Titolo originale | Liczba doskonala |
Anno | 2022 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Polonia, Israele, Italia |
Durata | 87 minuti |
Regia di | Krzysztof Zanussi |
Attori | Andrzej Seweryn, Jan Marczewski, Julia Latosinska, Jan Nowicki, Ihor Aronov Krzysztof Bialowas, Anais Bondu, Martin Budny, Hanna Chojnacka, Marcin Czarnik, Marek Czetwertynski, Konrad Eleryk, Alice Lucia Facente, Vladimir Friedman, Krzysztof Gordon, Mayu Gralinska Sakai, Gabriel Grocholski, Marcin Hycnar, Michal Kaleta, Marek Nedza, Jakub Nosiadek, Pawel Okraska, Mikolaj Osinski. |
Tag | Da vedere 2022 |
MYmonetro | Valutazione: 3,50 Stelle, sulla base di 2 recensioni. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 26 gennaio 2023
Un uomo vicino alla terza età riallaccia i rapporti con un giovane cugino genio della matematica. Questa frequentazione cambierà entrambi.
CONSIGLIATO SÌ
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Joachim è un uomo vicino alla terza età che nella vita ha fatto ed ottenuto tutto ciò che ha voluto ed ora ha raggiunto un notevole livello di agiatezza. Incontra, dopo anni di non frequentazione, David, un giovane cugino che ha fatto rientro in Polonia dopo aver abbandonato una prestigiosa e ben remunerata carriera di matematico. Avendo ottenuto quella sicurezza economica che ritiene sufficiente ora vuole dedicarsi ai suoi studi senza altre interferenze. Il rapporto tra i due potrebbe risolversi in un confronto sterile oppure apportare in entrambi dei mutamenti sostanziali.
L'ottantaquattrenne Zanussi prosegue la sua ricerca interiore e torna a riflettere sul rapporto tra fede e razionalità.
Lo fa questa volta chiarendoci già in apertura che Joachim (e di conseguenza anche David) sono dei "personaggi". Zanussi cioè sta facendo cinema e si avvale di questi due caratteri per portare sullo schermo i temi che continuano a stargli a cuore. Il regista non ha mai nascosto, anche negli anni, in cui farlo poteva costare non poco, la sua fede cattolica. L'ha però sempre manifestata sottoponendola al vaglio del dubbio anche quando trovava soluzioni miracolistiche alle vicende che scriveva e poi dirigeva. Non è un caso che in questo film si citi Krzysztof Kieslowski e, nello specifico, il primo episodio del Decalogo. Entrambi si sono dedicati alla ricerca del senso della vita umana e alla sua im/possibile relazione con un Qualcuno che conserva un silenzio per taluni assordante. Joachim e David sono entrambi convinti, ognuno a suo modo, non foss'altro che per la diversità generazionale, di poter bastare a se stessi. Sono del tutto consapevolmente affetti (in particolare David) da una sorta di anedonia spirituale. Sono cioè incapaci di andare verso l'altro provandone un piacere che vada al di là dell'utilitarismo di base. Bastano a se stessi ma non possono fare a meno di riflettere sul loro ateismo soprattutto quando, in particolare per Joachim, questo deve confrontarsi con un'apparente ma salvifica casualità. Il giovane David si trova inoltre a mettersi in discussione nel momento in cui ritrova colei che era stata la sua compagna verso la quale prova pulsioni naturali che però non riescono a trasformarsi in quell'amore che invece prova per le tesi che vuole dimostrare in ambito matematico a una commissione di cui teme il giudizio.
Zanussi, non dimentichiamolo, è stato l'autore di un film del 2000 il cui solo titolo è già un manifesto estremamente esplicito: La vita come malattia fatale sessualmente trasmessa. Il suo pensare alla morte come spartiacque che impone di affrontare la domanda sull'aldilà anche a chi pensa di aver compiuto tutti i possibili cosiddetti 'peccati' (cosiddetti perché se un Dio non c'è non ha senso definirli tali) torna in questa sua opera in cui fa fare sintesi del suo pensiero a un mendicante che si vede offrire una cospicua somma di denaro purché affermi che Dio non esiste. La sua risposta è di quelle che si ricordano.
Il 25 gennaio 2023 Krzysztof Zanussi riceverà il premio EASTERN STAR, tradizionalmente assegnato dal Trieste Film Festival a quelle personalità del mondo del cinema che hanno contribuito con la loro carriera a gettare ponti tra est e ovest in Europa. Tutto ciò in serata, al Politeama Rosetti. Ma alle 16, nella stessa sala, gli spettatori del festival avranno anche modo di ammirare in anteprima l'ultima [...] Vai alla recensione »