È stata la mano di Dio |
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Un film di Paolo Sorrentino.
Con Toni Servillo, Filippo Scotti, Teresa Saponangelo, Marlon Joubert.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 130 min.
- Italia 2021.
- Lucky Red
uscita mercoledì 24 novembre 2021.
MYMONETRO
È stata la mano di Dio
valutazione media:
3,81
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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E quel treno dei desideri arrivòdi BrunoPepiFeedback: 2591 | altri commenti e recensioni di BrunoPepi |
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domenica 9 gennaio 2022 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
E' STATA LA MANO DI DIO (2021)
Regia: Paolo Sorrentino
Italia - Biografico/Commedia/Drammatico
Cast: Filippo Scotti, Toni Servillo, Teresa Saponangelo, Luisa Ranieri, Massimiliano Gallo
Nuovo lavoro del maestro, nuove aspettative, nuovi giudizi frutto di un pubblico oramai sempre più esigente nei confronti dell'acclamato regista.
Un cast di rilievo, di matrice napoletana che gira intorno al giovane e quasi esordiente comasco Filippo Scotti, e con una fotografia della bella Napoli, ritratta nella sua intimità e suggestività dal suo esemplare e genuino cittadino e sceneggiatore.
Lasciandosi alle spalle le sequenze felliniane dei suoi ultimi film, Sorrentino tocca con mano (quella che metaforicamente e ambiguamente definirà la mano di Dio), come volendo accarezzare un realismo cinematografico esaltando i valori, le gioie, le incomprensioni e la grande unione del nucleo familiare.
Molti di noi si ritroveranno in quel rispetto e amore verso i propri cari, e molti di noi si rispecchieranno in qualche immagine della propria gioventù attraverso la sua narrazione.
Il film si snoda tra commedia e drammaticità, tra sorrisi e risate, tristezza e commozione, la gioventù che scade, un presente ingestibile e la vita che scorre via su dei binari, su quel treno verso Roma che chiuderà al protagonista definitivamente un sipario, per aprirne un altro in un palcoscenico diverso ma anelato, con la sua città alle spalle, magistralmente e realisticamente proposta e disegnata, al contrario di Fellini con la sua Rimini, in quella sua fantastica interpretazione di uno dei suoi capolavori, "Amarcord".
Il film riesce a coinvolgerci, a renderci protagonisti alla stregua di quel ragazzo, di come tutti siamo maturati e cambiati lontano da casa, a volte con timore di guardare, di analizzare, perché serve sempre del coraggio ad accettare cosa siamo e chi siamo, e perchè quella scissione è ardua e seria, e la nostalgia non deve mai prendere il sopravvento ma conviverci con serenità e affetto, altrimenti sono guai.
Voto 7.5
IG @bruandarts
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