Tutto il mio folle amore

Salvatores ritrova l'orizzonte della strada

Tornare a stare là, dove tutto scorre, lanciandosi in un'avventura piena di umanità e (ri)scoperta. Sembra il mantra perfetto, ma in questo caso lo è per Gabriele Salvatores, capace, dopo la doppia parentesi supereroica de "Il ragazzo invisibile", di rimettere mano al suo sguardo sensibile, regalandoci uno di quei road movie da portarsi via e custodire. In realtà tutto nasce, e liberamente si ispira, dal libro scritto nel 2012 da Fulvio Ervas, "Se ti abbraccio non aver paura", il vero racconto del rapporto (e viaggio) tra Franco e Andrea Antonello, padre e figlio, quest'ultimo affetto da una forma di autismo, partiti un giorno per gli Stati Uniti e l'America Latina. [...]

di Andrea Giordano, articolo completo (3031 caratteri spazi inclusi) su La Provincia di Como 25 ottobre 2019