Un film su Clorindo Testa, architetto brutalista argentino. O forse sul padre del regista o, ancora,
sull'Argentina. Espandi ▽
Mariano Llinás gira un film che non parla esattamente del famoso architetto e pittore Clorindo Testa, ma di un libro di suo padre su di lui. O meglio, di realizzare un film basato su un libro di suo padre su un suo amico architetto. Recensione ❯
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La candidata agli Emmy Jurnee Smollett è la voce inglese di questo stimolante scorcio sul futuro. Espandi ▽
Una docuserie innovativa che esamina tendenze tecnologiche nuove ed emergenti con l'aiuto di esperti del settore per ipotizzare prospettive rivoluzionarie. Recensione ❯
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Centonovanta persone hanno realizzato e interpretato con il cellulare la lettura di un articolo.
È così che il cellulare, arma di sterminio della tensione emotiva in presenza, si è trasformato in mezzo creativo a distanza.
Le disposizioni Transitorie e Finali raccontano lo stato d'animo degli umani durante il cambiamento epocale avvenuto dopo il 1945, strapazzati dal rovesciamento di potere, abbandonarono le parole e le usanze tradizionali per lasciarsi andare al sovvertimento. Recensione ❯
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Un documentario che ripercorre le tante collaborazioni cinematografiche tra Italia e Francia. Espandi ▽
La storia d'amore tra il cinema italiano e quello francese con l'obiettivo di rivolgersi alle nuove generazioni per far conoscere loro una relazione che di fatto non si è mai interrotta. Quindi molto repertorio con gli indimenticabili volti di Marcello Mastroianni, Alain Delon, Simone Signoret, Annie Girardot , Michel Piccoli, ma anche tante interviste ai nuovi talenti, a partire dal giovanissimo Filippo Meneghetti che si è trasferito a Parigi e nel 2021 è stato proposto dalla Francia come suo candidato agli Oscar con il film Due da lui diretto. E poi Valeria Bruni Tedeschi, considerata oggi un'attrice-autrice francese, Toni Servillo, Valeria Golino e tanti altri nostri talenti adottati dal cinema d'oltralpe. Recensione ❯
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Rojek dialoga con alcuni dei più importanti membri dello Stato Islamico (ISIS) che sono attualmente prigionieri nel Kurdistan siriano. Espandi ▽
Rojek dialoga con alcuni dei più importanti membri dello Stato Islamico (ISIS) che sono attualmente prigionieri nel Kurdistan siriano. Sullo sfondo, un paese che cerca di stare vigile mentre fatica a riprendersi da anni di guerra. Molti membri dello stato islamico condividono un sogno: istituire un califfato. Confrontato col credo fondamentalista dei jiadhisti, il film cerca di tracciare l'inizio, l'ascesa e la caduta dello Stato Islamico (ISIS) attraverso le loro storie personali. Queste conversazioni sono il filo lungo cui il documentario evolve, che è connesso con varie sequenze raffiguranti l'attuale Kurdistan siriano post-bellico. Rojek offre uno sguardo intimo su una realtà sconosciuta, testimoniando momenti cruciali vissuti dagli attori di questo conflitto. Il film affronta il fatto che questa guerra è solo l'inizio di un nuovo tipo di minaccia. Recensione ❯
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A partire dal regista del padre, la regista ricostruisce le violenze della Storia. Espandi ▽
L'11 agosto 1999, sul finire del secolo, l'Europa centro-orientale viene oscurata da un'eclisse di sole totale. Agli occhi della regista Nataša Urban, proveniente dalla provincia settentrionale di Vojvodina, quell'evento naturale e insieme simbolico racchiude la parabola della sua nazione, la Jugoslavia, in cui è nata e che ha visto sfaldarsi nella guerra civile. Dopo aver ritrovato il diario delle escursioni del padre, a partire dal 24 novembre 1990, giorno dell'apertura della fossa di Golubinka, in Croazia, che accoglieva i corpi di 600 serbi trucidati dagli ustascia durante la Seconda guerra mondiale, Urban accosta alle parole del testo gli eventi di quella terribile stagione: l'assedio di Vukovar e Sarajevo, il massacro di Srebrenica, il bombardamento di Belgrado da parte della Nato, proprio nel 1999. L'ostinato isolamento del padre della regista diventa un rifugio, una fuga dalla realtà, anche se le immagini che provano a cogliere oggi il senso di quegli anni (immagini in super8 e 16mm recuperate, riadattate, elaborate) e le interviste a chi già allora c'erano immergono il film in una dimensione che insegue l'utopia e trova invece il fantasma di una vita tranquilla cancellata dalla brutale violenza della storia. Recensione ❯
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Un film che segue la controversa figura di Richard Davis, inventore del giubotto antiproiettile. Espandi ▽
Nel 1969, il proprietario di una pizzeria in bancarotta Richard Davis inventò il moderno giubbotto antiproiettile. Per dimostrare che funzionava, si è sparato - a bruciapelo - 192 volte. Davis ha quindi lanciato Second Chance, che è diventata una delle più grandi aziende di armature per il corpo al mondo. Affascinante e sfacciato, ha diretto film di marketing sensazionali, guadagnandosi lo status di celebrità tra la polizia e i proprietari di armi in tutto il paese. Ma la morte di un agente di polizia che indossava un giubbotto Second Chance ha innescato la caduta di Davis, rivelando un uomo pieno di contraddizioni coltivate in decenni di bugie spericolate. Tanto discutibile quanto accattivante, Davis ha salvato migliaia di vite mettendone in pericolo esponenzialmente di più. Recensione ❯
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Una serie epica in cinque parti con la voce di Barack Obama che invita gli spettatori a celebrare e scoprire le meraviglie delle zone incontaminate. Espandi ▽
Questa incredibile docuserie con la voce narrante dell'ex presidente Barack Obama punta i riflettori su alcuni dei più spettacolari parchi nazionali nel mondo. Recensione ❯
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Una serie doc incentrata sulla storia avvincente che rivela l'uomo dietro l'icona: Derek Jeter. Espandi ▽
In un momento di grande cambiamento a New York, l'arrivo di Derek Jeter agli New York Yankees ha riportato una squadra in difficoltà al suo splendore tra le top del baseball. Recensione ❯
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Un ritratto di Erica Jong che con le sue parole ha ispirato la liberazione sessuale della donna. Espandi ▽
Con il suo successo mondiale "Fear of Flying", la newyorkese Erica Jong ha ispirato la liberazione sessuale delle donne. Ha osato esporsi in prima persona e chiedere un incontro alla pari. Voleva cambiare il mondo e lo vuole ancora oggi. Con la stessa storia, con il suo umorismo e con fiducia nella forza delle parole. Recensione ❯
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Il percorso dell'artista afroamericano David Hammons, dagli anni '60 a Los Angeles fino al suo arrivo a New York negli anni '80 e la fama internazionale. Espandi ▽
Il film è un'occasione unica per entrare nel mondo dell'artista statunitense David Hammons, la cui opere testimoniano la sua scelta di porsi ai margini del sistema dell'arte in modo assolutamente discreto. La sua pratica, che abbraccia principalmente la performance e la scultura, è radicata in una profonda critica della società americana e del mondo artistico d'élite. Il documentario ripercorre il suo percorso iniziato negli anni '60 a Los Angeles come studente di Charles White. Successivamente, la sua carriera artistica si intreccia con la cultura afro-americana degli anni '60 e '80, dalle rivolte di Watts, alla quotidianità dei sobborghi di New York degli anni '80, fino al raggiungimento della fama internazionale. Il film riunisce preziosi filmati d'archivio, animazioni e le testimonianze di artisti e storici dell'arte nel racconto della sua vita, dalle prime opere realizzate utilizzando capelli e fili, dalle azioni e performance effimere come la celebre Bliz-aard Ball Sale (1983) in cui Hammons vendeva palle di neve di diverse dimensioni su un marciapiede di New York, fino alle opere degli ultimi anni. La colonna sonora di Ramachandra Borcar riunisce una varietà di strumenti e stili musicali, dall'afrojazz all'hip hop, accompagnati da una sezione ritmica composta da oggetti trovati. Recensione ❯
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Un documentario che ci porta dietro le quinte della Industrial Light & Magic. Espandi ▽
Grazie a un accesso esclusivo, il regista candidato all'Oscar® Lawrence Kasdan
accompagna gli spettatori in un'avventura dietro le quinte della Industrial Light & Magic,
la divisione di Lucasfilm che si occupa di effetti speciali, animazione e produzione
virtuale. Il pubblico potrà scoprire cosa ha ispirato alcuni dei più leggendari registi
della storia di Hollywood ed esplorare le loro storie dai primi film fino al lavoro per dare
vita alla visione di George Lucas. Recensione ❯
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Love in The Face of Genocide è un documentario che esplora la letteratura orale degli Yazidi Dengbêj a Shengal, Kurdistan, prodotto dalla Rojava Film Commune. La patria isolata degli yazidi nelle montagne di Shengal ha subito più di 74 massacri nel corso della sua storia, il più atroce dei quali è stato compiuto dall'ISIS nel 2014. Love in the Face of Genocide esplora l'impatto della sofferenza, della religione e la differenza culturale sulle canzoni d'amore a Shengal e documenta come gli yazidi mantengono la loro eredità e raccontano le loro storie di amore e dolore attraverso il loro canto di sopravvivenza. Recensione ❯
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Giovani attivisti si espongono davanti allo schermo dopo il colpo di stato di Myanmar. Espandi ▽
Come ci si sente ad essere dimenticati dal mondo? Dopo il colpo di stato militare del febbraio 2021, questi diari cinematografici di giovani attivisti dell'opposizione in Myanmar utilizzano lo schermo del cinema per comunicare con il mondo in un modo diverso rispetto ai telegiornali consentiti. Recensione ❯
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Un documentario che immortale il tentativo di portare in scena una rivisitazione di una seicentesca raccolta di novelle comiche. Espandi ▽
Il noto attore e regista Carlo Simoni, su proposta di Ferruccio Giovanetti fondatore delle cliniche psichiatriche del gruppo Atena, accetta di dirigere uno spettacolo che abbia come attori gli ospiti delle strutture del gruppo. Ne nasce un percorso, complesso ma entusiasmante, che vede il teatro manifestare la propria potenzialità di terapia di grande efficacia.
Un documentario sul teatro che si immerge nell'attività di creazione dei personaggi e dell'azione mostrando come un professionista del palcoscenico possa divenire maestro, amico e terapeuta.
Carlo Simoni non ha bisogno di presentazioni. Il pubblico che ama il teatro e la televisione di qualità ha avuto modo di conoscerlo grazie alle innumerevoli mese in scena ha cui ha partecipato, diretto dai più importanti registi italiani (da Strehler a Ronconi, da Bolchi a Lavia). Forse però non era così noto a coloro che sono diventati il cast di uno spettacolo del tutto particolare della cui prima rappresentazione vediamo poco perché è giusto così. Recensione ❯
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