. Diretto da John Crowley e sceneggiato da Nick Payne (già autore della pièce teatrale Costellazioni) We live [...] Vai alla recensione »
Quante volte abbiamo visto raccontata, specialmente nel cinema angloamericano, la storia d'amore di una coppia di giovani di belle speranze nel corso del tempo, dall'immaturità e dalle paure iniziali fino agli inevitabili incroci attraversati da gravidanze, malattie, tradimenti, incomprensioni? We Live In Time-Tutto il tempo che abbiamo, diretto da John Crowley, un regista irlandese affezionato alle [...] Vai alla recensione »
Dal 6 febbraio nelle sale italiane con Lucky Red arriva We Live in Time - Tutto il tempo che abbiamo, un'opera romantica e intensa sulle capacità dell'amore. Con Florence Pugh e Andrew Garfield per la prima volta insieme sul grande schermo. Un incontro fortuito cambia le vite di Almut, una chef in ascesa, e Tobias, venditore di cereali appena uscito da un divorzio.
Tobias lavora per un'azienda di cereali, sta divorziando ed è tornato a vivere con il padre. Almut è una giovane ex pattinatrice artistica diventata chef di successo. Un incontro fortuito cambia le loro vite per sempre e i dieci anni della loro storia d'amore sono narrati attraverso istantanee del presente e del passato. Ma il nuovo film del regista di Brooklyn (2015) John Crowley, malgrado le premesse, [...] Vai alla recensione »
È un cinema con poche idee. Non bastassero i sequel, i prequel e i reboot, gli spin-off e tutto il campionario che gemma da saghe e altri franchise, anche i film "originali" sembrano, ormai, la copia sbiadita di qualcosa di già visto mille volte. È (anche) il caso di "We Live in Time" di John Crowley, romantic comedy (con risvolti drammatici) che mette insieme due star del momento -Andrew Garfield [...] Vai alla recensione »
Una diagnosi infausta, un primo incontro. Le sedute di chemioterapia, e poi il parto. Il matrimonio, la gravidanza, la prima volta a letto insieme. Esattamente in quest'ordine. Bastano poche pennellate per restituire We Live in Time - Tutto il tempo che abbiamo al futuro spettatore, incerto sulla natura della visione imminente: immaginate un remake di Love Story, ma montato alla maniera di Se mi lasci [...] Vai alla recensione »
Arriva dal teatro, Nick Payne, lo sceneggiatore di We Live in Time - Tutto il tempo che abbiamo (nel curriculum anche L'altra metà della storia, adattamento del romanzo Il senso della fine di Julian Barnes: dato da ricordare), e sarebbe interessante vedere la sua storia sul palcoscenico. A volte sembra proprio una pièce in cui i protagonisti si muovono fluidamente nel tempo e nello spazio restando [...] Vai alla recensione »
Una cucina al lavoro, come in The Bear. Il ritmo accelerato, la colonna sonora incalzante. Ai fornelli c'è Almut (Florence Pugh), giovane chef fusion in ascesa sulla scena inglese. Ha una figlia, un fidanzato, Tobias (Andrew Garfield) che ama, ma ha anche una grave malattia con cui confrontarsi. E proprio quel male irrompe improvvisamente nella scena e turba l'equilibrio della cucina e del film stesso. Il [...] Vai alla recensione »