
Ettore Scola, Luciano Ricceri, e la bottega dove sono nati alcuni capolavori del nostro cinema. Al cinema.
di Roberto Manassero
Al termine di un corso di video marketing, la studentessa Silvia inizia a Cinecittà uno stage nello Studio EL, fondato nel 1983 da Ettore Scola e dallo scenografo Luciano Ricceri. Negli spazi un tempo set di film come La famiglia, Il viaggio di Capitan Fracassa, Che strano chiamarsi Federico, Silvia viene guidata da uno dei tanti tecnici che lì lavorarono, Ezio Di Monte, oggi diventato la memoria vivente e il conservatore di un luogo sul punto di sparire.
Tra interviste ai collaboratori di Scola e Ricceri, frammenti di film e backstage, situazioni rimesse in scena dal vivo, il cinema di Scola e le creazioni di Ricceri e dei suoi collaboratori tornano in vita, prima che lo Studio EL sia svuotato e i suoi oggetti raccolti in uno spazio museale.
L'operazione è autentica, piena di amore e stupore (per Scola, Ricceri, Troisi, Gassman... tutti presenti nel materiale d'archivio), ma pure un po' troppo edulcorata e legnosa, con una celebrazione un poco posticcia della magia del cinema, laddove in altri momenti emerge al contrario bene la dimensione pratica e artigianale del set.