
Titolo originale | Première Affaire |
Anno | 2023 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Francia |
Durata | 98 minuti |
Regia di | Victoria Musiedlak |
Attori | Noée Abita, Anders Danielsen Lie, Alexis Neises, François Morel, Louise Chevillotte Saadia Bentaïeb, Chad Chenouga, Sonia Bendhaou, Andranic Manet, Valérie Trajanovski, Hugo Hamdad, Valérie Dashwood, Dan Herzberg, Guilhem Amesland, Estelle Meyer, Omar Mebrouk, Baptiste Fache, Eloïse Valli, Stéphanie Cliquennois, Elsa Tauveron. |
MYmonetro | Valutazione: 2,50 Stelle, sulla base di 1 recensione. |
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Ultimo aggiornamento martedì 3 dicembre 2024
Una giovane avvocata deve affrontare una forte crisi esistenziale durante il suo primo caso di diritto penale.
CONSIGLIATO NÌ
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A 26 anni e con un lavoro ancora nuovo, Nora ha poca esperienza nella professione legale. Al termine di una nottata di baldoria in un locale parigino le viene dato l'incarico di recarsi in una cittadina di provincia per rappresentare il giovane Jordan, sospettato di aver rapito una diciassettenne. Al suo arrivo, Nora trova il ragazzo spaventato dall'interrogatorio a cui lo sottopone il brigadiere Alexis, e un'accusa che nel frattempo è diventata di omicidio. Per Nora sarà un battesimo del fuoco professionale, oltre che una complessa e ambigua odissea a livello personale.
Esordio alla regia per la francese Victoria Musiedlak, non nuova a quel genere giudiziario così fondamentale nel cinema d'oltralpe.
Dopo aver esplorato temi simili in un paio di cortometraggi, Musiedlak trova una prospettiva obliqua sul classico legal drama, complicandolo con una storia di pericolosa attrazione romantica in cui l'inesperienza della protagonista è centrale a molteplici livelli. Ne risulta un curioso esperimento di ibridazione narrativa, che si focalizza sullo squilibrio di potere alla base di tante interazioni sociali - avvocati e clienti, cittadino e autorità, colleghi più o meno esperti, partner di età diversa - e sul condizionamento psicologico che ne consegue. Musiedlak lo tiene in piedi finché può, perdendo comprensibilmente qualcosa nella seconda parte quando è il momento di tirare le fila, ma ha il merito della scintilla iniziale oltre a quello di aver scelto due interpreti tra i più interessanti del panorama contemporaneo. Uno è Anders Danielsen Lie, norvegese reso celebre da La persona peggiore del mondo ma sempre notevole nelle sue sortite francesi (oltre ai ruoli per Assayas e Hers, è da riscoprire il film di zombie destrutturato The Night Eats the World). L'altra è la giovane protagonista Noée Abita, che forse come nessuno in questi anni ha incarnato l'innocenza a rischio di corruzione nel cinema d'oltralpe, da Ava a Slalom passando per Passeggeri della notte. Un bagaglio che le è facile far confluire nel personaggio di Nora, accentuandone lo spaesamento con le sue fattezze uniche e quella delicatezza che nasconde una vena metallica.