elena
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domenica 10 novembre 2019
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favoloso
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che dire, Salvadores ci regala un altro film dolce e leggero pur parlando di uno dei dolori più grandi per un genitore... avere un figlio fuori dalla normalità .
Ti accompagna alla scoperta della responsabilità genitoriale non dettata dal puro dovere ma dall'amore che unisce indissolubilmente chi procrea e chi è stato procheato.
Un amore che cresce solo se il genitore è sufficientemente maturo per accettare la diversità e non vivere la diversità del figlio come un bimbo a cui si è regalato il giocattolo sbagliato
Esci dalla sala con un'anima picevolmonte rigenerata.
E' incredibile come due splendidi film in uscita contemporanea Joker e Tutto il mio folle amore dove in entrambi si parla di
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che dire, Salvadores ci regala un altro film dolce e leggero pur parlando di uno dei dolori più grandi per un genitore... avere un figlio fuori dalla normalità .
Ti accompagna alla scoperta della responsabilità genitoriale non dettata dal puro dovere ma dall'amore che unisce indissolubilmente chi procrea e chi è stato procheato.
Un amore che cresce solo se il genitore è sufficientemente maturo per accettare la diversità e non vivere la diversità del figlio come un bimbo a cui si è regalato il giocattolo sbagliato
Esci dalla sala con un'anima picevolmonte rigenerata.
E' incredibile come due splendidi film in uscita contemporanea Joker e Tutto il mio folle amore dove in entrambi si parla di diversità ti lascino senzazioni tanto forti quanto diametralmente opposte
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elgatoloco
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mercoledì 6 novembre 2019
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salvatores eccelso
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Finalmente un vero grande"road.movie"italiano, but american Style: questo"Tutto il mio folle amore"(2019)di Gabriele Salvatores, già ottimo regista teatrale, ma ormai stabilmente prestato al cinema, con esiti straordinari. scomparsi Fellini, Antonioni, Visconti, Pasolini, Ferreri, a parte Pupi Avati, Salvatores è ormai l'unico vero cineasta(ossia autore-.regista, dove sir Alfred Hitchcock è per me modello assoluto)italiano in circolazione. Partendo da un romanzo, che ha spunti assolutamente"reali".documentati, di Fulvio Ervas, Salvatores ci mostra l'inseguimento dei due genitori(di cui uno aodttivo)di un sedicenne autistico, che incontra il proprio paà naturale, detto"Il Merda"dal papà adottivo, dove il papà naturale è un cantante che rifà Domenico Modugno in Slovenia, Croazia e posti affini.
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Finalmente un vero grande"road.movie"italiano, but american Style: questo"Tutto il mio folle amore"(2019)di Gabriele Salvatores, già ottimo regista teatrale, ma ormai stabilmente prestato al cinema, con esiti straordinari. scomparsi Fellini, Antonioni, Visconti, Pasolini, Ferreri, a parte Pupi Avati, Salvatores è ormai l'unico vero cineasta(ossia autore-.regista, dove sir Alfred Hitchcock è per me modello assoluto)italiano in circolazione. Partendo da un romanzo, che ha spunti assolutamente"reali".documentati, di Fulvio Ervas, Salvatores ci mostra l'inseguimento dei due genitori(di cui uno aodttivo)di un sedicenne autistico, che incontra il proprio paà naturale, detto"Il Merda"dal papà adottivo, dove il papà naturale è un cantante che rifà Domenico Modugno in Slovenia, Croazia e posti affini...Tra papà e figlio(che pure ritorna alla fine dai(e con i) suoi genitori"veri", dove la madre è tale, il papà acquisito ma innamorato di quel figlio"difficile")si crea una simbosi straordinaria, decisamente superiore a ogni possibile aspettativa, non senza che il ragazzo conosca anche biblicamente l'amore per una donna, per la prima volta. Road movie, perché ci si muove sempre con mezzi di locomozione, anche decisamente di fortuna, con problemi vari(la Croazia non è.-ancora- oarte della Comunità Europea), si è sempre in viaggio e nolte cose sono molto difficili, ma... nonostante ogni difficoltà(straordinario però il riferimento a"Arthur Gordon Pym"di quello scrittore geniale che è Edgar Allan Poe...), si ha non ho uno"Happy end"che sarebbe, nella concezione di Ervas ma sopratuttto di Salvatores una banalità, certo una riconciliazione tra perosne diverse, dove non è la parentela di sangue a giocare un ruolo, ma invece ben altro, compresa la capacità di relazionarsi con chi è ritenuto(la persona autistica)"fuori dal campo relazionale", odve naturalmente siamo in presezna di uno sciocco pregiudizio, dato dall'ignoranza. Straordinari interpreti Claudio Santamaria(anche cantante dal vivo), Diego Abatantuono, Valeria Golino, Giulio Pranno(il ragazzo autistico), che darà varie altre grandi prove di sé, Daniel Vivian, in un'interpretazione estramemtne toccante, nel ruolo di un aspirante suicida in quanto minato da un"male incurabile". El Gato
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