Anno | 2023 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 112 minuti |
Regia di | Shira Piven |
Attori | Maimie McCoy, Robert Carlyle, Jeremy Piven, Steven Berkoff, Adam Garcia Suzanne Shepherd, Jared Grimes, Malky Goldman, Veronika Strapková, Frantisek Beles, Maxi Blaha, David Uzsák. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 22 settembre 2023
L'adattamento di un racconto di Arthur Miller, nel quale l'energia della danza s'intreccia con le avvisaglie di guerra.
CONSIGLIATO N.D.
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Harold May, bravissimo ballerino di tip tap ebreo-americano, in tournée in Europa con la sua compagnia, riceve da un tedesco un'offerta alla quale è difficile rinunciare: una grossa somma per allestire uno spettacolo a Berlino. Il tedesco non sa che Harold è di origini ebree; l'anno è il 1937 e, una volta arrivata in Germania, la compagnia scopre che dovrà esibirsi in presenza di Adolf Hitler. Shira Piven (regista di Welcome to Me con Kristen Wiig, Fratellastri a 40 anni e Fully Loaded) dirige l'adattamento (suo e di Josh Salzberg) di un racconto di Arthur Miller, nel quale l'energia della danza s'intreccia con le avvisaglie di guerra.
«Lei è un grande artista». Ad Harold May (Jeremy Piven), ballerino di tip-tap non più giovanissimo con qualche frustrazione in carriera, non pare vero aver ascoltato queste parole da un ammiratore tedesco. È il 1937. Harold, in tour con la sua compagnia, viene invitato a una serata per uno spettatore speciale: Adolf Hitler. Riuscirà a nascondergli che è ebreo? Pochi conoscono l'Arthur Miller scrittore [...] Vai alla recensione »
Esiste una netta separazione tra arte e politica, tra propaganda e intrattenimento? A un certo punto di The Performance, uno dei personaggi afferma di sì, sostenendo che l'arte ha il potere di "unificare". Il quesito è quanto mai vivo se pensiamo ad esempio al recente ostracismo attuato nei confronti dell'arte russa o alla rinuncia di Zerocalcare al prossimo Lucca Comics.
Tip-tap, rumori di tacchi sul parquet, attacchi di panico, fiati sospesi: durante l'esibizione centrale di The Performance risuonano tutte queste sonorità, eppure per comprendere il reale significato della sequenza da cui si snoda l'intreccio del film bisogna estendere lo sguardo al luogo stesso in cui è ambientata la danza: il Kit Kat Club di Berlino.