Il film con Wagner Moura non riesce a restituire la finezza e la complessità del lavoro del suo protagonista, l'Alto Commissario delle Nazioni Unite Sergio Vieira de Mello. Ora su Netflix.
di Andrea Fornasiero
Sergio Vieira de Mello, alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, si trova in una Baghdad già conquistata dalla truppe americane nella controversa invasione del 2003. Qui un attento terroristico lo intrappola sotto le macerie insieme al collega e amico Gil Loescher. Mentre Sergio, come ama farsi semplicemente chiamare, si trova tra la vita e la morte ripensa alla sua vita e in particolare alla sua reazione con Carolina, di cui si è innamorato tre anni prima a Timor Est. Qui Sergio ha cercato di portare alla pace la regione e ha pensato poi di ritirarsi a vita più privata, ma non ha saputo resistere alla chiamata di Bush Jr. A Baghdad si è inoltre scontrato con il diplomatico statunitense Paul Bremer sulla riapertura del carcere di Abu Ghraib.
Film biografico che tradizionalmente parte da un momento critico per raccontare la vita di un uomo, Sergio è diretto da Greg Barker, che nel 2009 aveva firmato un documentario sullo stesso personaggio.