Matilde Gioli e Francesco Montanari sono i protagonisti di un film che si ispira ai film d'intrattenimento che hanno avuto un boom in quegli anni, da Arma Letale a Die Hard. Prossimamente al cinema.
di Claudia Catalli
Si cala da un'impalcatura lanciandosi dall'alto, quando un uomo armato di pistola piomba alle sue spalle. Siamo sul set di Runner, nuovo film di Nicola Barnaba, prodotto da Camaleo e distribuito da Plaion Pictures Italia entro il 2023. Girato in questi giorni a Gasperina, in provincia di Catanzaro, con il sostegno della Calabria Film Commission, è un film a metà tra thriller e action movie.
Si svolge tutto in una notte, dal tramonto all'alba, e si inserisce nella tradizione del cinema d'azione che ha visto il suo momento d'oro negli anni Ottanta: "Runner, si ispira ai film d'intrattenimento che hanno avuto un boom in quegli anni, da Arma Letale a Die Hard", spiega il regista. "La voglia di ricostruire quel tipo di avventure e sensazioni ci ha portati a realizzare questa storia, con una protagonista molto combattiva". Non è comune che ci sia una donna al centro di un film d'azione: "Anche per questo abbiamo voluto produrlo" racconta Roberto Cipullo, creative producer di Camaleo. "In Matilde Gioli abbiamo trovato una grande professionista, che ha insistito per fare un salto in piscina alle 2 di notte con 3 gradi in prima persona, senza farsi sostituire dalla sua stunt".
Tutto vero, conferma l'attrice, ben felice di lanciarsi nelle scene più spericolate e acrobatiche: "Da ex sportiva mi sono subito esaltata quando ho letto la sceneggiatura. Corro tutto il film, sono una preda braccata da un predatore e dover scappare da un super cattivo mi dà grande adrenalina. La verità? Trovo molto più nelle mie corde questo tipo di personaggio delle ragazze borghesi e un po' snob che spesso mi capita di interpretare. È uno dei film in cui mi sento più me stessa: la mia Lisa, che di mestiere fa la runner cinematografica, è un animale selvatico pronto a tutto, una ragazza con un maschile forte che non si lascia intimidire dal suo persecutore. Anzi, in una scena la vedrete nascondersi dietro a mobili impolverati e alla fine tirargli addosso una libreria".