Anno | 2023 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 88 minuti |
Al cinema | 3 sale cinematografiche |
Regia di | Igor Biddau |
Attori | Michele Manca, Stefano Manca, Emanuela Mascherini, Maria Celeste Sellitto . |
Uscita | giovedì 30 novembre 2023 |
Distribuzione | Time Multimedia |
MYmonetro | Valutazione: 2,50 Stelle, sulla base di 2 recensioni. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 29 novembre 2023
Fernanda e Vincenzo organizzano un fine settimana per favorire il crearsi di una coppia di loro amici: Anna e Tonino. In Italia al Box Office Doppia Coppia ha incassato 908 .
CONSIGLIATO NÌ
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Doppia Coppia. La fiaba della prima principessa azzurra della storia. Fernanda, guida trekking e amante della natura, convince il suo amico del cuore Vincenzo a passare un week-end nelle foreste toscane. Invitano anche Anna e Tonino, i loro amici sfortunati in amore, nel tentativo di farli diventare una coppia. Non sanno però che i loro piani prenderanno una direzione inaspettata.
Igor Biddau dirige una commedia che trova una sua originalità nonostante alcuni problemi di sceneggiatura.
La commedia romantica ha un nuovo film da annoverare nel genere. Ce lo propone Igor Biddau sulla base di uno script firmato da Renato Cubo e da Stefano Manca (che è anche uno degli interpreti). La storia degli amici che cercano di far mettere insieme altri amici non è certo originale nei suoi elementi narrativi fondamentali. Lo può però diventare se si compiono alcune scelte (magari rischiose), come accade qui all'inizio in cui la voce narrante di Fernanda ci introduce alla vicenda in pratica già anticipandoci il finale.
Potrebbe essere l'inizio della fine ma in questo caso la storia si fa seguire grazie alla credibilità dei quattro attori protagonisti che, seppure con qualche tormentone (vedi 'la birretta'), danno leggerezza a un copione che li asseconda grazie a dialoghi che non hanno nulla di artificioso. Quello che poi potrebbe sembrare come un elemento anomalo risulta invece interessante se ci si fa l'abitudine. Infatti il film è ambientato in Toscana nell'area fiorentina ma Vincenzo e Tonino hanno accenti sardi e Anna e Fernanda non hanno nulla di toscano.
Questo libera il film dal regionalismo stretto pur non rinunciando a mostrarci paesi e boschi della zona. Le vicende amorose vengono sviluppate on the road, considerato che la 'principessa azzurra' è una guida di trekking e gli uomini, ancora una volta, sembrano meno astuti e disponibili all'emozione delle donne. Se Fernanda ha ben chiaro il progetto che vuole portare a compimento ed Anna cerca un partner che le aggradi senza troppe complicazioni di carattere sentimentale, Vincenzo e Tonino restano sempre un passo indietro, l'uno perché troppo farfallone e l'altro perché poco incline alle novità.
Il problema sta in alcune scene che, in una costruzione narrativa (va ribadito) realistica e dotata anche di una certa bonaria ironia, finiscono con lo stridere. Si veda la scena in cui Anna e Tonino si perdono sui sentieri di montagna e, dopo aver seguito, cercando un bar, un cartello con la scritta 'bear' (sull'Appennino toscano) tornano con gli abiti stracciati e con i segni delle unghiate. Si tratta di una gag che, oltre a non far ridere, si allontana da quello che è il trend narrativo costruito fino a quel punto risultando stonata. Lo stesso vale per l'entrata in azione della polizia in una scena successiva che inizia un inseguimento che resta privo di sviluppi.
Perché Fernanda, energica trentanovenne che ha «tutto tranne un uomo accanto», appassionata di trekking e cucina vegana, s'incaponisce a organizzare un weekend di passeggiate sulle colline toscane insieme al suo migliore amico Vincenzo, eterno scapolo e donnaiolo impenitente, con l'obiettivo di far scattare la scintilla tra la «ninfomane» Anna e il «casto» Tonino, entrambi evidentemente allergici alla [...] Vai alla recensione »