gabriella
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mercoledì 3 maggio 2023
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sei un h&m o un balanciaga?
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Mi è capitato più volte di leggere libri scritti da autori scandinavi e in ognuno di essi ho percepito una prolissità accentuata e molesta, un aspetto molto presente anche nel film in questione, che intendiamoci, è un buon lavoro , si guarda volentieri e si ride, seppure a denti stretti, per cui poteva essere tranquillamente alleggerito da dialoghi o reiterazioni superflue, specie nella prima parte, quella tra Carl e Yaya.
, Triangle of sadness il film di Ruben Ostund , piace perchè è sbilanciato e sbilenco, lo dev'essere, perchè prendere in giro il fashion system è bersaglio fin troppo facile, l'ambientazione, un lussuoso yacht da crociera che ospita una galleria di personaggi ricchi e superficiali, che ostentano superiorità , stranezze ed eccentrismi senza controllo o pudore alcuno .
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Mi è capitato più volte di leggere libri scritti da autori scandinavi e in ognuno di essi ho percepito una prolissità accentuata e molesta, un aspetto molto presente anche nel film in questione, che intendiamoci, è un buon lavoro , si guarda volentieri e si ride, seppure a denti stretti, per cui poteva essere tranquillamente alleggerito da dialoghi o reiterazioni superflue, specie nella prima parte, quella tra Carl e Yaya.
, Triangle of sadness il film di Ruben Ostund , piace perchè è sbilanciato e sbilenco, lo dev'essere, perchè prendere in giro il fashion system è bersaglio fin troppo facile, l'ambientazione, un lussuoso yacht da crociera che ospita una galleria di personaggi ricchi e superficiali, che ostentano superiorità , stranezze ed eccentrismi senza controllo o pudore alcuno .E’ la parte centrale, la più riuscita, anche perché vengono introdotti tutti i personaggi. Carl e Yaya, due fidanzati , emblema di bellezza e perfezione, l'oligarca russo, volgare e cialtrone, la coppia anziana inglese e la loro azienda che fabbrica ordigni bellici , descritti come fossero giocattoli, il personale di bordo, servizievole all'inverosimile, pronto a esaudire ogni richiesta, il capitano ,un alcolista già alla deriva, prima che la nave affondi, visibilmente annoiato e infastidito Il grande evento, la cena con il capitano , si svolge nel giorno più sbagliato, un mare in tempesta dove paradossalmente l'unico a mantenere l'equilibrio sembra essere proprio il nocchiere, mentre intorno tutto vortica e barcolla, tra fuoriuscite di escrementi e contenuti gastrici ( una scena lunghissima, forse troppo), esilarante e angosciante, corpi ingioiellati sbattuti di quà e di là che cercano di ancorarsi alla tavoletta del water,figure grottesche e pietose. Terza e ultima parte del film, si svolge su un'isola, dopo il naufragio, causato da un’esplosione, con i sopravvissuti , travolti da un insolito destino su una spiaggia deserta , in balia degli eventi, A questo punto si mischiano le carte, s'invertono i ruoli, l'unica persona capace di procacciare il cibo e accendere il fuoco è Abigail , la donna addetta alle pulizie nello yacht, prende di prepotenza il comando, si ribalta la situazione ma rimane il concetto della supremazia del più forte, vittime che diventano aguzzini appena il vento gira a favore. Carl baratta il sesso con Abigail per assicurarsi il cibo e avere un riparo , mettendo Yaya in una situazione d’inferiorità per la prima volta, ma anche gli altri si adeguano alle nuove regole pur di avere un boccone di polpo che nemmeno si sognano di provare a pescare, né Abigail intende insegnare loro l’arte della sopravvivenza.. Non si salva nessuno , non ci sono alleanze, solo un’alternanza di ruoli, nulla cambia, nuovi servi e nuovi padroni. Si mira al successo in base al modello che l’individuo propone di sé, che siano solfi, fama o necessità, un modello che continua diabolicamente a rigenerarsi e che impedisce ogni forma di disinnesco.
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felicity
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martedì 4 aprile 2023
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lungo, esilarante, ben recitato, irritante
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Triangle of Sadness porta i suoi protagonisti dal lusso alla miseria, da un ambiente protetto e servile ad uno selvaggio e allo stato brado dove tutte le differenze economiche si annullano giocoforza. Nonostante un plot twist che apparentemente potrebbe ribaltare ancora una volta lo stato delle cose, e nonostante un climax finale volutamente ambiguo, il film è molto netto nell’affermazione di come i suoi ricchi siano profondamente stupidi e incapaci di stare al mondo, ma anche di come il potere sia una sorta di virus in grado di infettare chiunque e di modificare la nostra stessa percezione dello status quo attraverso un semplice cambio di dinamiche esterne alieno alla nostra volontà.
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Triangle of Sadness porta i suoi protagonisti dal lusso alla miseria, da un ambiente protetto e servile ad uno selvaggio e allo stato brado dove tutte le differenze economiche si annullano giocoforza. Nonostante un plot twist che apparentemente potrebbe ribaltare ancora una volta lo stato delle cose, e nonostante un climax finale volutamente ambiguo, il film è molto netto nell’affermazione di come i suoi ricchi siano profondamente stupidi e incapaci di stare al mondo, ma anche di come il potere sia una sorta di virus in grado di infettare chiunque e di modificare la nostra stessa percezione dello status quo attraverso un semplice cambio di dinamiche esterne alieno alla nostra volontà. E allora dei semplici salatini o dell’acqua diventano una miniera di scambio preziosissima, che può fare la differenza tra controllo e anarchia.
Lungo, a tratti esilarante, ben recitato, a tratti irritante e con almeno un paio di sequenze memorabili, Triangle of Sadness è un po’ la summa eccessiva e derivativa del cinema di Östlund. Un cinema che non si vergogna certo di osare, di andare anche oltre e di essere squisitamente populista in certi passaggi, ma anche capace di grandi lampi e di dolorosi tonfi. Un po’ la vita o come una crociera, se preferite. Si sale e si scende, si sta a galla ma si può anche affondare.
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peer gynt
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domenica 19 marzo 2023
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film sopravvalutao e privo di originalità
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Film completamente sopravvalutato, che incredibilmente ha racimolato Palma d'oro a Cannes e nomination agli Oscar. Sul lato dei fattori positivi si può registrare ben poco (qualche dialogo, qualche battuta, il personaggio del capitano dello yacht, un'altra ottima prova di Woody Harrelson), per il resto la storia è letteralmente copiata da altri film (basti vedere "Male and female" di Cecil B. De Mille, 1919), la pretesa del regista e sceneggiatore Ostlund è quella di essere satirico e graffiante (ma alla fine risulta solo scontato e prevedibile, si veda il finale, che lo spettatore immagina con largo anticipo), il film è prolisso e troppo lungo e l'episodio del naufragio, nel quale Ostlund vorrebbe farci vedere tutta la sua cattiveria, è una parata di gente che vomita e defeca.
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Film completamente sopravvalutato, che incredibilmente ha racimolato Palma d'oro a Cannes e nomination agli Oscar. Sul lato dei fattori positivi si può registrare ben poco (qualche dialogo, qualche battuta, il personaggio del capitano dello yacht, un'altra ottima prova di Woody Harrelson), per il resto la storia è letteralmente copiata da altri film (basti vedere "Male and female" di Cecil B. De Mille, 1919), la pretesa del regista e sceneggiatore Ostlund è quella di essere satirico e graffiante (ma alla fine risulta solo scontato e prevedibile, si veda il finale, che lo spettatore immagina con largo anticipo), il film è prolisso e troppo lungo e l'episodio del naufragio, nel quale Ostlund vorrebbe farci vedere tutta la sua cattiveria, è una parata di gente che vomita e defeca.
Vederlo mi pare sia tempo perso!
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piema
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martedì 10 gennaio 2023
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godibile, anche se non perfetto
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Buon film, ma non perfetto. La parte finale (il naufragio) è eccessiva e troppo lunga; fa pensare a "Travolti da un insolito destino..." della nostra Wertmueller, mentre mi pare di cogliere un riferimento alla epica scena di Mr. Creosote in "Monty Python - Il senso della vita" nella vomitata globale durante il pranzo sullo yacht in tempesta. Forse eccessivo anche la figura del capitano comunista dello yacht per super-ricchi. Alla fine, la parte che mi è piaciuta di più, è forse la diatriba iniziale fra i due fidanzati bellocci al ristorante su a chi spetti pagare il conto. Comunque una bella parodia del mondo dei super-ricchi. Per certi versi fa il paio con "The Menu"
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martedì 3 gennaio 2023
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ma l'originalita' dov'e?
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Film banale , con contenuti e finale gia' visti.
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spione
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martedì 3 gennaio 2023
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vale sicuramente la visione
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Non ha avuto, come ovvio, la distribuzione che meriterebbe, ma se vi capita vi consiglio questo film - vincitore della palma d'Oro a Cannes - che descrive in maniera impietosa sia la società in cui viviamo nel suo complesso (la metafora della barca che naviga senza nessuno al timone, mentre il capitano è chiuso in cabina in compagnia delle sue bottiglie), sia le micro-organizzazioni da cui è formata. Debitore nell'ultima parte di "Travolti da un insolito destino..." e del goldinghiano (premio Nobel) "Signore delle mosche", respinge perché è la realtà che descrive a respingere, scandalizza perché è la realtà che descrive a scandalizzare, inquieta perché è la realtà che descrive a inquietare (tanto per rispondere ad alcune recensioni pubblicate qui sopra!), ma soprattutto inquadra in maniera efficacissima le dinamiche del potere da un punto di vista, quello marxiano (attenzione: non "marxista), che non sorprendentemente va sempre meno di moda.
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Non ha avuto, come ovvio, la distribuzione che meriterebbe, ma se vi capita vi consiglio questo film - vincitore della palma d'Oro a Cannes - che descrive in maniera impietosa sia la società in cui viviamo nel suo complesso (la metafora della barca che naviga senza nessuno al timone, mentre il capitano è chiuso in cabina in compagnia delle sue bottiglie), sia le micro-organizzazioni da cui è formata. Debitore nell'ultima parte di "Travolti da un insolito destino..." e del goldinghiano (premio Nobel) "Signore delle mosche", respinge perché è la realtà che descrive a respingere, scandalizza perché è la realtà che descrive a scandalizzare, inquieta perché è la realtà che descrive a inquietare (tanto per rispondere ad alcune recensioni pubblicate qui sopra!), ma soprattutto inquadra in maniera efficacissima le dinamiche del potere da un punto di vista, quello marxiano (attenzione: non "marxista), che non sorprendentemente va sempre meno di moda.
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lorenzopud
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martedì 3 gennaio 2023
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film intelligente e divertente: da vedere!
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Un film che dura oltre due ore che passano veloci e non fanno addormentare neanche lo spettatore più assonnato. Almeno credo.
Dopo "The square", un altro film dello stesso regista in cui bisogna cogliere il significato delle scene, dei personaggi e dei ruoli. In "Triangle the sadness" sono proprio i ruoli imposti nella società che vengono messi in discussione o che comunque cambiano di prospettiva nel corso del film. Il rapporto uomo/donna, piuttosto che quello di capo/servitore.
Nel mezzo c'è una storia con diversi protagonisti, anche se la coppia di fotomodelli, ben costruita e piacevole, è quella che ha lo spazio maggiore.
Battute e scene surreali non mancano, si ride e si medita in questo film.
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Un film che dura oltre due ore che passano veloci e non fanno addormentare neanche lo spettatore più assonnato. Almeno credo.
Dopo "The square", un altro film dello stesso regista in cui bisogna cogliere il significato delle scene, dei personaggi e dei ruoli. In "Triangle the sadness" sono proprio i ruoli imposti nella società che vengono messi in discussione o che comunque cambiano di prospettiva nel corso del film. Il rapporto uomo/donna, piuttosto che quello di capo/servitore.
Nel mezzo c'è una storia con diversi protagonisti, anche se la coppia di fotomodelli, ben costruita e piacevole, è quella che ha lo spazio maggiore.
Battute e scene surreali non mancano, si ride e si medita in questo film. E, se andate con amici a vederlo, il dibatitto post-film non credo che mancherà!
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anna rosa
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sabato 17 dicembre 2022
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cinema trash, quasi spazzatura
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Come si fa a ridere vedendo quel che mostra questo film che più trash non si può? Pedantemente didascalico e oltremodo ridondante nel mostrare i vizi delle società occidentali moderne. La scena dell'ammazzamento della povera asinella a colpi di pietra sulla testa tra le grida festanti dei naufraghi deficienti è insostenibile. Altro che risate! E io che mi facevo ancora delle illusioni sulla selezione dei film da parte della giuria di Cannes!
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anna rosa
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sabato 17 dicembre 2022
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cinema trash, quasi spazzatura
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Come si fa a ridere vedendo quel che mostra questo film che più trash non si può? Pedantemente didascalico e oltremodo ridondante nel mostrare i vizi delle società occidentali moderne. La scena dell'ammazzamento della povera asinella a colpi di pietra sulla testa tra le grida festanti dei naufraghi deficienti è insostenibile. Altro che risate! E io che mi facevo ancora delle illusioni sulla selezione dei film da parte della giuria di Cannes!
[+] mi sa che non ci hai capito molto
(di lorenzopud)
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cinzia
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martedì 13 dicembre 2022
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tragicommedia in yacht
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Il triangolo della tristezza non sono altro che le rughe parallele che partono dalle ali del naso e scendono fino agli angoli della bocca (dette anche rughe nasolabiali) formando appunto un triangolo. Sono le rughe d’espressione, le rughe del sorriso, un difetto che Carl, il protagonista, un modello, che dopo qualche anno di grande successo fatica a trovare un ingaggio, si sente rinfacciare dai selezionatori. Siamo nel mondo platinato e rutilante della moda e del successo, un mondo ipocrita che ricerca la bellezza, la giovinezza, la perfezione, la ricchezza, ma che spande a piene mani messaggi politicamente corretti di antirazzismo, antiperfezione, di uguaglianza sociale e di genere: insomma si predica bene e si razzola male.
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Il triangolo della tristezza non sono altro che le rughe parallele che partono dalle ali del naso e scendono fino agli angoli della bocca (dette anche rughe nasolabiali) formando appunto un triangolo. Sono le rughe d’espressione, le rughe del sorriso, un difetto che Carl, il protagonista, un modello, che dopo qualche anno di grande successo fatica a trovare un ingaggio, si sente rinfacciare dai selezionatori. Siamo nel mondo platinato e rutilante della moda e del successo, un mondo ipocrita che ricerca la bellezza, la giovinezza, la perfezione, la ricchezza, ma che spande a piene mani messaggi politicamente corretti di antirazzismo, antiperfezione, di uguaglianza sociale e di genere: insomma si predica bene e si razzola male.
Più fortunata Yaya, la fidanzata di Carl, bellissima ragazza che con il suo “mestiere” di influencer è riuscita ad ottenere per sé e Carl, una fantastica vacanza extra lusso su uno yacht da crociera da qualche parte in qualche oceano nel sole e nell’azzurro. Sono i più giovani e i più belli, Carl e Yaya circondati da cariatidi che compensano la loro rozzezza e la giovinezza oramai trascorsa, con tanti tantissimi soldi (e tanta chirurgia plastica). Tutti sono accuditi in una maniera che rasenta il ridicolo da una squadra enorme di cuochi/e, camerieri/e, steward/hostess, manutentori, operai, governanti, dallo stesso comandante e dai suoi ufficiali: sono sorridenti, disponibili, sono addestrati a non dire mai di no e a lavorare senza dare nell’occhio e senza disturbare.
E’ un noir, in certi momenti un horror splatter, ma sempre molto divertente, il film del regista svedese, che evidenzia con grande sarcasmo e enorme ilarità per noi spettatori le contraddizioni e le ipocrisie del mondo attuale.
Le giornate lunghe e un pochino noiose sullo yacht tra sole, piscina, tuffi, capricci infantili degli ospiti si capovolgono quando interviene un fatto esplosivo (non solo in senso metaforico) che scombina le carte in tavola: si precipita in un mondo primitivo, dove chi ha potere non è più chi possiede soldi o bellezza, ma chi sa fare le cose. Cambia qualcosa? Solo i ruoli; le modalità, i comportamenti, le malizie, la ricerca del potere, le malvagità, rimangono identiche. Ecco, magari più dirette, meno velate, meno mascherate, più primitive, appunto.
Ve lo consiglio, perché è veramente divertente, poi sta a voi se volete rifletterci sopra o prendere solo il lato comico, che innerva e sorregge benissimo l’intero film, senza bisogno di morali che pur vi salteranno agli occhi anche se non le ricercate.
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[+] rughe nasolabiali?!?...
(di lucyandkitten)
[ - ] rughe nasolabiali?!?...
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