È stata la mano di Dio

Un film di Paolo Sorrentino. Con Toni Servillo, Filippo Scotti, Teresa Saponangelo, Marlon Joubert.
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Drammatico, Ratings: Kids+13, durata 130 min. - Italia 2021. - Lucky Red uscita mercoledì 24 novembre 2021. MYMONETRO È stata la mano di Dio * * * 1/2 - valutazione media: 3,81 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
lulumassa venerdì 24 dicembre 2021
e'' stata la mano di federico Valutazione 1 stelle su cinque
57%
No
43%

Come volevasi dimostrare. L'ideale viaggio autobiografico di Sorrentino è come al solito un saccheggio autoreferenziale. Si apre con Fellini (il traffico di Otto e 1/2, qui del tutto ingiustificato), si continua con Fellini (un arido pranzo di nozze, tutto il contrario del vitale finale di Amarcord) e si finisce con Fellini (i Vitelloni, Moraldo che lascia Rimini). In mezzo la Ranieri tabaccaiona ("Sportazione") e tante altre scopiazzature gratuite, superficiali, gelide. La lente del ricordo Felliniano - deformante ed evocativa, maschera/che/smaschera, rito eleusino di evocazione dionisiaca e in buona parte mortifera - qui diventa fighetteria edulcorata dalla citazione annacquata, comoda, attualizzata, mai graffiante, sempre "de relato". [+]

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fabrizio friuli mercoledì 22 dicembre 2021
un piccolo e indispensabile miracolo Valutazione 3 stelle su cinque
0%
No
100%

Negli anni  '80 , un giovane napoletano nato in una famiglia piuttosto singolare e piuttosto numerosa ha maturato una passione per la squadra del Napoli , oltre a coltivare il sogno di diventare un regista,  conduce una vita tranquilla e serena , fino a quando il decesso di entrambi I genitori lo fa sprofondare in un momento di tormento che sembra quasi inestinguibile,  sebbene il protagonista è stato salvato da ciò che potrebbe essere definito un intervento divino .

In questo nuovo lungometraggio del prodigioso regista Paolo Sorrentino è presente una componente della sua vita : La perdita di entrambi I genitori, infatti il personaggio principale del film si ispira proprio allo stesso regista , e al tempo stesso potrebbe anche  rammentare il protagonista del film Malena , essendo ammaliato dalla sbalorditiva conturbanza di sua zia , impersonata dall'attrice Luisa Ranieri , che viene vista come una squinternata ed ha un pessimo rapporto con il marito . [+]

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rene''''''''52 mercoledì 22 dicembre 2021
struggente autobiografia Valutazione 5 stelle su cinque
21%
No
79%

 Il regista con questa pellicola autobiografica ripercorre i momenti della sua adolescenza vissuti a Napoli, con la sua numerosa famiglia, caratterizzati (ma forse sarebbe meglio di re segnati) da un evento che per quella città ebbe una straordinaria risonanza e cioè l'acquisto da parte della società calcistica di Diego Armando Maradona. Non solo chi non è appassionato di Calcio ma anche gli stessi tifosi di di altre squadre fanno tuttora fatica a capire che cosa ha rappresentato quel fatto non solo per la squadra di Calcio ma per tutta la città. L'aver recentemente intitolato lo stadio 'San Paolo' al fuoriclasse argentino è solo un piccolo esempio della venerazione che i napoletani, soprattutto quelli che vivono nei quartieri più popolari, nutrivano e ancora nutrono per Maradona nel quale,si sono identificati riversando tutta la loro voglia di rivalsa. [+]

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roberta to domenica 19 dicembre 2021
più noioso o "falso"? Valutazione 0 stelle su cinque
62%
No
38%

Un film noioso, zeppo di stereotipi e imprecisioni, un quadretto di Napoli che conferma l'autocompiacimento per le proprie criticità. Vogliamo passare qualunque sciocchezza sotto l'alibi dell'onirico? Fellini è morto e sepolto, lasciamolo riposare in pace. Il protagonista di rara bruttezza e inespressività davvero imbarazzanti spero si metta seriamente a studiare. Vogliamo parlare della marmellata tra Maradona, genitori ipocriti, finte contesse che si fanno pettinare innominabili parti del corpo per offrirsi come nave scuola per ragazzotti oberati dalla propria verginità?  In conclusione, questo film che cosa voleva dire? Grazie ai fondi per il sostegno al cinema il signor Sorrentino certamente ha avuto più benefici che non da ripetute sedute psicoterapeutiche. [+]

[+] la bellezza (di robert1948)
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pino balestrieri domenica 19 dicembre 2021
un film senza racconto Valutazione 2 stelle su cinque
56%
No
44%

Film che ha ricevuto la spinta pubblicitaria della critica, ma in sostanza non dice nulla.
Un film che evidenzia lacune sotto l’aspetto del racconto.
Un film che mi ha deluso.
Le note positive del film:
L’attore protagonista è promettente;
La fotografia;
Una bellissima Luisa Ranieri che fa sfoggio della sua sensualità.
Voto 5

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dan76rm domenica 19 dicembre 2021
il sogno che diventa realtà... Valutazione 3 stelle su cinque
0%
No
100%

Sorrentino ci catapulta nel suo "gioco" onirico, fin dalle prime immagini. La narrazione, così come la fotografia e la scenografica tornano agli albori de "L'UOMO IN PIÙ", la sua prima pellicola. Senza sofismi (eccetto l'incontro "surreale" con San Gennaro, compresa la sua abitazione), cui eravamo abituati nei film precedenti, rendendo nell'insieme un'estetica semplice. Così come la fotografia, questa volta di una donna (Daria D'antonio), non ricerca più l'esasperazione dei movimenti di macchina, cui ci aveva abituato Luca Bigazzi per necessità narrativa. Ora tutto torna più semplice. Siamo negli anni Ottanta. Il film ci rimanda a ricordi adolescenziali cui tutti possono identificarsi. Il tema centrale è quello del sogno, inteso anche come desiderio e ambizione. [+]

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augustodaroma domenica 19 dicembre 2021
non è un bel film... Valutazione 2 stelle su cinque
58%
No
42%

Non è un bel film e a questo punto, ricordando anche La Grande Bellezza, mi domando se Sorrentino non sia sopravvalutato, spero che nel prossimo film lasci in pace Fellini.
Comica la parte del pranzo per festeggiare il fidanzamento della sorella...ma poi???

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johseph domenica 19 dicembre 2021
senza senso Valutazione 1 stelle su cinque
68%
No
32%

Un film a mio avviso inutile, senza senso. Sorrentino sulle ceneri di Fellini racconta una storia che non ha mordente. Da evitare.

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rossella domenica 19 dicembre 2021
troppa testa, poca pancia Valutazione 3 stelle su cinque
29%
No
71%

Seguo Sorrentino fin dai suoi primi film e conosco le sue varie evoluzioni e periodi creativi. Trovo che sia un regista bravissimo, elegante nei movimenti di macchina e capace di trasmettere intense emozioni in ciascuna inquadratura. Ma, ed è un 'ma' a mio avviso molto importante, la sua presenza nei film risulta davvero ingombrante. In questo suo ultimo lavoro, infatti, la sua voce soffoca decisamente la storia e i personaggi. Il plot secondo me è buono, la storia è carica di elementi e di pathos, i personaggi sono iconici e, anche se a tratti risultano stucchevoli, sono ben delineati. Secondo me si può anche lasciar passare la scelta discutibile di una rappresentazione stereotipata della napoletanità e, più in generale, dell'italianità, perché alla fine trovo che sia una scelta stilistica ormai adottata già in alcuni dei suoi film. [+]

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robert1948 domenica 19 dicembre 2021
quando la zuppa di latte diventa poesia. Valutazione 4 stelle su cinque
14%
No
86%


In "Natale in casa Cupiello" Tommasino per alzarsi dal letto reclama la zuppa di latte. E' una sorta di ricatto. Ma la madre non cede; replica che lui non ha servitori e che se la vuole se la va a prendere in cucina con le sue mani.
Quando la madre in occasione del suo compleanno, gli chiede se vuole mangiare qualcosa di particolare, Fabietto le suggerisce semplicemente una zuppa di latte. E aggiunge che per lui è una pietanza speciale perché gli ricorda quando era piccolo ed in particolare quando il padre partiva per lavoro e lei non aveva voglia di cucinare. Ma in ricompensa gli preparava la zuppa di latte e lo faceva dormire sul suo letto.
Sarà anche a tratti manierista dei grandi maestri del cinema - e che male c'è ? - , avrà anche disturbato qualche palato sopraffino alla vista dell'amplesso con l'anziana Baronessa - ma quale adolescente eterosessuale con il peso quotidiano di tanto, tanto testosterone, non avrebbe reagito alla visione della "spaccatura" ? - , ma Sorrentino ci racconta anche una sua versione originale dell'amore di un figlio per la madre con la "poesia" della zuppa di latte. [+]

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