
Anno | 2022 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Hong Kong |
Regia di | Li Tan |
Attori | Jin Wang, Saxon Song, Endian Qiu, Qi Lou . |
MYmonetro | Valutazione: 2,50 Stelle, sulla base di 1 recensione. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 26 giugno 2025
Il film esplora temi profondi come il tabù sessuale, il piacere e la scoperta di sé, esplorando la complessità delle relazioni umane e i confini della morale convenzionale da un punto di vista femminile.
CONSIGLIATO NÌ
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Da dieci anni l'artista Qing si prende cura insieme alle amiche Hong e Zao del compagno Bai, in stato vegetativo a seguito di un grave incidente. Dal momento che i primi segni di risveglio di Bai si manifestano con un'erezione, i medici elaborano la teoria che parlando di sesso e di performance erotiche i sensi di Bai si possano rianimare. Le amiche di Qing la spingono quindi verso una app di incontri occasionali, per poter collezionare materiale da raccontare a Bai. Inevitabilmente il gioco prende la mano a Qing, che sprofonda sempre più in un vortice di desiderio e perversioni senza controllo.
Ha inizio con una brutale scena di stupro il debutto di Li Tan, regista nativa di Hong Kong che gira però in lingua mandarina.
Non si tratta però di una violenza carnale girata in maniera grezza e disturbante, come nei rape movies di Bosco Lam o Billy Tang dell'epoca dei film Categoria III, famigerato sottogenere exploitation del cinema di Hong Kong. Fin da subito emerge una ricerca estetica verso il patinato e il minimalista, come se fossimo sempre all'interno di una installazione erotica di quelle realizzate dalla protagonista Qing. E quanto avverrà in seguito aiuterà a ricontestualizzare anche l'orribile atto con cui si apre il film. Li, infatti, svela a poco a poco l'antefatto della vicenda e delle relazioni tra i personaggi, in particolare tra Qing e Hong, introducendoci in medias res nella tragica situazione che li avviluppa. Le allusioni sessuali che si insinuano da subito e il corpo voluttuoso della protagonista Wang Jin, generosamente esposto, suggeriscono immediatamente quale sarà il prosieguo della vicenda, guidato dall'espediente "medico" verso una escalation erotica che conduce inevitabilmente a S&M e perversioni assai peculiari.
Un processo irreversibile, in parte maieutico - Qing scoprirà lati della sua sessualità reconditi e conoscerà se stessa in profondità attraverso il role playing sessuale - e in parte destabilizzante e distruttivo rispetto alle convenzioni sociali. Novella Sheherazade (benché Li indugi troppo poco sul lato affabulatorio dell'eros in favore di quello "performativo"), Qing rianima la sua creatura di Frankenstein, Bai, attraverso la jouissance del potere della parola: lui finirà per visualizzare solo immagini dei racconti di Qing, fino all'ossessione, lei smarrirà se stessa attraverso esperienze sessuali degradanti.
Bad Bird prova a sondare il legame tra arte e sessualità, tra orgasmi e istinti vitali, ma cede a derive estetizzanti e velleità autoriali, con scelte di montaggio allusive e a volte semplicistiche. Si apprezza la mancanza di moralismi, tuttavia, e la scelta inusuale di fondere erotismo e cinema d'autore, senza cedere eccessivamente a vezzi da esportazione.
Sul piano analitico, nell'esplorazione del sesso di Tan Li non c'è molto che non sia stato raccontato da Borowczyk o dall'eroguro di Akio Jissoji, al di là di una messa in scena rarefatta e glaciale, guidata da un ritmo lento e suadente, che contrasta con la brutalità di molte scene erotiche rappresentate. Un debutto comunque interessante, specie perché proveniente da un contesto produttivo in difficoltà come quello sino-hongkonghese.